Ai No Vax direi: “Che il Buon Dio perdoni loro perché non sanno quello che fanno”
Quotidiano Sanità
Lettera al direttore pubblicata in data giovedì 2 dicembre 2021
Gentile Direttore,
importante e corretto è il recente invito sul Quotidiano Sanità a vaccinare i bambini di età compresa fra 5 e 11 anni, per prevenire la CoVid-19, fatto dal collega Pediatra ed Infettivologo Dr. Guido Castelli Gattinara dell’Ospedale Bambino Gesù e dal Presidente della Soc. Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Dr. Giuseppe Di Mauro, condiviso da tutti i Pediatri Italiani. L’invito ora è opportuno perché l’Agenzia Europea del farmaco (EMA) ha approvato Il vaccino Pfizer-BioNTech per i bambini da 5 a 11 anni e l’incidenza nei bambini è in aumento: si contagerebbero il doppio/triplo di adulti (in Italia ultimi 18 mesi 39 bambini 5-11 a. ricoverati in Terapia Intensiva): altro sommesso invito a vaccinare. Nelle prime fasi della pandemia COVID-19 i bambini infettati dal SARS-Cov-2 erano pochi per cui si riteneva fossero raramente infettati e l’eventuale infezione fosse asintomatica o quasi (1,2,3,4). Quando i test diagnostici sono diventati disponibili e le indagini più accurate, è emerso che i bambini, come gli adulti, possono infettarsi, presentare tassi virali significativi, quadri clinici gravi ed essere contagiosi (5,6,7,8,9,10). Tutto ciò ha portato alla produzione di vaccini per i bambini da 5 a 11 anni. Per un “dovere etico”, tutte le professioni Sanitarie, da sempre segnalano e ricordano gli effetti avversi dei vaccini, dandone grande enfasi per stimolare la produzione di prodotti migliori. Nel caso della Poliomielite ad es., il famoso vaccino Sabin in gocce si sapeva che determinava, ogni 700 mila / 2 milioni di vaccinati, un caso, più o meno grave, di Poliomielite ma nessuno è insorto contro tale vaccino perché tutti ricordavano i molti bambini che, nelle periodiche epidemie, si ammalavano e alcuni morivano e altri restavano paralizzati: i benefici superavano però gli effetti avversi e, per ”dovere etico“, le vaccinazioni sono proseguite. Oggi pochi sanno che, per il progresso tecnologico, la vaccinazione esavalente (difterite, tetano, pertosse ac., poliomielite, epatite B, Haemophilus influenzae tipo B) previene 6 (sei) malattie, poliomielite compresa.