BambinoProgettoSalute

             
 

Metabolomica ed invecchiamento

Marcatori metabolomici rivelano nuovi meccanismi che portano all'invecchiamento precoce nell'uomo

marcatori metabolomici

Basta un semplice esame del sangue a svelare la nostra vera età, la velocità del nostro invecchiamento e se siamo a rischio di alcune malattie legate all’invecchiamento. Questo è quanto emerge chiaramente da una ricerca pubblicata sulla rivista The International Journal of Epidemiology nel 2013 da Cristina Menni  e Collaboratori, dal titolo Metabolomic markers reveal novel pathways of ageing and early development in human populations. Venti ricercatori esperti di Epidemiologia genetica, di Bioinformatica e Sistemi Biologici, di Endocrinologia e Diabete, di Farmacologia, di Metabolomica, di Fisiologia e Biofisica, e di Reumatologia che lavorano presso Università o Istituti di ricerca in Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Australia, Qatar riportano i risultati delle loro ricerche.

L’invecchiamento dell’uomo è un processo multifattoriale influenzato da fattori genetici, stile di vita e ambientali. La componente genetica spiega solo 20-25% circa della variabilità nella sopravvivenza fino a circa 80-85 anni, mentre fattori ambientali, epigenetici e stile di vita danno luogo nel tempo, ma fin dai primi istanti della vita, a cambiamenti molecolari che sono determinanti. Così, nel corso degli anni, sono stati identificati diversi marcatori del processo di invecchiamento, fra i quali la lunghezza dei telomeri nei leucociti del sangue periferico, i livelli circolanti di deidroepiandrosterone solfato (DHEAS) che è noto sono correlati fortemente con l'età (López-Otín C, et al.).

La biochimica dell'invecchiamento è complessa, e cambiamenti biologicamente significativi si verificano nei molteplici tipi di molecole dell’organismo.  La metabolomica è una nuova tecnologia che studia il profilo di tutti i metaboliti a basso peso molecolare presenti in campioni biologici ed è in grado di indagare le caratteristiche molecolari nel soggetto normale e i cambiamenti  che si verificano con il progredire dell'invecchiamento

I ricercatori hanno analizzato il sangue di 6055 gemelli di età compresi tra i 17 e i 35 anni, esaminando 280 molecole, selezionando quelle la cui concentrazione varia con l’età, arrivando ad isolarne 22. Tra queste, il C-glicosil triptofano (C-gly trp) , un amminoacido “zuccherato”, i cui livelli nel sangue variano marcatamente con l’età. Negli under-35 e negli over-70, i livelli medi erano rispettivamente di 138 e 194 nanogrammi per millilitro di sangue. Gli esperti ritengono che lo studio delle concentrazioni di questi metaboliti nel sangue di ciascun individuo potrà servire in futuro non solo a verificare la vera età biologica, ma anche a diagnosticare precocemente malattie ancora prima che i sintomi facciano la loro comparsa.

Gli studiosi concludono affermando che vi sono sempre più evidenti dati epidemiologici  e sperimentali a sostegno di una relazione tra crescita e sviluppo durante la vita fetale e nella prima infanzia e la salute nelle età successive.  
I risultati mostrano come il profilo metabolomico (cioè la presenza di determinati metaboliti nel sangue) unitamente agli studi epigenetici, possono aiutare ad identificare nuovi meccanismi molecolari che, stimolati nei primi periodi della vita danno a lungo, nel corso degli anni, a cambiamenti fisiologici capaci di  influenzare la salute dell’uomo.