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Aggiornato: 15 min 59 sec fa

SCIENZA DEI MATERIALI: LE PROPRIETA' EMERGENTI DALLE STRUTTURE SONO SORPRENDENTI

Ven, 05/14/2021 - 19:22

Che differenza esiste tra Chimica e Scienza dei materiali? Il livello della Chimica è micro: studia le proprietà del singolo atomo o della singola molecola; il livello della Scienza dei materiali è macro: studia le strutture, che sono caratterizzate da proprietà emergenti, che i singoli elementi non possiedono. Il fatto è queste proprietà emergenti sono spesso sorprendenti e ci spingono a studiare come possano esistere delle caratteristiche così stravaganti e - soprattutto - in che modo possiamo replicarle in un processo industriale, che porti alla realizzazione di un prodotto utile.

Nel mese di novembre 2020, grazie ad Effequ, piccolo editore indipendente di Firenze, è uscito un libro in cui vengono spiegate quelle proprietà così strane, ma spesso così utili da poter cambiare (in meglio) il futuro del mondo in cui viviamo. Lo ha scritto Laura Tripaldi e si intitola "Menti parallele". Ecco, vi prego di non mettervi subito a pensare a faccende paranormali a causa del titolo. Devo riconoscere che il titolo è un po' fuorviante, tanto che recentemente su Facebook si è sviluppata una discussione inerente una recensione sul libro in oggetto. In questa discussione, chi non aveva letto il libro cercava di capire quale fosse il contenuto e se potesse essere di suo interesse. 

Si tratta effettivamente di un libro un po' particolare, ma più che altro ciò che può spiazzare è la forma, perché la sostanza è divulgare la scienza, fatto oltremodo nobile. Prendiamo ad ad esempio il primo capitolo, intitolato "La tela di Aracne". Qui si parte - giustamente - dagli aspetti storici: il telaio Jacquard, ideato nel 1801, "è ampiamente considerato la prima macchina programmabile mai progettata". D'altronde, se è vero che la Scienza dei materiali è nata di recente, è anche vero che la Tecnologia ha una storia molto antica, ed esiste un legame molto stretto tra Scienza dei materiali e Tecnologia. 

Il primo capitolo è anche attraversato dal mito, in quanto sono molti i miti che hanno avvisato gli uomini dei rischi connessi con l'utilizzo della tecnologia. Però occorre rilevare che il progresso tecnologico non è un destino già scritto. Ciò che l'uomo realizza - magari con un nuovo materiale - può migliorare concretamente la sua vita. Eppure noi conosciamo tutto ciò che c'è da sapere sui buchi neri - misteriosi, certo, ma piuttosto lontani dalla nostra quotidianità - ma non sappiamo praticamente nulla sui materiali che usiamo tutti i giorni, grazie - appunto - alla Scienza dei materiali. 

E arriviamo così alla tela del ragno, un materiale straordinario sotto tutti i punti di vista, per la resistenza al peso, per la sua elasticità, ma soprattutto per la sua capacità di modificare il proprio comportamento in base all'impatto (dell'insetto) che sta subendo (sulla base degli impatti che ha subito in precedenza). E' da almeno 200 milioni di anni che i ragni producono ragnatele - che noi non riusciamo a realizzare perfettamente in laboratorio - eppure i ragni vengono considerati organismi poco evoluti. La sfida divulgativa consiste proprio in questo: comunicare che i ragni producono un ibrido solido/liquido che è una proteina con struttura complessa, in grado di rispondere in modo intelligente alle condizioni ambientali. A proposito, quello che vi ho raccontato è solo il primo capitolo, quindi... buona lettura in questo weekend!

Walter Caputo

Divulgatore in Scienze Statistiche



Corso di Giornalismo Scientifico: parte il progetto GioMon al CRN IRPI del Piemonte

Gio, 05/06/2021 - 15:29

Con il supporto di Fondazione CRT, la docenza dei giornalisti scientifici della Accademia Telematica Europea e dei ricercatori del CNR-IRPI (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) è partito questa settimana il progetto GioMon, un corso di giornalismo scientifico rivolto a giornalisti del territorio.


Scopo del corso è formare giovani giornalisti scientifici su come comunicare al meglio le sfide che stiamo affrontando relativamente ai cambiamenti climatici della Terra, alla fusione dei ghiacci, anche piemontesi, e all’impoverimento delle risorse del Pianeta.

Oggi il Dr Guido Nigrelli dell’IRPI ha tenuto un incontro a tema: la climatologia dell’Antropocene.

Un corso pensato per chi fa la scienza e vuole imparare a comunicarla con gli strumenti di un giornalista. Un corso pensato per chi fa giornalismo e vuole imparare ad usare i suoi strumenti per comunicare la scienza. Un corso per chi vuole diffondere fiducia. Fiducia nella scienza.

Abbiamo intervistato il Dr Guido Nigrelli, promotore di questa iniziativa, chiedendo quali siano gli scopi del corso.

Davvero siamo in piena emergenza climatica come dice la giovane Greta Thunberg?Guido Nigrelli, ricercatore CNR IRPI

“Si, siamo davvero in piena emergenza climatica”. Ma non lo siamo a causa dei cambiamenti climatici. Durante gli ultimi 8000 anni vi è stata una chiara alternanza di periodi caldi e periodi freddi e questa alternanza ha condizionando la vita di intere popolazioni, favorendo l’espansione o la scomparsa di intere civiltà. Nulla di nuovo quindi. A conferma di questo vi sono molti dati e molte pubblicazioni di riferimento”.

“Siamo davvero in piena emergenza climatica perché, dal 1950 circa e per la prima volta sulla Terra, l’uomo con le sue attività e soprattutto con le sue emissioni in atmosfera è stato in grado di modificare il clima e l’ambiente, accelerando alcuni processi già in corso. Dal 1950 in avanti si può dire che siamo entrati in una nuova era: l’Antropocene”.

Antropocene = grande accelerazione. Questa è la novità.

“Questa incontrollata accelerazione ci sta portando verso un punto di non ritorno, nessun falso allarmismo: o ci sbrighiamo, cambiamo radicalmente i nostri stili di vita e abbassiamo le emissioni antropogeniche in atmosfera (e non solo in atmosfera), oppure in un tempo non molto lontano, le condizioni di vita per l’uomo su questo pianeta potrebbero non essere più così scontate”.

Proprio per questo, spiega Nigrelli, è importante che ci siano sempre più corsi come questi  che permettano ai giornalisti – che sono i veri protagonisti nella comunicazione al grande pubblico di quanto sta avvenendo – di poter accedere alle informazioni, tenere solidi contatti con i ricercatori, con chi fa ricerca, e tradurre le informazioni in modo chiaro facile da comprendere. Fare insomma vera divulgazione.

Durante il corso di giornalismo scientifico vengono affrontati anche argomenti trasversali, utili per chi si occupa di comunicazione scientifica, come la lettura e l’interpretazione statistica dei grafici, i metodi per comunicare la scienza, la verifica delle fonti e molto altro.

 

Slide del corso – Lezione 2:   la climatologia dell’Antropocene
È possibile scaricare le slide della lezione di oggi dal seguente link 

presente alla pagina del sito del CNR Geoclimalp

Per approfondire:https://geoclimalp.irpi.cnr.it/http://www.gravita-zero.it/panomax-un-grande-fratello-ad-alta-quota/

L'Interior Design a portata di clic

Mer, 05/05/2021 - 22:11

È online un portale dedicato a chi progetta, arreda e realizza innovazione nell'Interior Design, nell'Home Styling, nell'Home Staging, ma non solo. Rivolto ad aziende, startup e professionisti nel settore del design, dell'architettura, del mobile e degli accessori di arredo, INTERIORISSIMI.IT è una piattaforma collaborativa, una community di persone, professionisti che si occupano di abitabilità di spazi interni ed esterni privati e pubblici nata da uno spin off di ACCADEMIA TELEMATICA EUROPEA





Il made in Italy è sempre stato al centro dell'attenzione mondiale, e il design di mobili e accessori d’arredo non è da meno: questi elementi vengono esportati in tutto il mondo donando all’Italia un ruolo al vertice nello scenario internazionale dedicato all’arredo e al design.
Per questo nasce uno strumento web per creare una comunità di persone che vengono fatte conoscere per il loro stile e per la qualità tutta italiana nel mondo: insomma, diventa indispensabile utilizzare tutti gli strumenti e le tecnologie a disposizione: primo fra tutti il web.Un portale che si occupa di digital marketing nel design che diventa uno strumento da cui non si può prescindere, per poter proporre e vendere il design made in Italy in Italia e all’estero.
Sono queste le premesse con cui desideriamo presentarvi Interiorissimi.it: “una vetrina sui professionisti e sulle aziende leader dell’interior design, dedicata ad appassionati e professionisti del settore.
Un portale dedicato a chi si occupa di design, home staging ed architettura di interni 
Il portale di Interior Design Interiorissimi rappresenta centinaia di marchi e professionisti di arredo d’interni provenienti da tutta la penisola, ma soprattutto rappresentativi dello stile italiano grazie alla presenza anche di aziende nazionali. Dai brand storici fino alle realtà emergenti, dalla piccola alla media impresa: soprattutto professionalità di nicchia, che rappresentano la qualità dell'imprenditoria del paese. 
Interiorissimi è la prima directory italiana che si occupa di chi svolge attività nel settore dell'interior design, e che ha previsto l’incontro virtuale tra aziende, professionisti dell’interior design e privati. 
Gli eventi dell'Home Styling a portata di clic
Tramite questo portale è possibile scoprire eventi, e incontrare le iniziative delle imprese e di chi lavora nel settore. 
Interiorissimi è la dimostrazione di come il digital possa mettere a disposizione degli utenti un terreno comune tra azienda e cliente finale. Attraverso il sito web e i canali social, l’utente avrà in qualsiasi momento a disposizione gli elementi necessari per soddisfare le proprie ricerche.
Questo nuovo portale di interior design offre una prospettiva unica, differente a chi naviga sul web, non solo attraverso articoli di approfondimento suddivisi in categorie, ma anche grazie all’apposita sezione dedicata agli eventi sul design. All’interno della pagina è possibile verificare il calendario degli eventi più interessanti dedicati al design e per ognuno di essi approfondirne le tematiche e la logistica.
Dall’arredamento delle cucine alla scelta dei mobili, dai complementi d’arredo all’Hi-Tech e l’illuminazione, ai tessili, ai materiali, alle vernici, ai pavimenti e alle pareti in resina, all'insonorizzazione acustica, fino ad arrivare all’arredo del bagno e alle tecniche per migliorare un ambiente con semplici mosse. È possibile approfondire lo stile e le scelte di centinaia di professionisti e aziende, con un semplice click.

Corso di Interior Yacht Design - Yacht Staging

Sab, 05/01/2021 - 16:04

Sono aperte le iscrizioni al Corso online in Interior Yacht Design - Yacht Staging,  della Accademia Telematica Europea in collaborazione con Habitante (qui il link) e con aziende del settore dell’arredo e del design, finalizzate alla promozione e alla diffusione della cultura del restyling nautico.

Un Corso per diventare Designer di Interni di Yacht e Floating House tenuto da docenti altamente qualificati e in collaborazione con principali aziende di settore.





Foto di francois torres da Pixabay 

Sia che abbiate intenzione di sviluppare il vostro interesse per lo Yacht Design, sia che vogliate intraprendere la carriera di arredatori di interni di imbarcazioni, preparare un portfolio e gestire una attività in proprio, con questo corso potrete raggiungere importanti traguardi professionali.

Progettato specificatamente per trattare tutti gli aspetti del design di interni di Yacht e imbarcazioni in genere, questo corso intensivo affronta vari argomenti di teoria e pratica del design di interni navale.

Ispirazione e immaginazione sono le spinte fondamentali per cominciare a studiare: indipendentemente dalla preparazione individuale pregressa, questo corso alimenterà la creatività e aiuterà a esplorare e ad approfondire ogni tipo di progetti.



Per informazioni sulle materie del corso, ricevere la brochure gratuita e per una lezione di prova: info@accademiatelematica.it  oppure tel. segreteria 3294592139  oppure compilando il form sulla pagina habitante.it/corso-di-yacht-staging


LE MATERIE DEL CORSO

Il corso è strutturato in modo da coniugare l’efficace apprendimento delle conoscenze di base e di metodo di alcune materie nautiche così da permettere ai partecipanti di apprendere:
– Che cos’è uno yacht, differenze tra interior design home and yacht ed in quest’ultimo campo tra restyling, restoring, refitting e staging. Obiettivi dello staging tema del corso e possibile sviluppo nel panorama italiano.
– Padronanza della nomenclatura nave fondamentale, della tipologia di imbarcazioni e della loro struttura con alcuni cenni ad impiantistica, isolazioni e rumore.
– Importanza dell’ergonomia, funzionalità, ottimizzazione e sicurezza degli spazi.
Nozioni fondamentali dell’interior ed exterior design yacht sotto tutti i suoi aspetti con panoramica su stili e principali designer e yacht attualmente sul mercato.
– Cenni sulla storia del design nautico italiano.
– Studio dell’importanza di sfruttare al meglio luci, materiali e colori con panoramica delle principali aziende del settore.
– Differenza tra utilizzo di schizzi, immagini o moodboard ed il disegno tecnico costruttivo per i cantieri; tecnica del rilievo.
– Come gestire un eventuale progetto di staging, nello specifico gestione dei rapporti con armatore, uffici tecnici, artigiani o aziende e cantiere.
– Parte delle normative nautiche di riferimento.

– Acquisizione di competenze in grado di rispondere ai bisogni sempre nuovi espressi dal mercato, con particolare riferimento al settore dell’arredamento nautico.

Il Corso curato dalla Accademia Telematica Europea introduce a un campo specialistico nel quale apprenderete reali capacità da professionisti. È suddiviso in unità, consentendo un approccio approfondito e metodico della disciplina. I consigli professionali dei docenti, professionisti di provata capacità con esperienza nel settore, presenteranno una serie di esercizi e progetti da cui cominciare, che aiuteranno a sviluppare le capacità creative e le tecniche professionali. Sperimentando con varie metodologie materiali, strumenti e procedimenti tecnici e creativi si acquisterà consapevolezza del processo di progettazione e dell’importanza delle questioni legate al design.

In dotazione verrà consegnato tutto il materiale didattico, software di progettazione, accessori, testi, dispense, slides e videolezioni in parte inedito aggiornato annualmente dai docenti del corso con le ultime tendenze del design.

Durante il corso verranno utilizzati anche programmi software di progettazione 3D per potersi esercitare autonomamente anche da casa. La semplicità d’uso degli strumenti software di progettazione consentirà al candidato di realizzare ambienti 3D fin dalle prime lezioni del corso. Sono inoltre disponibili video lezioni per l’apprendimento del programma che verranno consegnate durante il corso.

Al termine del corso verrà sviluppato un progetto completo di restyling di Yacht o floating boat da concordare.


PROGETTO FINALE D’ESAME E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Esame finale – Completato il percorso formativo si è ammessi all’esame finale; superato il quale con esito positivo, si otterrà un Attestato come Yacht Stager – Progettista d’Interni con elenco delle materie frequentate e votazione finale.


AL TERMINE 

Al termine, ricevuto l’attestato di interior designer, gli iscritti potranno essere inseriti nel portale online di autopresentazione della propria attività professionale dell’Accademia Telematica Europea per la ricerca di clienti e prendere contatto con le aziende di settore.

Chi desidera iniziare la propria attività come Yacht Stager  rimarrà in contatto con l’Accademia che garantirà un supporto continuo di consulenza per l’avvio della attività.


Per informazioni sulle materie del corso, ricevere la brochure gratuita e per una lezione di prova: info@accademiatelematica.it tel 3294592139   
compilando il form sulla pagina habitante.it/corso-di-yacht-staging



Cartelloni pubblicitari, come cambiano le tecnologie

Gio, 04/22/2021 - 19:50

L’evoluzione delle tecnologie ha determinato un significativo cambiamento dei mezzi di comunicazione che vengono impiegati a scopi pubblicitari. I classici cartelloni, per esempio, sempre più di frequente cedono il passo a pannelli led di ultima generazione: ne derivano i cosiddetti ledwall, che – come il nome lascia intuire – non sono altro che muri a led. Non è detto, comunque, che tali installazioni occupino sempre pareti intere. La loro peculiarità consiste nel dinamismo: addio alla staticità delle immagini, insomma, e spazio a soluzioni che possono essere modificate in qualunque momento, che si tratti di foto o addirittura di video.

Come sono fatti i ledwall

È la distanza fra i diodi luminosi a definire gli schermi ledwall: un aspetto che viene indicato con il nome di pixel pitch. Ebbene, il range possibile per questa distanza è molto ampio, essendo compreso tra 0.7 millimetri e più di 5 centimetri. Ma qual è la scelta migliore che si possa adottare? A differenza di quel che si potrebbe immaginare, non sempre vale la pena di puntare sulla risoluzione più elevata; in ogni caso è sempre auspicabile fare riferimento a esperti del settore e contattare un professionista che possa raccomandare la risoluzione più idonea a seconda dei casi.

Guida alla scelta del ledwall migliore

In linea di massima si può affermare che le distanze più contenute vanno bene per i pannelli che sono collocati negli show room; per i pannelli da esterno, invece, sono da preferire le distanze più grandi. È utile tenere conto del fatto che la risoluzione di un pannello led non solo rappresenta la qualità delle immagini, ma indica anche la distanza minima che ne garantisce una visibilità ottimale. In effetti, i ledwall devono essere realizzati in modo che possano essere visti senza difficoltà sia da lontano che da vicino: a tale scopo è necessario lavorare tanto sulla luminosità quanto sulla definizione, a maggior ragione nel caso in cui i pannelli abbiano dimensioni molto importanti o debbano essere visti di notte.

Dove trovare soluzioni di qualità

Chi è alla ricerca di soluzioni di qualità in questo ambito può fare sicuro affidamento sui led wall per indoor e outdoor di Wave&Co: prodotti caratterizzati da tecnologie all’avanguardia che hanno il pregio di durare a lungo nel tempo. Il brand è stato creato nel 2015 con la mission di andare incontro alle esigenze della clientela e addirittura provare ad anticipare le richieste del mercato: ancora oggi, a distanza di anni, sperimenta la tecnologia led sotto forma di soluzioni all’avanguardia. È per questo motivo che Wave&Co si propone come uno degli attori principali nel settore degli schermi ledwall per tutto ciò che ha a che fare con la vendita, con l’installazione, con la progettazione e con la riparazione. Il mercato di partenza è quello italiano, ma il progetto è di espandersi al di là dei confini nazionali.

I ledwall di Wave&Co

Come si è notato, i ledwall sono schermi – o, in alcuni casi, addirittura maxischermi – il cui funzionamento si basa sulla tecnologia led. Essi sono formati da vari cabinet, o mattonelle, grazie a cui possono essere assecondate le necessità di personalizzazione: si tratta, dunque, di soluzioni in grado di adattarsi a diversi utilizzi, in base alle necessità del cliente. L’impegno di Wave&Co è quello di selezionare proposte di ultima generazione per mettere a disposizione ledwall che rispondano agli standard più elevati, con un perfetto connubio tra la ricerca tecnologica e l’alta definizione dei contenuti. Del catalogo aziendale fanno parte anche ledwall curvi, che garantiscono una resa dinamica e avvolgente, oltre alle classiche soluzioni piatte, che in ogni caso possono essere customizzate in funzione delle esigenze di comunicazione. Non mancano, poi, i ledwall trasparenti, grazie a cui si può ottenere una resa estremamente innovativa e ad alto tasso di spettacolarità.

Versatilità e personalizzazione

È possibile installare i ledwall sia all’aperto che al chiuso: tra i numerosi contesti per i quali sono adatti vale la pena di menzionare, per esempio, i concerti e le fiere, ma anche le sfilate e molti altri tipi di eventi legati all’intrattenimento. Ma i prodotti di Wave&Co sono studiati anche per mettere in risalto luoghi di passaggio e grandi ambienti, come per esempio gli aeroporti e le stazioni ferroviarie.

Ciak, si gira! Il "festival web" della scienza che va in scena in diretta online

Sab, 04/10/2021 - 16:25

I ragazzi dell’Associazione Ghislieri Scienza hanno organizzato una sorta di Festival Web della Scienza con “Indiscienza”, a Pavia, attraverso laboratori e conferenze per dimostrare che alla passione per il sapere scientifico si può accendere anche attraverso una sperimentazione quotidiana e non solo grazie al puro insegnamento teorico.


Nel 2021 l’Associazione propone di rilanciare la propria iniziativa in un formato totalmente digitale e andrà a inoltrarsi nel mondo del cinema per vedere come la scienza lo pervada.

Per questo motivo l’edizione di quest’anno si intitola “Ciak, si gira! La scienza va in scena”.

Sarebbe possibile clonare i dinosauri come in “Jurassic Park”? Cosa c’è di scientificamente sbagliato in “Star Wars”? “Spiderman” e l’ingegneria genetica hanno qualcosa in comune?Quest’anno gli studenti di Ghislieri Scienza desiderano accompagnarvi in un viaggio che vi porti a scoprire i principi scientifici dietro ai grandi capolavori del piccolo e grande schermo!

Alla fine del percorso, con il loro aiuto, ma soprattutto con quello di grandi esperti e divulgatori, si imparerà ad allenare il proprio occhio critico per saper distinguere i fenomeni scientificamente corretti sugli schermi.

L’edizione di Indiscienza 2021 si terrà online da lunedì 12 aprile a sabato 17 aprile 2021.

I laboratori saranno accessibili a studenti di tutti gli indirizzi e ordini e al pubblico, sulla piattaforma Gathertown.

Ogni giorno è inoltre in programma una diversa conferenza, che verrà trasmessa in diretta sui canali social di Ghislieri Scienza (Pagina Facebook)

Per i link alle varie iniziative visitate il sito www.ghislieri.it/indiscienza o seguite l’Associazione sui social!

Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo indiscienza.prenotazioniscuole@gmail.com o chiamare al numero 0382 3786204.

Circolare 145 di Banca d’Italia: cos’è e come funziona

Mer, 04/07/2021 - 10:15

 



Già nel 2018 la Banca d’Italia si è trovata a dover pubblicare una circolare riguardante gli orientamenti di vigilanza per quanto concerne la cessione del quinto dello stipendio della pensione. Nel corso degli anni precedenti infatti l’Istituto ha notato, da parte dei debitori, un elevato numero di contenziosi giunti all’Arbitro Bancario Finanziario. Tali contenziosi sono dovuti spesso ad una scarsa chiarezza da parte degli intermediari nelle proposte di contratti di finanziamento con cessione del quinto.
Come funziona la cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio è una particolare forma di rateizzazione dei finanziamenti, che prevede da parte del debitore l’obbligo a cedere al creditore parte delle proprie entrate mensili. È possibile anche una cessione del quinto pensionati, per la quale il debitore cede al creditore fino al 20% della propria pensione mensile, a fronte di un finanziamento che può superare i 40.000 euro totali. Per la banca è considerabile un prestito garantito, in quanto sarà il datore di lavoro, nel caso dei pensionati solitamente l’INPS, a versare le rate mensili. Nella misura in cui l’azienda in cui il debitore lavora è sicura e solvente, allo stesso modo lo è il debitore stesso; questo perché le rate mensili sono detratte direttamente dallo stipendio, prima che questo sia consegnato al debitore.
I consigli di Banca d’Italia
La circolare 145, pubblicata da Banca d’Italia, contiene alcune indicazioni operative che vanno a toccare le principali criticità per quanto riguarda la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Offre anche alcuni esempi di condotta virtuosa, che secondo l’Istituto tutti gli intermediari dovrebbero adottare. In questo modo si cerca di andare a prevenire qualsiasi tipologia di condotta non virtuosa, che potrebbe portare pensionati e lavoratori dipendenti a scegliere i prestiti con cessione del quinto anche se non si tratta del prodotto di credito migliore per la loro situazione finanziaria. I principali consigli contenuti nella circolare 145 parlano infatti di prestare maggiore attenzione al sovra indebitamento da parte dei pensionati e dei lavoratori dipendenti. Proprio per questo motivo, l’invito è quello di fare una valutazione del merito di credito del cliente, evitando di sostituirlo con una valutazione finanziaria del datore di lavoro.
Le condotte non virtuose segnalate
Nella circolare, Banca d’Italia espone alcune situazioni nelle quali bisogna limitare il ricorso alla cessione del quinto. La legge prevede che non sia possibile ottenere un secondo prestito con cessione del quinto dello stipendio prima di aver saldato almeno due quinti delle rate previste per il prestito già in essere in modo da evitare il sovraindebitamento del lavoratore o pensionato. Allo stesso modo appare controproducente che si ricorra a contrarre un prestito personale prima del possibile rinnovo del prestito con cessione del quinto, in quanto il totale delle rate di prestiti e finanziamenti non deve mai superare le reali capacità del soggetto di far fronte all’indebitamento.
Quanto costa la cessione del quinto
Come abbiamo detto, la cessione del quinto è un tipo di prestito particolarmente interessante, spesso concesso a tassi vantaggiosi. È però importante che i futuri debitori siano correttamente informati per quanto riguarda i costi e gli oneri accessori correlati a tale tipologia di prestito, compreso tutto ciò che riguarda eventuali oneri da saldare, anche nel caso in cui si decida di estinguere il prestito anticipatamente rispetto al periodo di ammortamento

Circolare 145 di Banca d’Italia: cos’è e come funziona

Mer, 04/07/2021 - 06:50


Già nel 2018 la Banca d’Italia si è trovata a dover pubblicare una circolare riguardante gli orientamenti di vigilanza per quanto concerne la cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Nel corso degli anni precedenti infatti l’Istituto ha notato, da parte dei debitori, un elevato numero di contenziosi giunti all’Arbitro Bancario Finanziario. Tali contenziosi sono dovuti spesso ad una scarsa chiarezza da parte degli intermediari nelle proposte di contratti di finanziamento con cessione del quinto.

Come funziona la cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio è una particolare forma di rateizzazione dei finanziamenti, che prevede da parte del debitore l’obbligo a cedere al creditore parte delle proprie entrate mensili. È possibile anche una cessione del quinto pensionati, per la quale il debitore cede al creditore fino al 20% della propria pensione mensile, a fronte di un finanziamento che può superare i 40.000 euro totali. Per la banca è considerabile un prestito garantito, in quanto sarà il datore di lavoro, nel caso dei pensionati solitamente l’INPS, a versare le rate mensili. Nella misura in cui l’azienda in cui il debitore lavora è sicura e solvente, allo stesso modo lo è il debitore stesso; questo perché le rate mensili sono detratte direttamente dallo stipendio, prima che questo sia consegnato al debitore.

I consigli di Banca d’Italia
La circolare 145, pubblicata da Banca d’Italia, contiene alcune indicazioni operative che vanno a toccare le principali criticità per quanto riguarda la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Offre anche alcuni esempi di condotta virtuosa, che secondo l’Istituto tutti gli intermediari dovrebbero adottare. In questo modo si cerca di andare a prevenire qualsiasi tipologia di condotta non virtuosa, che potrebbe portare pensionati e lavoratori dipendenti a scegliere i prestiti con cessione del quinto anche se non si tratta del prodotto di credito migliore per la loro situazione finanziaria. I principali consigli contenuti nella circolare 145 parlano infatti di prestare maggiore attenzione al sovra indebitamento da parte dei pensionati e dei lavoratori dipendenti. Proprio per questo motivo, l’invito è quello di fare una valutazione del merito di credito del cliente, evitando di sostituirlo con una valutazione finanziaria del datore di lavoro.

Le condotte non virtuose segnalate
Nella circolare, Banca d’Italia espone alcune situazioni nelle quali bisogna limitare il ricorso alla cessione del quinto. La legge prevede che non sia possibile ottenere un secondo prestito con cessione del quinto dello stipendio prima di aver saldato almeno due quinti delle rate previste per il prestito già in essere in modo da evitare il sovraindebitamento del lavoratore o pensionato. Allo stesso modo appare controproducente che si ricorra a contrarre un prestito personale prima del possibile rinnovo del prestito con cessione del quinto, in quanto il totale delle rate di prestiti e finanziamenti non deve mai superare le reali capacità del soggetto di far fronte all’indebitamento.

Quanto costa la cessione del quinto
Come abbiamo detto, la cessione del quinto è un tipo di prestito particolarmente interessante, spesso concesso a tassi vantaggiosi. È però importante che i futuri debitori siano correttamente informati per quanto riguarda i costi e gli oneri accessori correlati a tale tipologia di prestito, compreso tutto ciò che riguarda eventuali oneri da saldare, anche nel caso in cui si decida di estinguere il prestito anticipatamente rispetto al periodo di ammortamento

DALLA PASSIONE DELLA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA AL LAVORO COME EDITOR SCIENTIFICO

Sab, 03/27/2021 - 10:19




Laureata in scienze della nutrizion emana, dopo alcune esperienze di tirocinio nel campo del counseling nutrizionale, si appassiona al mondo della comunicazione scientifica e della scrittura. 

Dopo un corso sul giornalismo scientifico di una annualità presso l'Accademia Telematica Europea, inizia una collaborazione con una redazione onlein che si occupa di articoli scientifici. Il suo obiettivo è entrare a far parte di una realtà redazionale dinamica per poter crescere e accrescere il suo background. 


Jessica Guenzi è autrice presso la testata scientifica Gravità Zero e la rivista Benessere Magazine, ha pubblicato come tesina al termine del corso di Giornalismo Scientifico un ebook dal titolo "Comunicare la scienza del Benessere". L'ebook è disponibile gratuitamente.  
IL CORSO SUL GIORNALISMO SCIENTIFICO 
Il corso sul giornalismo scientifico dell'Accademia Telematica Europea consente di collaborare come Free-lance di testate giornalistiche a carattere tecnico-scientifico, o lavorare in modo indipendente presso testate giornalistiche e radiotelevisive, o come addetti stampa presso Enti scientifici e Pubbliche istituzioni, e nell'editoria fanno di questo percorso un ottimo punto di partenza.
Oltre al corso sul Giornalismo Scientifico l'Accademia è stata la prima in Italia ad avere presentato nel 2016  presso il Salone Internazionale del Libro di Torino, il primo corso di "RESPONSABILE ALLA COMUNICAZIONE STAMPA E WEB A INDIRIZZO TECNICO-SCIENTIFICO" (Corso di Ufficio Stampa Tecnico-Scientifico), che si inserisce in una realtà completamente nuova e non ancora coperta in Italia. Si tratta infatti del primo corso in Italia specifico per comunicazione tecnico-scientifica aziendale.
Lavorando a contatto con le aziende che investono in innovazione ci rendiamo sempre più conto di come questi soggetti siano alla continua ricerca di personale sufficientemente qualificato nella comunicazione istituzionale, ma soprattutto nell'utilizzo professionale dei nuovi media digitali (blog, social network, strategie di advertising, ecc)
Purtroppo a fronte di questa richiesta non ci sono sufficienti competenze per coprire le decine di migliaia di enti e aziende italiani che non possono far altro che affidarsi ad agenzie esterne per la propria comunicazione istituzionale, spesso impreparate ad affrontare il cambiamento delle prassi della comunicazione aziendale con i new media. 
Il corso, dunque, ha uno scopo: apprendere le tecniche e fare pratica in un Ufficio Stampa reale, per approfondire soprattutto le regole dei nuovi media digitali e specifico per chi desideri diventare Responsabile della Comunicazione in aziende con alta componente innovativa ed enti di ricerca. Una professione che, se affrontato con competenza, offre molte soddisfazioni ed è economicamente solido, come potranno dimostrarvi i docenti del corso che lavorano in questo settore.
Recentemente il Corso sul Giornalismo Scientifico è stato scelto nell'ambito di un finanziamento pubblico dal CNR del Piemonte per formare giornalisti locali sui temi del cambiamento climatico.  








20 candeline per la "Festa della Matematica"

Sab, 03/27/2021 - 09:10


Grande successo anche per l’edizione numero 20 della “Festa della Matematica”, che si è svolta ieri, in remoto come da regola del decreto ministeriale. Un successo di partecipazione sia nell’ambito della gara vera e propria, sia per le conferenze del mattino. L’evento rientra nelle iniziative didattiche e culturali di MAT-TO (Matematica, Ambiente e Tecnologia – Torino), e si è svolto, come sede logistica, presso il Sermig “Arsenale della Pace” con sede a Torino, e ha visto la proiezione, sia in diretta che in differita, di tre conferenze sui temi della matematica, della didattica e della solidarietà con la presenza di 700 spettatori in tutta Italia. 
È la seconda edizione della Festa della Matematica associata a MAT-TO  (con eventi associati alle gare vere e proprie), mentre l’evento tradizionale con le sole gare matematiche si svolge dal 2002. I vincitori dell’edizione 2021 Alla gara, che si è svolta nel primo pomeriggio, e che ha visto confrontarsi centinaia di studenti di scuole medie superiori tra numeri, equazioni e formule, hanno partecipato 58 squadre per quella detta “del pubblico”  (studenti e appassionati iscritti da tutta Italia) e 28 squadre per quella ufficiale, a cui hanno preso parte istituti scolastici del Nordovest (Piemonte, Lombardia, Liguria). I vincitori delle tre categorie  (gara ufficiale scuole, gara del pubblico, e mercatino delle idee), sono:  Mercatino delle idee al liceo abruzzese “Monti” di Chieti,  Gara ufficiale di matematica (scuole)  Liceo scientifico Galileo Ferraris  (Torino), Gara per il pubblico, la squadra “eSperti 7”. La gara di matematica per le scuole ha dunque visto questa graduatoria:
  1. Galileo Ferraris  (Torino)     con 1964  punti
  2. Cattaneo  (Torino)                         1475
  3. Peano – Pellico  (Cuneo)              1207
  4. Cassini  (Genova)                           1140
  5. Avogadro  (Torino)                        1099
  6. Juvarra  (Venaria Reale – To)     1052
  7. Sobrero  (Casale Monferrato -  Al)1028
Queste prime 7 classificate, hanno il diritto di partecipare alle gare nazionali delle “Olimpiadi della Matematica”,  che si terranno a Cesenatico dal 6 al 9 maggio 2021. Per la “gara del pubblico”, oltre ai vincitori della squadra “eSperti 7”   (750 punti), sul podio sono salite le squadre “Liceo Valdese”  (secondi,  695 punti) e “Niucion”  (secondi ex aequo  695 punti), e “Patrones”  (550). Per il “Mercatino delle idee”  (presentazione di esperimenti didattici basati su fisica, chimica e matematica, realizzati da gruppi di studenti guidati da un docente): Vincitori :  Liceo Monti di Chieti  (per la complessità tecnologica e qualità prodotto finale accompagnato da un video) 2 – Plana di Torino  (intraprendenza imprenditoriale e spirito collaborativo del team) 2 ex aequo -  Einstein di Molfetta (Bari), per la fantasia e ingegno nell’utilizzo di materie prime a basso costo, nel realizzare un test alla base di un processo biologico. 3 -  Cattaneo di Torino  (per la varietà degli esperimenti esposti) 3 ex aequo -  Galileo Galilei di Torino (per l’alto livello del contenuto matematico)  Una formula collaudata ma con molte novità 
 L’evento è ideato e organizzato dall’Associazione Subalpina “Mathesis”, Sezione “Bettazzi”, con la collaborazione del SERMIG  e la collaborazione di associazioni come AIF, Associazione Insegnamento della Fisica ,  e docenti delle scuole di Torino e provincia L’evento MAT-TO associato alla Festa della Matematica 2021 fa seguito al primo che si è tenuto via Webinar tra ottobre e novembre 2020 con date diverse nell’arco dei due mesi Nella precedente edizione di MAT-TO, così come per quella odierna, è stato un successo di iscrizioni, con circa 2000 studenti sia per la gara delle scuole che per quella dedicata al pubblico. Più circa 1000 spettatori che, complessivamente, hanno seguito le conferenze dedicate ai temi di ecologia e ambiente, con un focus sulla Co2 che ha avuto un importante seguito (tramite articoli stampa e web, servizi Tv e il video delle conferenze su YouTube). “E’ un appuntamento che si rinnova, nonostante con le restrizioni del momento, ma che non fa mancare ai ragazzi interessati di confrontarsi tra loro” – commenta il prof. Pierluigi Pezzini, che fa parte del team di docenti che organizzano l’evento – “La matematica è una materia che può anche diventare divertente, e in alcuni casi persino in un gioco. La nostra gara mette però a dura prova i ragazzi: le equazioni non sono semplici, ma sappiamo che coloro che vi partecipano sono bravi e quindi li mettiamo alla prova”. Lo staff organizzatore di MAT-TO e della Festa della Matematica è formato, oltre che dal prof. Pezzini, dai professori Cristina Sabena  (Presidente Associazione Subalpina Mathesis “Bettazzi”), e dai coordinatori delle attività Andrea Audrito, Tommaso Marino, Irene Audrito, Giorgio Pidello,  Lorenzo Orio e Riccardo Bertaglia.
Le tre conferenze del mattino 
C’è stato un buon seguito per le conferenze del mattino: alle 9:45  (e fino alle 10:30) con "Cos'è la teoria dei giochi (e come può esservi utile)".  Relatrice, la dott.ssa Giulia Bernardi, esperta di teoria dei giochi e fondatrice dell’associazione PiGreco. La teoria dei giochi è una delle discipline più giovani della matematica, ma in continuo sviluppo e ampliamento, con applicazioni nelle scienze economiche, politiche e sociali. Numerosi Premi Nobel per l'economia sono stati assegnati proprio a studiosi di questa materia, ma le basi della teoria sono semplici e accessibili a tutti. Scopriremo insieme, attraverso alcuni racconti e esempi come alcuni problemi si possano risolvere, trasformandoli in giochi. La seconda conferenza, che ragioni di fuso orario (con gli USA) si è svolta in differita, è iniziata  alle 10:45  (e fino alle 11:30) dal titolo:  "Modelli matematici per le previsioni epidemiologiche".     Alcuni studenti dialogheranno sul tema con il prof. Alessandro Vespignani, uno scienziato delle previsioni, tra i maggiori a livello internazionale. Insegna Fisica e Informatica alla Northeastern University di Boston, dove dirige il Network Science Institute. Alle 11:45   (e fino alle 12:30), la terza conferenza dal titolo: “La solidarietà della scienza” Restituire conoscenze, professionalità e risorse per generare giustizia”, a cura dell'Arsenale della Pace di Torino.    
È stato un appuntamento con più relatori e ospiti, con la partecipazione di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig: "E’ un viaggio che parte dalla fotografia del mondo: popoli, luoghi e distribuzione delle risorse. Attraverso una simulazione interattiva proveremo a metterci nei panni delle popolazioni, lasciandoci guidare dalla scienza che può manifestare una insospettabile capacità di solidarietà per generare giustizia. Concluderemo il nostro viaggio con uno sguardo aperto al futuro, per costruirlo insieme già oggi con la nostra responsabilità” -  commenta Olivero. Nel corso della giornata, dalle ore 10 e fino alle 16 si è svolto “Il meglio del "Il Mercatino delle idee", con una serie di filmati che raccolgono giochi matematici, esperimenti didattici di fisica, chimica e altre scienze, quesiti originali, ecc.. proposti da alcune scuole partecipanti alla “Festa della Matematica” e da altri soggetti. Alle 14:30, è partita la competizione vera e propria, che si è conclusa alle 16:30 per quella dedicata alle scuole, e alle 17 quella per il pubblico. Tutte le info, classifiche, video e notizie le trovate al sito  www.mat-to.com

Ufficio Stampa Associazione Subalpina Mathesis “Bettazzi”

 

Torna il Science Web Festival: divulgatori scientifici online

Gio, 03/25/2021 - 20:25

CALL APERTA PER I DIVULGATORI

Torna, dopo il successo della prima edizione, l’appuntamento con il Science Web Festival, il primo festival dei divulgatori scientifici interamente online, partito dalla provincia di Bari e divenuto un caso mediatico nazionale nel marzo 2020.

Dal 12 al 18 aprile 2021, sui canali social della manifestazione, si farà spazio un cartellone di eventi ricchissimo, interessante occasione per dare voce alla community dei divulgatori scientifici e mostrare la qualità della divulgazione scientifica italiana.

Nata da un’idea di Alessio Perniola, direttore scientifico di Multiversi, associazione di promozione sociale che opera nel campo della divulgazione, la prima edizione del festival ha abbattuto le barriere fisiche dettate dal primo lockdown, donando a tutti i curiosi e i partecipanti uno spazio di espressione e speranza.

In soli dieci giorni, lo scorso anno, il Festival aveva unito sui social oltre 200 divulgatori scientifici e  più di 30.000 partecipanti, al motto #ladivulgazionenonsiferma.

Forte di questa esperienza, il festival propone la sua seconda edizione, che vede il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, e si pone l’obiettivo di fare da collante per la community dei divulgatori, aiutandola a crescere sempre più. Anche quest’anno, quindi, i divulgatori proporranno i loro interventi a diversi target, come scuole, studenti, famiglie, università.

Un evento di ampio respiro che risulta quantomai necessario, ora più che mai, alla luce dell’emergenza sanitaria che stiamo attraversando e dell’importanza della scienza nell’affrontare questa delicatissima vicenda.

#divulgaresideve: questo il motto, dalla forte portata comunicativa e socio-educativa, di questa seconda edizione.

Sono questi i giorni in cui si sta costruendo il programma del Festival che chiama a sé realtà di divulgazione, divulgatori e aspiranti tali, invitandoli a partecipare da protagonisti.

La call è aperta e chiunque voglia partecipare può inviare una proposta

Per gli appassionati spettatori, non resta che aspettare ancora qualche settimana per questo mega appuntamento online con la scienza: #divulgaresideve.

Fascette serracavo: caratteristiche, tipologie e applicazioni tipiche

Sab, 03/20/2021 - 14:27


Le fascette serracavo, a volte chiamate anche fascette da elettricista, sono sicuramente tra gli strumenti più famosi e utilizzati dalle persone in ambiti lavorativi. Il loro nome richiama le consuete operazioni che gli elettricisti svolgono per raggruppare dei cavi, ottenendo la massima sicurezza, e collocarli all'interno di un corrugato per materiale elettrico che alimenta un impianto elettrico. In realtà però le fascette per i cavi hanno un'infinità di applicazioni che riguardano sia settori specifici professionali, sia il fai da te di tutti i giorni.

L'utilizzo delle fascette è semplicissimo e il loro acquisto ha un prezzo contenuto, a fronte però di uso che risulta molto utile. Grazie a questi strumenti è infatti molto semplice portare a termine una lunga serie di operazioni in un tempo molto ristretto. Le fascette più classiche presentano un occhiello in cui si infila un'estremità della fascia e hanno una filettatura autobloccante che consente di stringerle fino al raggiungimento del grado desiderato. Le caratteristiche tecniche di questi articoli permettono quindi di disporre di numerosi vantaggi nell'uso.

Caratteristiche e vantaggi


Data la grande utilità di questi strumenti è molto importante scegliere solo prodotti di alta qualità, come ad esempio quelle di RS Components Italia che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nel settore delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Infatti le fascette di Rs Components Italia oltre ad essere apprezzabili per la loro qualità e affidabilità, presentano ottimi vantaggi legati anche al costo contenuto e alla possibilità di scegliere tra vari differenti modelli.

Le fascette di solito sono realizzate in nylon, un aspetto che consente di unire al prezzo ridotto anche una notevole resistenza del materiale. Possono poi avere anche colorazioni e lunghezze differenti, in modo da adattarsi nel migliore dei modi alle necessità degli utilizzatori. Se necessario è possibile scegliere anche i modelli in acciaio inox, in modo da disporre della massima resistenza e di una fascetta costruita anche per poter resistere anche alle temperature più elevate.

Invece per l'esposizione prolungata ai raggi solari vengono solitamente scelte le fascette di colore nero che contengono appositamente un additivo al carbonio. Esistono infatti delle fascette da elettricista adatte per ogni utilizzo e probabilmente questa realtà è alla base del grandissimo successo e dell'utilizzo comune di questo strumento.

La vendita di questi dispositivi molto richiesti avviene solitamente in blocco, in modo da permettere agli utilizzatori di disporre di molte fascette con un solo acquisto. Di solito, proprio per la loro notevole utilità, le persone preferiscono anche avere una scorta in casa di questi utilissimi strumenti.

Tipologie e applicazioni


Oltre a poter fissare i cavi di ogni genere, unendoli tra loro in sicurezza, le fascette vengono utilizzate in moltissimi ambiti tra loro differenti. Questi interessano ad esempio settori come:

  • Meccanica.
  • Comparto industriale.
  • Imballaggio.
  • Agricoltura.
  • Fai da te e bricolage.
  • Giardinaggio.
  • Messa in sicurezza di attrezzature sportive.

Questi sono soltanto alcuni esempi che permettono di capire come questi strumenti di fondamentale importanza non hanno praticamente confini nel loro utilizzo e possono sopperire a molte diverse necessità. Ovviamente non sono tutte uguali, in quanto esistono modelli differenti di fascette serracavo. Quello più comune, detto standard, prevede un fissaggio autobloccante di tipo usa e getta perché una volta chiuso non può essere riaperto.

Esistono però anche dei modelli riapribili, utili proprio in specifici interventi da elettricista poiché consentono di aggiungere nuovi cavi all'interno di alcuni "fasci" di fili. Vi sono poi delle fascette "a vite" che servono per tutti i casi in cui serve la massima pressione di bloccaggio. I modelli meno utilizzati ma non per questo meno utili sono poi invece quelli a innesto, quelli autoadesivi e a doppio bloccaggio.

Compressori d’aria di alta qualità, a chi rivolgersi?

Mar, 03/16/2021 - 09:12

Per chi è alla ricerca di un compressore d’aria di alta qualità, il catalogo di Ati Compressori è senza dubbio un buon punto di partenza, con un vasto assortimento di soluzioni per tutte le esigenze. Proprio al team di Ati Compressori abbiamo chiesto di aiutarci per imparare a conoscere le caratteristiche di alcuni dei modelli migliori presenti in assortimento.

Da dove iniziamo?

Potremmo partire dai compressori a vite Ingersoll Rand lubrificati a velocità variabile, che in virtù del motore a magneti permanenti riescono ad assicurare un livello di efficienza molto elevato e a garantire performance di alto livello. Sono tante le caratteristiche che meritano di essere messe in evidenza: per esempio l’efficienza e la coppia costanti, a prescindere dal regime motore; inoltre, la mancanza di cuscinetti motore. Nel novero dei vantaggi occorre citare il risparmio energetico, mentre il consumo specifico è decisamente più elevato di quello dei prodotti concorrenti. Non ci sono limiti, infine, per ciò che concerne la possibilità di eseguire avviamenti, tenendo conto del fatto che il compressore al minimo si spegne, in modo da non sprecare kW.

Quali sono le caratteristiche di questo compressore aria?

La tecnologia V-Shield si basa su un design completamente integrato e, soprattutto, a prova di perdite, in virtù della presenza di tubazioni in acciaio. È totalmente nuovo l’airend, con un livello di efficienza più alto del 15% in confronto a quello della serie precedente; in più il funzionamento viene garantito per 40mila ore. Insomma, si tratta di un compressore aria dalla durata pressoché infinita, studiato per essere in grado di funzionare in maniera affidabile per dieci anni. Da non dimenticare, infine, il controller Serie Xe, con schermo in alta definizione a colori che permette anche di accedere a Internet.

I compressori a vite KTC – KLE Plus VSD, invece, come sono fatti?

In questo caso siamo in presenza di dispositivi che sono dotati di un motore a velocità variabile, studiati per ottimizzare i consumi di energia qualora sia previsto un uso discontinuo. Il touch screen KTronic 100 assicura un’interfaccia intuitiva, e al tempo stesso permette di controllare da remoto con facilità qualunque parametro del compressore. Con un motore elettrico IE3 ad alto rendimento, poi, si beneficia non solo di prestazioni elevate, ma anche di un notevole risparmio di energia. L’assenza di perdite di potenza è garantita dalla trasmissione motore-gruppo vite diretta 1:1, mentre l’airend a bassi giri Made by VMC si traduce nelle prestazioni e nella straordinaria affidabilità del gruppo vite maggiorato.

E passiamo ai compressori a vite KME B.

Questa serie riesce a integrare i benefici tipici di un compressore a vite compatto, con rendimenti eccellenti in modo particolare per quelle applicazioni che presuppongono un servizio costante. Da notare i costi ridotti, sia per l’installazione che per la gestione. Le dimensioni contenute equivalgono a un ingombro minimo e rendono semplice l’installazione: si tratta di un aspetto non secondario, specialmente se ci sono dei problemi di spazio da risolvere. Il controllo delle funzioni è totale, in virtù del continuo monitoraggio che viene garantito dal controllore elettronico user friendly.

Per prodotti di questo tipo, un aspetto da cui non si può prescindere è la semplicità di manutenzione.

E anche da questo punto di vista i compressori della serie KME B offrono il massimo che si possa desiderare, con un sistema a piastra e motore elettrico in scorrimento grazie a cui viene agevolato il sistema di tensionamento della cinghia, che quindi può essere regolata con la massima precisione. Le cinghie Poly V sono sinonimo di affidabilità, così come le pulegge in ghisa a mozzo conico.

Fare trading online con le criptovalute: la guida definitiva

Lun, 03/15/2021 - 20:18


Il trading online è il grande protagonista nel mondo degli investimenti da qualche anno a questa parte. Nel nostro Paese il fenomeno del trading online comincia a prendere piede a partire dal 1996, in parallelo con la digitalizzazione della borsa italiana, ma è a metà del 1999 che i broker online si moltiplicano e inizia una vera concorrenza a colpi di commissioni sempre più economiche, servizi sempre più efficienti e sofisticati, book sempre più profondi e piattaforme sempre più efficienti.

Dopo alcuni anni il mercato diventa sempre più importante grazie a diversi strumenti come il Forex, i covered warrant, altri derivati. Il mercato si consolida, i broker puntano sulla formazione, offrono corsi e seminari operativi gratuiti, assistenza operativa, call center sempre più efficienti, mentre i broker di estrazione bancaria integrano con il canale online anche promotori e consulenti finanziari.


In questo scenario, dunque, diventano protagoniste le piattaforme di trading online (qui la recensione di eToro). Grazie a questi software sempre più avanzati tecnologicamente chiunque ha la possibilità di investire online. Non ci saranno intermediari con cui interfacciarsi o confrontarsi e si potrà gestire il proprio capitale come meglio si crede. Insomma, una soluzione adatta a trader che abbiano un minimo di esperienza e siano coscienti dei rischi che si corrono quando si decide di investire sul mercato azionario. Allo stesso tempo, però, le piattaforme di trading, sempre più semplici e intuitive da utilizzare, consentono a chiunque di "mettersi alla prova" e operare sul mercato azionario ovunque ci si trovi.


Grazie alle piattaforme è possibile operare sui mercati di tutto il mondo in tempo reale direttamente dalla propria abitazione o dal proprio ufficio, senza bisogno di intermediari finanziari. Si è dunque liberi di scegliere come e quanto investire nelle varie operazioni, di come comporre il proprio portfolio e di come e quando modificarlo. Insomma, si avrà la piena gestione del proprio capitale e del proprio "destino". Generalmente le piattaforme di trading online danno anche la possibilità di poterle “testare” in maniera sicura, aprendo un conto demo che simulerà le condizioni di mercato reali esistenti in ogni specifico istante, ma consentendo altresì al trader di porre in essere operazioni non con il proprio capitale reale, bensì con un plafond di denaro virtuale che sarà messo a disposizione dal broker.


Il trading online con le criptovalute

Uno dei settori maggiormente interessati dal fenomeno degli investimenti online riguarda le criptovalute. Sempre più utenti decidono infatti di fare trading con le famose valute virtuali tenendo bene in mente alcune regole fondamentali come seguire l'andamento del prezzo delle principali criptovalute. Le criptovalute, per iniziare, sono una particolare forma di valuta digitale che viene gestita mediante la crittografia.


Nella grande maggioranza dei casi le criptovalute si basano su di una blockchain e su un database distribuito. In pratica, la gestione della tipica criptovaluta come Bitcoin o Ethereum è completamente decentralizzata. L’unica criptovaluta importante con un livello di centralizzazione maggiore è Ripple.


Le criptovalute, con il Bitcoin in testa, sono considerate come la valuta del futuro. Il fatto che non siano soggette a inflazione le rende, in prospettiva, molto interessanti per gli investitori.


Il trading criptovalute è una modalità di investimento in criptovalute che consiste nel comprare e vendere valuta digitale per speculare sulla variazione del prezzo. Attraverso una piattaforma di trading criptovalute puoi accedere al mercato finanziario e scambiare valuta fiat (euro, dollaro, sterlina) contro criptomoneta (Bitcoin, Ethereum, ecc.).


Un aspetto importante del trading di criptovalute sono i costi. Quando acquisti della valuta virtuale su un exchange è necessario sostenere delle commissioni sia in fase di acquisto che di vendita.  Ma se fai trading online di criptovaluta esistono delle piattaforme che ti permettono di negoziare Bitcoin, Ethereum altre monete virtuali a zero commissioni (si applicano gli spread).


La principale differenza rispetto a comprare criptovalute è nel tempo. Chi fa trading persegue un orizzonte temporale di breve termine, cercando di trarre profitto dalle fluttuazioni giornaliere. Il trader opera in poche ore, o in giornata, mentre chi acquista criptovaluta compra e aspetta. 


L’ennesimo vantaggio delle piattaforme menzionate è la possibilità di fare trading di criptovalute automatico, cioè di mettere qualcun altro al lavoro per te (un software o altre persone) nello scambio di crypto. Senza costi esorbitanti e 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. 


Come ogni investimento, anche il trading di criptovalute è sottoposto a tassazione dal fisco italiano. Ad essere tassati, in particolare, sono i proventi generati, cioè i guadagni generati dall’attività di compravendita di Bitcoin, Ethereum, Litecoin e soci. L’aliquota fiscale applicata sui guadagni da trading criptovalute è pari al 26%, standard su tutti gli investimenti in Italia (fatta eccezione per i Titoli di Stato nazionali o europei). In caso di saldo negativo non verrà applicata alcuna tassa sull’attività di trading. 

COSA CI DICONO I DATI? INTRODUZIONE ALL'APPRENDIMENTO STATISTICO

Gio, 03/11/2021 - 19:42
L'apprendimento statistico è un settore della Statistica relativamente nuovo. Rientra nella Scienza dei dati, che in questo periodo è diventata oggetto di interesse da parte di moltissime persone. L'obiettivo dell'apprendimento statistico è dare un senso a vasti e complessi insiemi di dati. Avrete già capito che gli ambiti di applicazione sono moltissimi, dalla biologia al mercato azionario, solo per fare qualche esempio. Se ora state pensando al metodo dei minimi quadrati significa che siete aggiornati agli inizi dell'800, ai tempi di Legendre e Gauss. Dopo la regressione lineare e quella logistica, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Negli anni '80 (intendo dire 1980) si sviluppano i metodi non lineari e dal 1986, grazie ad Hastie e Tibshirani abbiamo i modelli additivi generalizzati. 
Se oggi è fondamentale riuscire a dare un senso, una logica, una direzione ed una spiegazione alla valanga di dati dai quali siamo quotidianamente sommersi, il problema è come fare. Consultare pubblicazioni esclusivamente divulgative non è sufficiente, in quanto tali libri servono solo ad aprire una finestra su un mondo nuovo. Occorre un libro che sia stato scritto da chi ha fatto la storia dell'apprendimento statistico, ma in inglese potrebbe raggiungere solo un pubblico ristretto. Allora occorre anche un editore che abbia deciso di investire nella traduzione in italiano di un'opera adeguata. 
Ecco, magari non lo sapete ancora, ma l'opera in questione esiste. E' stata pubblicata nel mese di novembre 2020 dall'editore Piccin di Padova, che ha deciso di affidare ad un team di traduttori l'obiettivo di diffondere il lavoro di Gareth James, Daniela Witten, Trevor Hastie e Robert Tibshirani. Il risultato si intitola: "Introduzione all'apprendimento statistico con applicazioni in R" e dobbiamo ringraziare, per l'edizione italiana, Silvia Salini, Sabrina Gaito, Patrizia Boracchi, Federico Ambrogi, Giancarlo Manzi ed Elia Biganzoli. 
Innanzitutto devo dirvi che, data l'opera in questione, la bella copertina rigida, la carta di qualità (con i grafici a colori!) il costo è molto contenuto. Inoltre è proprio il libro che serve per immergersi nell'apprendimento statistico e trarne un effettivo valore aggiunto: la trattazione è molto rigorosa, ma non eccede nel formalismo matematico, puntando di più sugli aspetti applicativi, spesso resi facilmente comprensibili grazie a grafici di grande immediatezza. Quindi si tratta di un'opera destinata non solo agli addetti ai lavori, ma a chiunque voglia effettivamente capire "cosa ci dicono i dati". Inoltre consente al lettore di fare esperienza pratica dei metodi trattati, tramite le applicazioni in R, software statistico gratuito. Attenzione: gli autori non si limitano a spiegare R nell'ambito dei metodi trattati (lasso, regressione sparsa, classificazione ed alberi di regressione, boosting e support vector machines), ma forniscono anche indicazioni sull'utilizzo generale del software, compiendo in questo modo un'ulteriore opera divulgativa (non solo sulla parte statistica, ma anche su quella informatica). 
Alla fine di ogni capitolo, allo scopo di verificare l'apprendimento, sono anche riportati una serie di esercizi, divisi fra "concettuali" ed "applicativi". Se volete testare il vostro livello di comprensione della teoria potete affrontare gli esercizi concettuali. Se invece volete anche capire se siete riusciti ad apprendere in modo pratico, tramite R, allora potete affrontare anche gli esercizi applicativi. 
Insomma, l'obiettivo del libro è chiaro: far uscire l'apprendimento statistico dal mondo accademico, presentando i vari metodi che possono essere applicati al mondo reale, tramite i laboratori di R alla fine di ogni capitolo. Io sono dentro al libro fino al collo. Ora tocca a voi. Buona lettura e buona comprensione a tutti!
Walter CaputoDivulgatore in Scienze Statistiche

LE EQUAZIONI DEL CUORE, DELLA PIOGGIA E DELLE VELE

Gio, 03/11/2021 - 07:23

Infografica di
Alessia Iantorno
In questo periodo tutti sappiamo cosa significhi Rt: è un coefficiente di trasmissibilità. Se è inferiore ad 1, ogni infetto contagia in media meno di una persona e di conseguenza l'epidemia è destinata a spegnersi. Ma se disponiamo di un vaccino, come facciamo a calcolare la frazione minima di vaccinati per essere sicuri che l'epidemia si estingua? 

Basta eseguire: 1 - (1/Rt) e poi moltiplicare per 100 per avere la percentuale. Se ad esempio Rt fosse pari a 1,2 avremmo [1- (1/1,2)]*100 = 16,67%. Con lo stesso sistema, se Rt è 2,4 saliamo al 58,33%, se invece si tratta del morbillo ed Rt è pari circa a 15, dovremo vaccinare almeno il 93,33% della popolazione. 

Questa è matematica applicata, ovvero qualcosa che non molti "vedono" sulla superficie della realtà in cui viviamo. Per questo motivo esistono libri divulgativi sulla matematica: proprio per far capire che molto spesso la matematica c'è ed è utilissima, ma non si vede.

Uno di questi libri, da cui ho tratto quanto sopra riportato, è "Le equazioni del cuore, della pioggia e delle vele - Modelli matematici per simulare la realtà", scritto da Alfio Quarteroni e pubblicato da Zanichelli nelle Chiavi di Lettura. Alfio Quarteroni dirige il Laboratorio di Modellistica e Calcolo Scientifico del Politecnico di Milano e - naturalmente - nel suo libro non tratta solo di matematica del contagio. Perché la matematica - di fatto - è straordinaria ed è dappertutto

Infografica di
Delia Gioacas
Serve, ad esempio, a prevedere il tempo. Occorrono, a tal proposito, delle equazioni: quelle che a scuola spesso consideravate solo come sterili esercizi inutili. E invece esse hanno un'utilità pratica sostanzialmente gigantesca. E Quarteroni ha anche il coraggio di riportarle nel libro, anche se a molti potranno sembrare soltanto sequenze di simboli uniti da operatori matematici. Le equazioni vanno scritte, in quanto occorre far capire quanto sia potente la matematica nel sintetizzare fenomeni fisici molto complessi. 

Si può fare un modello matematico completo del cuore? Sì, ed Alfio Quarteroni ha cominciato a lavorarci circa 25 anni fa. Oggi abbiamo già un risultato notevole, che consente ai matematici di affiancare i cardiochirurghi in sala operatoria. E non solo, con la matematica si vince anche la Coppa America.

Le immagini che vedete in questo articolo sono i lavori più apprezzabili (sulla presentazione del libro di Quarteroni) della classe 1°B del mio corso di web marketing presso il CIOFS-FP di Chieri (TO)

Infografica di
Alessia Tesauro
Lo scorso 18 febbraio ho chiesto agli studenti di utilizzare Canva, per realizzare un'infografica sul libro edito da Zanichelli. I lavori che ho selezionato sono stati realizzati da Alessia Iantorno, Delia Gioacas ed Alessia Tesauro. 

Ringrazio gli studenti per quanto hanno fatto, l'ente CIOFS per avermi incaricato di tenere il corso ed il responsabile di Gravità Zero, con il quale collaboro dall'ormai lontano 2008. 





Walter Caputo

Divulgatore in Scienze Statistiche 

Fatturazione elettronica: semplice, differita e accompagnatoria

Sab, 02/27/2021 - 06:55


La maggior parte delle partite IVA italiane è oggi obbligata per legge alla fatturazione elettronica. Per fortuna nel corso del tempo sono nati servizi sempre più innovativi che aiutano le imprese ad emettere le fatture nel modo corretto, ad inviarle al Sistema di Interscambio e a conservarle secondo quanto dettato dalla normativa. Tra i servizi migliori, giusto per fare un esempio su tutti, https://fatturapro.click/, che ha innumerevoli funzionalità e che non prevede il download di un software sul proprio computer, un servizio infatti disponibile in cloud e accessibile quindi da ogni computer e device mobile in proprio possesso.

Con questo tipo di servizi è ovviamente possibile emettere ogni tipo di fattura, come quella semplice, quella differita e la fattura accompagnatoria. Andiamo insieme a scoprire le caratteristiche di queste fatture e le loro differenze.

Fatturazione elettronica, le diverse tipologie di fattura

Le fatture, come abbiamo poco fa avuto modo di osservare, possono essere suddivise in tre categorie:

  • Fattura semplice. Con il termine fattura semplice, si intende la fattura di tipo standard che viene emessa al momento della vendita di un prodotto oppure di un servizio. Con questa fattura, non si ha l’obbligo di emettere anche una ricevuta fiscale oppure lo scontrino elettronico.
  • Fattura differita. Con il termine fattura differita, si intenda una fattura che non viene emessa al momento della vendita di un prodotto oppure di un servizio, bensì in modalità differita rispetto alla vendita, solitamente a fine mese, dopo quindi 30 giorni solari. Si ha in questo modo la possibilità di inserire in fattura tutto ciò che è stato venduto nell’arco di quei 30 giorni. È ovviamente la scelta ideale nel caso di clienti che non effettuano un acquisto una tantum, ma molti acquisti ogni settimana.
  • Fattura accompagnatoria. Si tratta di una fattura che non può riguardare servizi, ma solo ed esclusivamente beni. Ha infatti le stesse caratteristiche di un DDT o documento di trasporto. È una sorta di documento ibrido quindi, se ci passate il termine, fattura e DDT allo stesso tempo.

Oltre alla fattura semplice, differita e di accompagnamento, esiste anche la fattura di acconto. Questa fattura deve essere emessa nel caso in cui un cliente paghi in modo anticipato una parte del totale. L’emissione di una certificazione è obbligatoria e deve avere luogo contestualmente alla ricezione dell’acconto. Quando il cliente pagherà il restante importo, sarà necessario emettere la fattura definitiva, alla quale deve essere detratto l'importo che è già stato pagato.

Fatturazione elettronica, come avviene l’invio della fattura

Qualunque sia la tipologia di fattura che si desidera emettere, cerchiamo di capire come funziona l’invio della stessa al destinatario oggi che in Italia vige l’obbligo della fatturazione elettronica. Una volta che la fattura è pronta, questa deve essere inviata non al destinatario in modo diretto ma al Sistema di Interscambio. Il Sistema di Interscambio funziona un po’ come una sorta di ufficio postale. Riceve infatti le fatture emesse, le controlla, le invia al destinatario.

Attenzione, nel caso in cui siano stati commessi degli errori nella compilazione della fattura, questa non può essere annullata. È quindi necessario emettere un’apposita nota, anch’essa da inviare al Sistema di Interscambio. Nel caso in cui invece si ometta l’invio al Sistema di Interscambio, le conseguenze possono essere gravose. È infatti possibile incorrere in multe piuttosto salate. Proprio per questo motivo si consiglia l’utilizzo dei programmi o delle piattaforme online, che consentono infatti dopo l’emissione di inviare in modo del tutto automatico il file al Sistema di Interscambio.

Doveroso infine ricordare che il soggetto che ha emesso la fattura ha l’obbligo di conservare una copia per 10 anni, nel giusto formato di file scelto dallo Stato, il formato XML. Per fortuna programmi e piattaforme consentono la conservazione in automatico delle fatture e favoriscono così anche una semplice ricerca e consultazione dei vecchi documenti in caso di necessità.

Come riconoscere i sintomi della mononucleosi

Sab, 02/20/2021 - 14:25


La mononucleosi è sempre stata chiamata “malattia del bacio”, ma in realtà questa malattia può colpire anche i bambini piccoli, fermo restando che è nella fascia di età compresa dai 15 ai 35 anni che diventa più frequente. Il contagio nella maggior parte dei casi è dovuto al contatto con giochi o oggetti che sono stati contaminati: i bambini li avvicinano alla bocca e, in questo modo, favoriscono l’ingresso nell’organismo dell’agente patogeno. Il colpevole è il virus Epstein Barr, un microrganismo che fa parte della famiglia degli herpesvirus.

Come si sviluppa la malattia

Tale virus, in realtà, impiega un po’ di tempo prima di manifestarsi: nei bambini piccoli la mononucleosi ha un periodo di incubazione di più o meno un mese, e negli adulti può arrivare fino a un mese e mezzo. L’infezione può essere anticipata da una febbre più o meno alta, dai 37 ai 40 gradi, che può durare una o due settimane; l’aumento della temperatura corporea è accompagnato da perdita di appetito e spossatezza. Nei bambini di meno di cinque anni, tra i sintomi vanno annoverati anche la gastroenterite e l’edema palpebrale. Quando la malattia raggiunge la fase acuta, si soffre di mal di gola e possono comparire lesioni sulla pelle simili a quelle del morbillo. Le tonsille in molti casi aumentano di dimensioni, al punto da rendere difficoltoso l’atto del deglutire, e presentano delle placche gialle o bianche. Solo in alcune circostanze ci possono essere problemi di respirazione dovuti al fatto che le alte vie aeree sono ostruite in parte. Le lesioni cutanee scompaiono in meno di una settimana, mentre un altro sintomo che si può riscontrare è l’aumento delle dimensioni dei linfonodi del collo, della milza e del fegato.

Il trattamento di Biomedic

Per il trattamento della mononucleosi, così come di tutte le altre patologie, l’approccio che viene adottato dagli specialisti di Biomedic è quello di una medicina di precisione e personalizzata. Il centro medico polispecialistico, infatti, si avvale di professionisti della medicina complementare, in modo da mettere a disposizione dei pazienti dei servizi di medicina integrata. I tecnici e i medici che lavorano presso la struttura vantano una lunga e approfondita esperienza nei diversi ambiti della medicina, e fanno riferimento a rimedi naturali in tutti i casi in cui essi possano assicurare risultati certi.

La trasmissione della mononucleosi

La mononucleosi è conosciuta come malattia del bacio perché può essere trasmessa attraverso la saliva. Questo è un tipo di contagio per via diretta, ma in realtà esso si può verificare anche per via indiretta, come succede quando si beve da un bicchiere che prima è stato utilizzato da una persona contagiosa. Negli adulti l’infezione può essere asintomatica, ma anche in questo caso si può essere contagiosi. Se è vero che nella maggior parte dei casi la presenza di virus nella saliva si riduce in modo significativo a una settimana di distanza dall’insorgere dei sintomi, è altrettanto vero che a volte tracce dell’agente patogeno si possono riscontrare nella saliva delle persone che si sono ammalate anche a distanza di tempo dall’infezione.

Come si cura

La terapia antibiotica non serve a niente per la mononucleosi, che è una infezione di tipo virale; il problema è che non esistono antivirali ad hoc, anche se comunque la malattia quasi sempre passa da sola. Tuttavia la durata è variabile, e la sola terapia utile è il riposo. Al tempo stesso, è importante idratarsi con costanza e seguire un regime alimentare equilibrato; eventualmente si può ricorrere al paracetamolo per abbassare la temperatura corporea e a dei Fans.

PERSEVERANCE È ARRIVATO SU MARTE

Ven, 02/19/2021 - 14:26
Il rover della missione NASA Mars 2020, con a bordo anche uno strumento  italiano, è approdato sul pianeta rosso.  Gli “occhi” italiani del Sardinia Deep Space Antenna, situato in provincia di  Cagliari, hanno monitorato l’ammartaggio 

 
 Perseverance tocca Marte. Nella serata del 18 febbraio il  rover della missione NASA Mars 2020 è atterrato con successo sul suolo marziano. Il sito scelto per l’ammartaggio è il cratere Jezero, un grosso bacino che un tempo ospitava un lago marziano, in cui si pensa possano essere state preservate antiche forme di vita.
I dati inviati da Perseverance nella fase di atterraggio sono stati monitorati anche dal Sardinia Deep Space Antenna (SDSA), l’unità scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana, situata nella località di San Basilio, in provincia di Cagliari. I segnali sono stati ricevuti grazie al Sardinia Radio Telescope (SRT) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), con il quale SDSA condivide parte delle dotazioni e delle infrastrutture pur avendo un suo equipaggiamento ed un centro di controllo specifico per comunicare con i veicoli spaziali
Entrata a far parte del Deep Space Network nel settembre 2017, il Sardinia Deep Space Antenna nasce per fornire servizi di navigazione e comunicazione per le missioni interplanetarie e lunari di esplorazione robotica ed umana e supportare ambiziosi esperimenti scientifici. Durante la discesa del lander, nel corso dei cosiddetti sette minuti di terrore - ovvero il tempo che intercorre tra l’entrata in atmosfera e il touchdown –, i dati sono stati correttamente registrati dall’antenna.
Perseverance possiede un intero set di strumenti scientifici nuovi - dai microfoni, che ci permetteranno per la prima volta di ascoltare i suoni di Marte, al primo elicottero marziano, Ingenuity - tra cui uno strumento italiano: il microriflettore LaRA (Laser 
Retroreflector Array), realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana. LaRA consentirà di aggiungere tasselli importanti alla conoscenza della struttura interna del pianeta rosso.
A bordo del rover anche alcuni dispositivi dimostrativi, le cui tecnologie sono state ideate nella prospettiva della futura esplorazione umana di Marte. Obiettivo finale della missione sarà portare a casa un pezzetto del pianeta rosso, grazie a un trapano installato su Perseverance che preleverà una serie di campioni che poi saranno recuperati e portati a terra con una missione successiva.

Cannabis legale: un settore in crescita

Mar, 02/16/2021 - 19:17

 Nonostante la pandemia sia all’origine di una crisi economica molto consistente, c’è almeno un settore che può prevedere un aumento dei ricavi e dell’occupazione. Si tratta del settore della cannabis light, che secondo le stime del MEF rilasciate in occasione dell’ultima legge di bilancio, potrebbe portare nelle casse dello Stato sotto forma di introiti fiscali l'incredibile cifra di 950 milioni di euro l’anno: risorse fondamentali e che potrebbero essere reinvestite in sanità pubblica, istruzione e sostegno all’occupazione.



Per permettere al settore della cannabis legale un incremento delle capacità produttive e dei posti di lavoro, da diverso tempo i produttori richiedono allo Stato interventi decisi a favore di una filiera produttiva giovane, sia come nascita sia per l’età media degli addetti. La filiera della cannabis light e dei suoi derivati incentiva l’agronomia e riporta i giovani a lavorare nei campi recuperando spesso terreni agricoli abbandonati (stimati per oltre 3,5 milioni di ettari).

Il settore della cannabis legale, che riunisce realtà come Rollo CBD, che coltiva le sue piante legali con le tecniche biologiche, subisce ancora i pregiudizi legati allo “sballo”, nonostante in realtà sia totalmente legale e in espansione e già oggi conta centinaia di aziende attive e un indotto occupazionale di oltre 10mila addetti tra imprese agricole e commerciali. Il settore però aspetta dalla politica l’ultima norma necessaria, quella che regolamenti l’uso umano del fiore di canapa, operazione che in altri paesi europei e la vicina Svizzera, ad esempio, è avvenuta anni fa. L’occasione potrebbe essere il tavolo di filiera della canapa istituito presso il MIPAAF, fortemente voluto dal sottosegretario Giuseppe L’Abbate per “Lavorare su un piano di settore che possa incentivare la produzione, sostenendo la ricerca e l’innovazione tecnologica nonché rafforzando le politiche di filiera” a partire dall’utilizzo di parte dei fondi messi a disposizione per il 2021 dall’ultima Legge di Bilancio, pari a 10 milioni di euro.

Alla fine del 2016 in Italia, a seguito della legge 242/16 che prevede una tolleranza fino allo 0,6% di THC (principio attivo psicotropo della Cannabis) nelle coltivazioni di Canapa industriale, è iniziato il commercio di queste infiorescenze. Questi “fiori”, denominati “canapa legale”, “cannabis light”, “cannabis CBD” o “marijuana light”, presentano un contenuto di THC esiguo (leggero o light), non hanno effetti psicotropi, non sono quindi da considerarsi “droga” non rientrando nel D.P.R. 309 del 09.10.1990 sulle sostanze stupefacenti e sono dunque legali in Italia.

La produzione e il commercio dell’infiorescenza di Canapa in Italia, in seguito al “boom” di acquisti e di apertura dei negozi a partire dal 2017 che vendono Cannabis legale, è stato ormai accettato e poi regolamentato dalle varie circolari ministeriali uscite nel 2017 e 2018 che sostanzialmente identificano la Cannabis light con la Canapa industriale che presenta un basso contenuto di THC.

Quello che ancora è controverso è la destinazione d’uso della Cannabis light. Infatti a differenza della Cannabis con THC (venduta legalmente in Italia per uso terapeutico solo in farmacia dietro stretta prescrizione e controllo medico), la Cannabis leggera è venduta liberamente come “fiore reciso” ovvero come prodotto tecnico non destinato al consumo.

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