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Aggiornato: 55 min 52 sec fa

Corso: come si realizza un logo professionale

Ven, 06/17/2022 - 08:44

 


Iscrizioni aperte al nuovo corso on line dell’Accademia Telematica Europea

L’Accademia Telematica Europea (www.accademiatelematica.it), che organizza da un ventennio corsi specifici rivolti a professionisti e aziende come i corsi di Interior Design, Home Staging, Illuminotecnica, Yacht Design ecc, lancia un nuovo corso on line dal titolo“Costruire un Personal Brand di successo” svolte in collaborazione con www.canavesistudio.com

Un corso executive che si svolge completamente online. Con webinar rivolti a professionisti o a chi fa impresa. 

Si tratta di un corso per gestire l’immagine coordinata e la comunicazione aziendale dal punto di vista della conoscenza del marchio, per farci trovare in maniera efficace da potenziali clienti e/o committenti, il tutto attraverso l’utilizzo dei canali comunicativi digitali (web e social). 

Attraverso il branding possiamo fare appello alle emozioni delle persone e farle sentire più connesse alla nostra attività professionale o aziendale. Si parte dalla definizione e creazione di un marchio che risalti la personalità e il core business dell’attività ma anche alle strategie comunicative del sito web, dei social network e coordinato aziendale. 

I webinar non mirano solamente a una visione locale ma amplia gli orizzonti anche sui Brand  internazionali di cui non ne mancheranno gli esempi; i webinar sono tenuti infatti da docenti con esperienza ultradecennale nell’insegnamento professionale sia in Italia che all’estero.

LEZIONI: 3 WEBINAR DA UN’ORA 

  • Le lezioni sono suddivise in tre macroargomenti: nel primo incontro si spiegheranno le motivazioni di un brand efficace, con numerosi case history di successo. Attraverso alcuni strumenti teorici come il prisma di Kapferer si andrà a definire una tecnica creativa per individuare le caratteristiche del proprio  brand.
    Nella seconda lezione si illustreranno alcune tecniche grafiche di realizzazione: la scelta dei font, del colore, della forma e le variazioni a seconda del device utilizzato, fino alla realizzazione del cosiddetto brand book.
  • Nel terzo webinar, dimostrazione di un programma vettoriale free e realizzazione del proprio logo, in un laboratorio pratico dove i docenti seguiranno correggeranno eventuali imperfezioni. 

La frequenza delle lezioni on line può essere liberamente concordata con i docenti in modo tale da permettere, chi avesse impegni di lavoro, di seguire il corso nei momenti più comodi. È inoltre possibile iscriversi in qualsiasi periodo dell’anno.

Al termine del corso viene rilasciato un attestato di frequenza.

Per maggiori informazioni inviare un’email a info@accademiatelematica.it  per poter ricevere la brochure illustrativa del corso 

Come diventare E-commerce Specialist: guida alla professione del momento

Mer, 06/15/2022 - 14:54


Tra le professioni più innovative e richieste del momento ci sono senza dubbio quelle che orbitano nei settori della digital economy. 

Ci riferiamo, ad esempio, all’E-commerce Specialist, un’attività professionale che è cresciuta proporzionalmente all’aumentare delle imprese e dei portali che si occupano di vendita online. 


Oggi, infatti, l’avvio di un negozio online richiede competenze di vario livello, che vengono fornite da più operatori specializzati. Tra questi, l’E-commerce Specialist è sicuramente una figura tra le più importanti per il successo di ogni iniziativa di commercio digitale. 


Il ruolo di questo professionista nella gestione di un e-store è molto più ricco e multidisciplinare di quanto potrebbe sembrare. Tra i requisiti, infatti, troviamo sia un’ottica a lunga visione strategica, che ha bisogno di competenze molto diverse e che non si limiti solo alle conoscenze tecniche legate al mondo del web, ma anche nozioni collegate al mondo dell’economia digitale, al marketing e alle conoscenze SEO e SEM. 


Se dobbiamo entrare più nello specifico, l’Ecommerce Specialist si occupa di:


  • ideare strategie di marketing per il successo di un e-store 
  • organizzare la rete di vendita online 
  • gestire il catalogo dei prodotti o servizi offerti nel negozio  
  • curare la reportistica delle attività dei clienti 
  • analizzare l’anagrafica e le caratteristiche dei clienti 
  • analizzare la concorrenza 
  • eventualmente, se richiesto, gestire anche la logistica della consegna dei prodotti 


L’Ecommerce Specialist, nella maggioranza dei casi, non ha un contratto da dipendente, ma tende a collaborare con una o più aziende in qualità di consulente esterno ed è inquadrato, perciò, come libero professionista. Di conseguenza, per portare avanti al meglio la sua attività, spesso si avvale di assistenti fiscali come Fiscozen, piattaforma online che propone soluzioni low cost per aprire e gestire la Partita Iva e gli svariati adempimenti ad essa connessi.


Da queste premesse è chiaro che l’E-commerce Specialist deve avere conoscenze trasversali, oltre a una conoscenza profonda delle metodologie e delle tecnologie digitali. Meglio se avvallate da una competenza nella gestione dei big data, riferibili alle informazioni associate al comportamento di acquisto dei clienti e alle loro preferenze, con la finalità di riconfigurare al meglio opportune strategie di marketing efficaci rispetto alla concorrenza. Non ultima è necessaria una certa padronanza delle regole SEO e SEM, nonché delle cosiddette analytics, per migliorare il posizionamento del sito web di e-commerce sui motori di ricerca e favorire, così, la crescita del business. 

I social network più utilizzati dagli italiani nel 2022

Sab, 06/11/2022 - 09:29
Quali sono social network più utilizzati nel 2022 in Italia?

 Che tu sia un esperto di social media marketing, o un divulgatore scientifico che cerca di avventurarsi nel mondo della comunicazione digitale per comunicare meglio a un pubblico sempre più vasto o un imprenditore che cerca di sfruttare i social media per la propria attività, è utile conoscere i siti di social media più popolari in questo momento. 
Ciò ti consentirà di massimizzare la portata del tuo marchio sui social media, interagire con le persone giuste e raggiungere i tuoi obiettivi sui social media. Naturalmente, non si tratta solo delle dimensioni dei siti di social media. È anche se il sito di social media è adatto per la tua attività e per te. 
Si adatta all'immagine del tuo marchio? Il tuo pubblico di destinazione utilizza quel sito di social media? Quanti siti di social media riesci a gestire contemporaneamente ? Per semplificarti le cose, Interiorissimi ha ricercato, raccolto e pubblicato di recente la classifica dei 10 social network più utilizzati dagli italiani nel 2022. 
Alcuni ti saranno familiari, mentre altri potrebbero sembrare nuovi. Ti consigliamo di leggere questo elenco per saperne di più sui siti di social media che potrebbero essere ottimi per il tuo marchio. E ricorda, non devi essere su tutti i siti di social media per comunicare con successo la tua attività.
Devi sapere che...
I social network sono ovunque, ma non tutte le piattaforme funzionano per ogni attività professionale.
I social sono ora una parte fondamentale del modo in cui le persone nella maggior parte dei ceti sociali comunicano e una parte fondamentale di come viene svolto il lavoro, dalle aziende al governo. 
Ci consentono di fare almeno quattro cose importanti: - Scoprire nuove idee e tendenze.
- Connetterci con il pubblico esistente e nuovo in modi più profondi
- Portare attenzione e traffico al tuo lavoro.
- Costruire, creare e migliorare il proprio marchio.

I social media sono un pilastro della vita quotidiana di molte persone. Il Digital 2022 April Global Statshot Report ha rilevato che ci sono 4,65 miliardi di utenti di social media sul pianeta. 
Si tratta del 58,7% della popolazione mondiale, molti dei quali utilizzano i social media come fonte primaria di informazioni. 
Dalle notizie (e dalla disinformazione) ai consigli sullo stile di vita, dal processo decisionale alla ricerca sui prodotti, gli utenti dei social media possono raccogliere tutte le informazioni di cui hanno bisogno, senza mai abbandonare la loro piattaforma preferita. 
E non è solo negli Stati Uniti (sebbene l'84% degli americani utilizzi almeno un social network). 
La Cina ora ha più di 1 miliardo di utenti di social media, nonostante abbia ancora circa 415 milioni di cittadini senza accesso a Internet. 
Per gli esperti di marketing, o per chi fa comunicazione e divulgazione, questi sono più che semplici numeri accattivanti: sono potenziali clienti. E se hai una corretta strategia sui social media, possono diventare clienti reali.  

Diamanti Roma, alla ricerca della professionalità e convenienza

Ven, 06/10/2022 - 08:07


La compravendita di diamanti è un aspetto che non può essere lasciato in secondo piano da chi ha la fortuna di essere in possesso di oggetti così preziosi. Determinati accessori devono essere comprati e venduti seguendo un insieme di principi ben definiti, in base ai quali è possibile scegliere la massima affidabilità. Cosa bisogna fare per trovare il servizio giusto?

Professionalità e convenienza sono due prerogative delle quali non si può fare assolutamente a meno per diamanti Roma da gestire in maniera adeguata. A tal proposito, l'aiuto di un'azienda di alto livello come IGR Diamanti Roma rende la vendita diamanti ancora più sicura e precisa. Non resta altro da fare che conoscere alcune dritte per usufruire di servizi dalla qualità certificata.

Le caratteristiche specifiche dei diamanti

La miglior valutazione diamanti va portata avanti tenendo sotto controllo alcuni parametri essenziali. Stiamo parlando di oggetti in possesso di un insieme di caratteristiche specifiche, tra le quali spiccano colore, purezza, caratura e taglio. Tutti e quattro contribuisco al raggiungimento di una scelta ottimale sotto ogni aspetto. L'analisi deve essere seguita passo dopo passo, con l'aiuto di un personale esperto e qualificato.

Vendere diamanti a Roma non è un'operazione automatica. Spesso non si sa come agire per trarre un buon guadagno da un accorgimento simile. Eppure, sarebbero sufficienti poche e semplici nozioni di base per facilitare il proprio compito, evitando di avere a che fare con figure poco serie e molto pronte a commettere truffe di ogni genere. 

Un buon compro diamanti Roma è pienamente consapevole del valore effettivo di ciascuna gemma e sa muoversi di conseguenza, a seconda delle varie circostanze. Il miglior interlocutore sa ascoltare le richiese del proprio pubblico e fornisce una valutazione adeguata, basandosi su apposite perizie gemmologiche. Allo stesso tempo, consiglia il cliente sul da farsi, dicendogli se valga la pena smontare gioielli o puntare su una singola pietra preziosa.

Dove effettuare la miglior vendita diamanti

Non è facile trovare un servizio di vendita diamanti Roma curato al meglio. Certo, l'attività può essere effettuata presso una lunga serie di realtà che sembrano perfette per ogni contesto, dalle gioiellerie ai Banco dei Pegni. Eppure, non tutte le opzioni garantiscono un alto grado di sicurezza. Infatti, l'obiettivo di determinate aziende è semplicemente quello di vendere prodotti, cercando di ridurre al minimo le spese relative ai loro acquisti.

Una gioielleria tende a proporre l'acquisto di gioielli in cambio dei diamanti usati, per una sorta di permuta. Dall'altra parte, un Banco dei Pegni non vuole vendere pietre preziose, ma piuttosto farle impegnare al proprio pubblico. Una soluzione simile potrebbe rivelarsi poco proficua per chi vuole guadagnare grazie ai diamanti. Ed ecco che una valida alternativa emerge all'orizzonte e conduce ogni cliente verso il meglio per la propria vendita. Si tratta ovviamente di IGR Diamanti Roma.

Le quattro C dei diamanti

Come accennato in precedenza, la vendita diamanti viene determinata in misura notevole dalle cosiddette quattro C, ossia caratura, colore, purezza e taglio, che in lingua inglese iniziano tutte con la lettera C. Sono quattro fattori essenziali per una compravendita curata al meglio, all'interno dei quali tutti i diamanti vengono classificati con la massima precisione possibile.

Ogni compro diamanti che vuole mostrare la propria serietà deve necessariamente tenere d'occhio tutti e quattro i criteri per fissare una quotazione coerente. Per facilitare il compito dei clienti, è possibile affidarsi al listino Rapaport Diamond Report, ossia una tabella che definisce gli standard internazionali per i prezzi dei diamanti. Tali regole vanno necessariamente rispettate, in modo da garantire al pubblico un insieme di servizi che non lascino nulla al caso.

La garanzia di certificazione di un diamante

Varie perizie gemmologiche risultano particolarmente utili per dimostrare l'effettivo valore di un diamante. Chi vuole vendere diamanti deve saper scegliere una realtà che fornisca un servizio di questo genere. La garanzia generale tutela il cliente solo sull'accessorio comprato, senza focalizzarsi sulle caratteristiche del diamante. Il certificato gemmologico va ben oltre a permette di analizzare il diamante in ogni sua singola componente. Se il cliente sceglie di vendere la propria gemma, è possibile verificare che quest'ultima rispetti i certificati IGI, GIA e HRD, per una vendita senza alcun rischio.

IGR Diamanti Roma, il meglio per chi vuole vendere diamanti

Chi è alla ricerca del miglior servizio di vendita diamanti può chiedere aiuto a IGR Diamanti Roma. Si tratta di un'attività che si occupa di compravendita diretta, mettendo a disposizione del pubblico una vasta gamma di opportunità a prezzi convenienti. Chi vuole investire sulle pietre preziose o fare regali rilevanti può chiedere aiuto a un'azienda sicura e certificata. Dai diamanti sciolti a quelli blisterati, passando per il supporto inerente a gioielli con gemme, le prerogative ci sono tutte per accedere a funzionalità all’avanguardia.

I monitor multiparametrici per agevolare il lavoro dei medici nei reparti di terapia intensiva

Gio, 06/09/2022 - 08:13

L’attività del personale sanitario in reparti critici come la rianimazione o la terapia intensiva è molto delicata e richiede grande competenza e molta attenzione.




In questi ambienti il personale deve affrontare spesso situazioni di emergenza e somministrare terapie a pazienti in condizioni di salute gravi o addirittura critiche.

Nella terapia intensiva vengono ricoverate prevalentemente persone con importanti compromissioni al normale funzionamento degli organi vitali, magari in seguito a un intervento, a una malattia grave o un incidente.


Medici e infermieri sono impegnati giorno e notte per riportare i ricoverati in condizioni stabili e gestibili con le terapie ordinarie. Tante volte, però, la più elevata competenza e prontezza di reazione non è sufficiente ad arginare la crisi.


Poter avere a disposizione, in qualunque momento e in tempo reale, il maggior numero di informazioni possibili sulle condizioni del paziente e la sua storia clinica, può fare la differenza nel processo decisionale a cui sono chiamati i medici delle terapie intensive.

Proprio in questi casi, il supporto offerto da specifiche tecnologie può correre in soccorso, fornendo in ogni momento questi dati difficilmente rilevabili in altro modo.

Ne sono un esempio i monitor parametri vitali, sofisticate macchine in grado di monitorare costantemente i parametri vitali di ogni paziente, dotate di un sistema di allarme che si attiva quando questi superano il range normale.


Sviluppare modelli sempre più all’avanguardia, innovando costantemente le tecnologie di cui si compongono, è un fattore cruciale per rendere più fluido il lavoro dei sanitari e rendere maggiormente efficace il loro intervento.


Una raccolta dati completa ed esaustiva per agevolare le decisioni dei medici 


La permanenza dei pazienti nei reparti di terapia intensiva dipende molto dall’efficacia delle terapie che vengono somministrate loro, dalla prontezza con cui i medici gestiscono un’eventuale condizione critica e dal modo in cui i pazienti rispondono alle cure somministrate.


Perché queste corrispondano alle esigenze del malato è opportuno che i medici abbiano a disposizione informazioni quanto più dettagliate sulla storia clinica dei pazienti, su eventuali reazioni avverse, sovra infezioni e disturbi non direttamente legati al trauma subito. Questi dati risultano essenziali soprattutto nelle terapie farmacologiche, accelerandone l’efficacia e riducendo i tempi di permanenza e i rientri in reparto.


Philips, leader nel settore dell’Health Technology, tra le aziende impegnate nello sviluppo della tecnologia del monitoraggio, si muove proprio in questa direzione. Un monitor multiparametrico Philips, dotato di software programmati con algoritmi che supportano proprio queste decisioni, aiuta il personale medico a intervenire tempestivamente ed efficacemente. 


Uno dei progetti avviati da Philips, in collaborazione con Ospedale Humanitas, mira proprio al raggiungimento di questi obiettivi attraverso la realizzazione di una terapia intensiva digitale. Uno specifico software con documentazione strutturata, strumenti analitici e informazioni sui pazienti che supportano il personale sanitario mettendolo nelle condizioni di decidere rapidamente e ottimizzando al massimo i risultati del loro intervento.


Il controllo delle condizioni del paziente da remoto 


Oltre alle informazioni che riguardano la storia clinica del paziente, un altro parametro fondamentale per il processo di decision making dei medici è il monitoraggio costante delle sue condizioni, durante tutto il periodo di ricovero in terapia intensiva. I monitor multiparametrici servono esattamente a monitorare questi parametri vitali, funzionali sia alla diagnosi del malato che alla verifica dell’efficacia terapeutica.


Saturazione dell’ossigeno, temperatura corporea, ritmo cardiaco e respiratorio sono i valori che i medici devono tenere sotto controllo per assicurarsi che tutto stia procedendo come pianificato.

L’innovazione e la tecnologia Philips rispondono a questa esigenza attraverso un sistema di connettività da remoto, tale da consentirne il monitoraggio anche a distanza e in qualunque momento senza inficiare sulla tempestività di intervento in caso di emergenza.


Inoltre, attraverso il monitoraggio dei parametri vitali in ottica predittiva, il personale sanitario può gestire gli allarmi in maniera più razionale e organizzata, canalizzando i carichi di lavoro e abbattendo drasticamente la pressione causata da un eventuale sovraccarico del reparto.

Differenza tra wordpress.com e wordpress.org

Lun, 06/06/2022 - 18:00


Un gran numero di utenti, nel momento in cui si avvicina per la prima volta a Wordpress, ha un fastidioso dubbio che ronza per la testa. Ovvero, cosa cambia tra Wordpress.com e Wordpress.org. No, non vi dovete preoccupare, dal momento che non è affatto un dubbio banale o stupido, anche per via del fatto che si potrebbe credere di lavorare sulla piattaforma sbagliata, a maggior ragione per chi sta pensando ad un hosting wordpress su tophost.
Wordpress.com e Wordpress.org: di cosa si tratta?


Il primo aspetto da approfondire in merito alla differenza che intercorre tra Wordpress.org e Wordpress.com è legato alla base del servizio che viene messo a disposizione. Wordpress.com, infatti, corrisponde a un hosting che è stato realizzato proprio da Wordpress e che include al suo interno Wordpress pre-installato. Al contempo, però, sono presenti una serie di limitazioni che possono essere sbloccate in relazione al tipo di abbonamento che si sceglie di comprare.

Wordpress.org, invece, corrisponde al sito web ufficiale su cui c’è la possibilità di effettuare il download del software open-source che si andrà ad installare sul proprio hosting. In questo caso, si tratta di un software che non presenta alcun tipo di limitazione oppure di blocco in riferimento alle funzionalità che offre agli utenti.

La prima caratteristica differente da considerare, di conseguenza, è che Wordpress.com è un servizio a tutti gli effetti, dato che si tratta di un hosting realizzato da Wordpress appositamente per Wordpress, mentre Wordpress.org corrisponde al sito web su cui Wordpress, considerato stavolta come software open-source, si può scaricare e poi sfruttare per creare ogni tipo di progetto, ma su un hosting personale. Come si può facilmente intuire, non è di sicuro l’unica differenza che si riscontra, ma è fondamentale capire come Wordpress.com e Wordpress.org differiscano prima di tutto alla base.

Che cos’è Wordpress.org


Quindi, abbiamo capito che Wordpress.org non è altro che il sito principale legato al progetto open-source, su cui si possono trovare articoli dedicati agli aggiornamenti e su cui si può dare il proprio contributo per far migliorare Wordpress e così via.

Attenzione, è bene sottolineare fin da subito un aspetto molto importante: ovvero, anche se si tratta di un software che deve essere installato, ciò non vuol dire che sia necessario avere delle conoscenze approfondite dal punto di vista della programmazione. L’aspetto che ha reso così celebre Wordpress, infatti, è proprio quello della facilità di download e poi di utilizzo, visto che non serve avere delle particolari competenze con i diversi codici di programmazione.

Una volta che si effettua il download di Wordpress, che tipo di lavori e attività si possono svolgere? Ad esempio, si può pensare di sfruttarlo per realizzare un blog, piuttosto che un e-commerce o un sito vetrina e progetti del genere. Insomma, grazie a Wordpress.org ci sarà l’opportunità di impiegare plugin e temi senza alcun limite. C’è un solo requisito che deve essere rispettato, ovvero disporre di un dominio e un hosting su cui provvedere all’installazione di Wordpress.

Le caratteristiche di Wordpress.com


Si tratta di un servizio in cui, invece, non c’è da effettuare alcun tipo di download. Insomma, stiamo facendo riferimento a un hosting per Wordpress a tutti gli effetti, dove gli utenti hanno l’opportunità di iscriversi e realizzare il proprio blog, sito web o quant’altro. È chiaro che ogni aspetto è preimpostato e è pronto per essere sfruttato in base alle esigenze e preferenze dell’utente.

Al momento, Wordpress.com propone cinque pacchetti differenti tra cui scegliere. C’è anche un piano che non prevede alcun tipo di esborso, che consente di avere a disposizione uno spazio web da 3GB su un dominio di terzo livello.

Gli altri quattro piani sono a pagamento: si parte da 4 euro al mese per una versione personale fino ad una soglia massima pari a 45 euro al mese per la versione eCommerce. È importante mettere in evidenza come ogni piano è a fatturazione annuale; quindi, si dovrà sostenere l’importo completo da pagare in una sola soluzione. Come si può facilmente intuire, ciascun pacchetto, man mano che aumenta il prezzo, metterà a disposizione degli utenti una gamma sempre più ampia di caratteristiche e di funzionalità.

Cosa cambia tra i due portali online


Ci sono aspetti che divergono in relazione prima di tutto alle funzionalità: gran parte dei siti web che sfruttano Wordpress hanno quella che si può scaricare da Wordpress.org, visto che di default comprende ogni tipo di funzionalità ed è del tutto personalizzabile.

Anche per quanto riguarda l’installazione dei plugin, su Wordpress.com non c’è tale opzione, se non acquistando il pacchetto Business, mentre la versione di Wordpress.org non prevede alcuna limitazione da questo punto di vista.

Le ultime novità dal mondo del 4K

Mer, 06/01/2022 - 12:19

I fan di Nintendo Switch dovranno ancora aspettare qualche mese per la presentazione del modello Pro. Intanto, però, possono giocare in 4K grazie a un accessorio, presentato di recente su Kickstarter. 




Lo presenta Wired in questo articolo: si chiama 4K Gamer Pro, uno strumento di plug and play grande come una pennetta usb, che svolge il compito di fare da ponte tra tv e consolle. A trarne giovamento sarà la qualità dell’immagine, che da full hd passerà alla grafica 4K, con una fluidità di oltre 60 fotogrammi al secondo, senza lag e con diversi livelli di ottimizzazione. Così facendo si otterrà un upgrade veloce e istantaneo, che va a colmare il grande gap grafico che c’è tra la Nintendo Switch e le altre consolle rivali, dal momento che la prima si limitava al 1080p e ai 30fps. 

Un nuovo capitolo, insomma, per il 4K, altrimenti detto Ultra HD, uno standard per la risoluzione della televisione digitale ma anche per la computer grafica e il cinema. E proprio in questo ambiente si sono registrate esempi di produzione di livello: il primo documentario con questa tecnologia è stato “TimeScapes” di Tom Lowe mentre per l’Italia a fare da pioniere è stato Giuseppe Lazzari, con “Sentirsi dire – quello che i genitori non vorrebbero mai”, distribuito nel dicembre del 2011 dalla Universal Studios. 

Uno dei settori che sta sviluppando questa tecnologia, negli ultimi anni, è quello del gambling online. Entriamo con quest’ultimo termine nel campo del gioco digitale, un segmento particolarmente forte della nostra economia, capace di attrarre investitori e soprattutto di contribuire sia allo sviluppo tecnologico che ricerca digitale. Le software house stanno investendo in una grafica sempre più all’avanguardia, precisa e curata, avvincente e dinamica, proprio come quella che propone il 4K, tecnologia che ha dato un volto moderno e una nuova linfa alle slot machine online, categoria leader a livello di popolarità tra i giochi in modalità gratuita disponibili sulla rete.

Infine, a proposito di pc, proprio in questi giorni la Lenovo ha svelato una nuova generazione di PC, si tratta dei Laptop ultra slim della linea premium Yoga, con Windows 11 e grafica in 4K. “La modalità ibrida è la nuova normalità che ha ispirato lo sviluppo di questa generazione di dispositivi Lenovo Yoga - ha spiegato Ouyang Jun, Vice Presidente e General Manager del Consumer Business Segment - La nostra missione è poter dare al maggior numero di persone la possibilità di ‘essere sé stessi’, nel consumo, nella creazione, e nella collaborazione, ciascuno a proprio modo”.

La grafica 4K, insomma, è destinata a guidare la scena. 

Il riscaldamento a pavimento

Gio, 05/26/2022 - 08:18

Il riscaldamento a pavimento è un ottimo espediente per ottimizzare al meglio il riscaldamento nella propria casa ed ottimizzare i consumi energetici per abbattere i costi in bolletta. A differenza di un impianto di riscaldamento classico, il riscaldamento a pavimento permette alla casa di riscaldarsi uniformemente, offrendo confort e qualità allo stesso tempo. Inoltre non deve passare in secondo piano il risparmio energetico che ne deriva. 


Una casa con riscaldamento a pavimento si riscalda prima e il calore rimane disperso nell’ambiente per un periodo più lungo. Va calcolato poi che la temperatura che circola negli impianti di riscaldamento a pavimento si aggira intorno ai 40° rispetto ai 70° di un impianto più tradizionale. Questo permette di abbassare ai minimi gli sprechi di energia. Ma non è tutto. Il riscaldamento a pavimento può essere collegato ad eventuali pannelli solari i quali, a loro volta, potranno essere gestiti in remoto da un impianto di domotica. Tutto ciò a favore dei consumi e del rispetto ambientale. Quando si cambia casa occorre effettuare un subentro oppure eseguire un’operazione di voltura. Discorso diverso se la casa è nuova; in tal caso basterà un nuovo allaccio delle utenze; queste sono ottime occasioni per contattare il nostro fornitore di fiducia e attivare le migliori offerte luce e gas presenti sul mercato. Inoltre, cambiare casa è il momento opportuno per effettuare dei lavori di ristrutturazione come l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento. 

L’efficienza del riscaldamento a pavimento deriva dai materiali utilizzati. È necessario che la pavimentazione non ostruisca il passaggio del calore e che permetta la diffusione dello stesso nell’ambiente.

A grande sorpresa per molti, il parquet non è il pavimento adatto per installare un impianto di riscaldamento a pavimento. Il legno, per quanto sia un materiale stupendo da utilizzare come pavimentazione, diminuisce la resa di tali impianti in quanto il legno stesso è un isolante naturale. Inoltre, il parquet è trattato con collanti e vernici spesso non naturali, i quali, se surriscaldati, diffondono nell’ambiente sostanze tossiche nocive al nostro organismo. 

Pertanto il riscaldamento a pavimento predilige materiali naturali e non trattati chimicamente. Queste caratteristiche le ritroviamo nella pietra. 

Il marmo ad esempio non trasmette esalazioni tossiche dal surriscaldamento del materiale e di natura non funge da isolante. Ha un’ottima conducibilità termica il che lo rende un buon alleato per il riscaldamento a pavimento. L’unica osservazione da riportare è quella che le lastre di marmo con le quali si costruisce un pavimento solitamente non sono molto sottili in quanto si tratta di un pavimento di pregio assoluto, pertanto ci vorrà qualche minuto in più  per il riscaldamento totale dell’ambiente. 

Viceversa bisognerebbe utilizzare il cotto come tipo di materiale per avere la più rapida diffusione di calore nell’ambiente ma a quel punto si andrebbe a ledere la bellezza e il pregio della pavimentazione stessa.

L’impianto di riscaldamento a pavimento altro non è che un rete di tubi nella quale far circolare acqua calda. Questa rete deve ricoprire tutta la superficie della pavimentazione e può essere posta a spirare o a serpentina. Infine, non tutti solo al corrente che lo stesso discorso può essere fatto al contrario, ovvero utilizzare l’impianto per far scorrere acqua gelida nei tubi in grado di rinfrescare l’ambiente nelle stagioni più calde.

Con la tecnologia che avanza  è possibile gestire il proprio impianto di riscaldamento a pavimento direttamente da smartphone. Basta attivare una delle migliori offerte proposte dai vari operatori internet sul mercato e iniziare a gestire l’impianto anche a distanza. Prima di cambiare operatore verifica la copertura di rete della tua zona.

COME CAPIRE LA STATISTICA IN TERMINI NON MATEMATICI

Ven, 05/06/2022 - 18:25

Come vedete dall'immagine, ho voluto sovrapporre alla copertina una citazione dell'autore - Harvey Motulsky - tratta dal suo "Biostatistica essenziale - una guida non matematica" (Piccin Editore, 2021), "Non si possono usare i dati di una persona per fare inferenze statistiche su altri individui". E' un'affermazione ovvia oppure no? Lo sanno anche i sassi che una persona non è nulla, in particolare non è né un campione, né una popolazione. Di conseguenza non posso basarmi sul fatto che un determinato trattamento ha avuto successo su mio cugino e quindi avrà successo anche su di me. Eppure, nonostante tutto, molti si basano sulle affermazioni dei cugini. Ci sono però molte altre situazioni, che non sono proprio "ovvie", né semplici da identificare, valutare ed affrontare. Ecco, sono proprio le situazioni che troverete nel libro di Motulsky, che ha un taglio di statistica medica (soprattutto negli esempi), ma fornisce una panoramica molto ampia sulla Statistica e riesce - devo dire in modo efficace ed efficiente - ad arrivare al lettore non addetto ai lavori. In buona sostanza non si tratta di un manuale di consultazione, ma di un libro abbastanza divulgativo da poter essere letto dall'inizio alla fine (così come ho fatto io). 

Vediamo alcuni esempi. Pensate ad una donna in gravidanza. Il sesso del nascituro è già definito, ma lei non lo sa. In questo caso siamo sicuri di poter parlare di probabilità di nascita di un maschio? Non dovremmo parlare di probabilità, in quanto quest'ultima ha a che fare con la casualità, non con l'ignoranza. Pensiamo ora alla percentuale di voti che avrà un certo partito. Abbiamo fatto un'indagine statistica come si deve, ed abbiamo ottenuto un intervallo di confidenza ben costruito e sufficientemente ristretto per la proporzione dei voti. Possiamo fare affidamento su questo risultato? No, se le elezioni si svolgono un po' di tempo dopo la raccolta e l'elaborazione dei dati (in quanto gli elettori possono cambiare idea velocemente). 

Consideriamo ora il rischio relativo: abbiamo due gruppi di soggetti, un gruppo ha ricevuto il trattamento, mentre l'altro ha ricevuto il placebo. Vogliamo verificare se una certa patologia si verifica meno frequentemente fra i soggetti trattati. Dobbiamo fare attenzione a come comunichiamo i risultati: se il rischio relativo è 1,6 significa un aumento del rischio del 60%, invece 1 significa che non c'è alcuna variazione, 0,9 vuol dire riduzione del rischio del 10%. Ma non possiamo comunicare dati con certezza, poiché i dati "certi" possono riguardare solo il campione, mentre a noi interessa valutare il rischio relativo nella popolazione da cui quel campione è stato estratto. Utilizziamo quindi gli intervalli di confidenza: cosa diciamo ai non addetti ai lavori se l'intervallo è compreso tra 0,9 e 1,6? In pratica non possiamo escludere un rischio relativo pari a zero, minore o maggiore. Dobbiamo quindi tenere a freno la nostra voglia di sensazionalismo, ed essere molto cauti nel comunicare i dati, senza renderli certi (in quanto non lo sono), né utilizzare gli estremi (inferiore o superiore) dell'intervallo, poiché quest'ultimo è appunto un intervallo, non un valore. Inoltre, se pure l'intervallo di confidenza non comprendesse il valore 1 (che in questo caso, trattandosi di un rapporto, corrisponde all'assenza di effetto), potrebbe comunque non essere conclusivo a causa delle "variabili confondenti", che non abbiamo adeguatamente considerato. 

Pensiamo ora al famoso "p-value", che molti usano come se fosse un semaforo: è verde se è più piccolo di 0,05, altrimenti è rosso. Se è verde, il risultato è statisticamente significativo, se è rosso, no. In realtà, questa soluzione "binaria" è piuttosto riduttiva quando si è di fronte ad un problema complesso. Non conta solo il p-value, ma anche l'entità dell'effetto, l'intervallo di confidenza e la sua plausibilità biologica. 

Terminiamo con un classico della statistica: la dimensione del campione. A tal proposito, Harvey Motulsky ci ricorda che per determinare correttamente la dimensione di un campione dobbiamo farci quattro domande. La prima è: qual è la dimensione dell'effetto che stiamo cercando? Se stiamo cercando un effetto molto piccolo, ci servirà un campione molto grande. La seconda domanda è: che livello di significatività vogliamo? Quanto meno vogliamo rischiare, tanto più grande deve essere il campione. Ed ecco la terza domanda: la variabilità è elevata oppure no? Se ci aspettiamo una variabilità elevata fra i dati, abbiamo necessariamente bisogno di un campione grande. Arriva la quarta ed ultima domanda: quanta potenza deve avere il nostro studio? Se davvero c'è un effetto, quanto vogliamo essere sicuri di riuscire ad identificarlo? Più è alta la potenza, più grande deve essere il campione.

Non aggiungo altro, perché penso che abbiate chiaramente compreso il valore e l'utilità di questo libro, a maggior ragione in un'epoca in cui si usano numeri, dati, statistiche e grafici come se fossero spade per eliminare il nemico oppure scudi per difendersi da qualunque attacco.

Walter Caputo

Divulgatore in Scienze Statistiche

N.B.: le foto incluse in questo articolo sono state scattate da Walter Caputo.

Come disdire un contratto da Enel Energia

Ven, 04/29/2022 - 23:10
Quando parliamo di Enel Energia si stiamo riferendo a uno dei principali fornitori nei settori dell'energia elettrica e nel gas dove in Italia vantano oltre 31 milioni di clienti




Potrebbe essere però il caso che tu sia capitato involontariamente su questa web page perché la tua intenzione sia quella di disdire il contratto che hai stipulato con l'ente. 

Quello che leggerai di seguito è dunque una guida, rapida ma utile, per procedere con la disdetta di questa compagnia. 

Dobbiamo però avvertirti che probabilmente l'azienda richiederà il pagamento di una mora di corca 23 euro che è necessario pagare per recedere dal contratto. 

Nel caso desiderassi recedere dal contratto per la motivazione di un cambio di appartamento o addirittura di abitazione in altra zona o città dovrai comunque chiudere il contratto precedente.

Come procedere per disdire il contratto?  

Sono tante le modalità necessarie e utili per recedere da questi tipi di contratti. Nel testo seguente andremo a descriverli con brevità aiutandoti a perdere meno tempo possibile e raggiungendo il risultato senza brutte soprese. Bisogna infatti seguire una procedura precisa, senza la quale potrebbero sorgere impedimenti burocratici che potrebbero farti perdere ulteriore tempo. E si sa: il tempo è denaro e non va assolutamente sprecato. 

Metodo numero 1: Utilizzare il sito Disdetteonline 

Se su internet tramite un motore di ricerca come Google o Bing provi a cercare quei siti che ti aiutano a disdire contratti come questi potresti incontrare il sito DisdetteOnline.it: un servizio utilissimo che con pochi clic ti indica la via e ti aiuta a disdire il contratto evitandoti grattacapi burocratici. Si sa infatti che in questi casi le clausole sono sempre molte e difficili da interpretare. Affidarsi a questo servizio fornisce una scialuppa di salvataggio utile per ogni eventuale problematica dovesse insorgere. 

Metodo numero 2: Fax e/o raccomandata con ricevuta di ritorno 

È uno dei casi in cui è necessario far da se scrivendo una lettera di proprio pugno oppure utilizzando gli appositi moduli che possono essere trovati sul sito ENEL.

Metodo numero 3: andare presso uno sportello dell'Enel 

Anche in questo caso si può far tutto da soli, recandosi presso un punto Enel vicino alla vostra abitazione. Consigliamo di chiamare telefonicamente per accertarsi che il punto sia aperto negli orari in cui vorrete fare visita. Potete trovare questo punti e gli orari facendo una piccola ricerca con un motore di ricerca come Google. 

Ricordarsi di portare sempre con se un documento di identità non scaduto, il tesserino del codice fiscale (va benissimo ad esempio la tessera sanitaria con il codice) e almeno l'ultima bolletta che contenga un codice PDF o POD.  

Metodo numero 4: chiamare il servizio clienti al numero verde 800 900 860

Si tratta dell'ultimo baluardo di scelta e potete farlo in qualsiasi momento. Si tratta però di un metodo non sempre molto affidabile e dunque consigliamo di optare per le soluzioni precedenti. 

Passare a un nuovo fornitore di energia

Se dovete passare a un nuovo fornitore di servizi non è necessario procedere con i passaggi precedenti ma è sufficiente contattare la nuova compagnia e comunicare i propri dati anagrafici. la nuova società si occuperà di tutti i passaggi per procedere con la disdetta Enel.

Ci sono 14 giorni per poter recedere dal contratto 

Succede che a volte ci possa essere qualche ripensamento nei confronti di un contratto concluso con una nuova compagnia. Ci sono 14 giorni per poter annullare il contratto senza incappare in more, e per fare questo bisogna cercare un determinato modulo scaricabile dallo stesso sito dell'Enel. 

Se sono passati 14 giorni non è possibile più tornare indietro recedendo dal contratto inviando una  semplice lettera di ripensamento e dovrete adottare una delle tecniche precedenti 

Quali sono i moduli necessari per recedere dal contratto  

Ricordatevi sempre di allegare i seguenti documenti: 

  • Documento di identità (carta o passaporto) della persona a cui è intestato il contratto
  • Codice fiscale 
  • codice PDR nel caso di contratto gas
  • codice POD nel caso di contratto luce
  • lettura del contatore più recente possibile 
  • indirizzo dell'abitazione in cui si ha la fornitura del servizio 
  • indirizzo email per poter ricevere conferma della recessione del contratto 

Se eseguite correttamente questi passaggi non ci saranno problemi nella disdetta del contratto e non avrete problemi con l'attivazione di una successiva fornitura presso altro gestore. 

 

COME CORRERE FELICI VERSO L'AUTODISTRUZIONE (il libro imprevisto di Barbascura X)

Mar, 04/26/2022 - 20:37

Da un po' di tempo frequento con soddisfazione il gruppo Telegram "Libri Imprevisti". Quando leggo un libro interessante, qualcosa che mi sento di consigliare senza ombra di dubbio, scrivo qualche riga sul gruppo. Non si tratta di vere e proprie recensioni, ma piuttosto di commenti a caldo ad inizio e fine lettura, corredati da qualche immagine. Mi sono accorto che si tratta di indicazioni utili per chi ha intenzione di leggere un libro e ne vuol trovare uno che valga davvero la pena. Così ho deciso di riportare qui sotto quanto ho scritto recentemente in merito al libro: "Saggio erotico sulla fine del mondo", scritto da Barbascura X e pubblicato da Mondadori. 

16 aprile 2022 

Oggi sono andato in libreria, nel settore della divulgazione scientifica. Ho letto così tanti libri di questo genere, che pensavo non ci fosse nulla di nuovo o di particolarmente attraente. E invece ho trovato questo

Il linguaggio ti colpisce subito, la letteratura fa da spalla alla scienza e - mentre ero in coda per pagare - stavo leggendo la quattordicesima pagina. Sul gruppo mi rispondono: "Grazie del consiglio". Allora io replico: ho appena iniziato a leggerlo, ma più avanti vi dirò se la prima impressione è stata giusta. 

17 aprile 2022 

"Ma è il tizio di Pechino Express?" mi chiedono sul gruppo. Io rispondo quanto segue. Direi di sì (perché sono andato ora a cercare su Google), ma non lo sapevo. L'ho conosciuto tramite i video troppo divertenti di "scienza brutta", che in realtà mi ha fatto conoscere mio figlio. Devo dire che per ora, giunto a pagina 60, il libro conferma le attese. È molto particolare, ma vale la pena leggerlo, per scoprire un nuovo modo di raccontare il disastro ambientale in cui siamo immersi. 

26 aprile 2022 

Confermo la mia impressione iniziale: si tratta proprio di un bel libro. La copertina dice già tutto: la Terra brucia e si scioglie come una palla di gelato. E il Sapiens la lecca fregandosene delle conseguenze. Corre felicemente verso l'autodistruzione (d'altronde dov'è finita l'acqua della foto che ho scattato ieri?). 

È scritto in modo "grassoccio", tipo trattoria per camionisti, alla chef Rubio per intenderci, ma è efficace più di qualunque cosa io abbia letto sul cambiamento climatico e sulla fine che ci attende. Il linguaggio è diretto, anche un po' scurrile, ma è fresco e va dritto al punto, inchiodando ciascuno alle proprie responsabilità. Quindi si tratta di una lettura STRAconsigliata

Walter Caputo

N.B.: le foto sono scatti di Walter Caputo.

Quanti abitanti ci sono a Roma?

Dom, 04/24/2022 - 18:11
Non è facile rispondere alla domanda "quanti abitanti ci sono a Roma" perché pur se non sbagliamo a dire che la capitale d'Italia è attualmente la città del Bel Paese con più abitanti, questi ultimi variano di anno in anno. 
Intanto iniziamo con le fonti: alcuni siti riportano un dato tratto da wikipedia. Beh, questo è sbagliato.  Wikipedia infatti non è aggiornata e i siti che riportano questo dato riportano un dato ormai superato. 
Il dato errato di Wikipedia riportato erroneamente da molti siti 

Al momento in cui scriviamo Wikipedia riporta come dato 2.874.605 abitanti a Roma. Ma è un dato del 2019. Il calo demografico, dovuto principalmente al calo delle nascite e alla migrazione dai grandi centri alle periferie ha fatto diminuire questo dato. Wikipedia non è una fonte ma riporta altre fonti e spesso non sono aggiornate. 
Quanti sono gli abitanti residenti a Roma? Come giustamente riporta il sito Interiorissimi.it sono 2.783.809 gli abitanti attuali residenti a Roma secondo le statistiche aggiornate di Statista al 2021. Non è possibile al momento in cui scriviamo essere più precisi ma lo saremo probabilmente verso la fine del 2022 o gli inizi del 2023 quando verrà effettuato un censimento più accurato. 

Negli ultimi sei anni - riporta Interiorissim.it - il numero degli abitanti della Città Eterna è cresciuto, da circa 2,6 milioni di residenti nel 2012 a oltre 2,8 milioni di persone registrate nel 2020. 



Nel 2021, invece, la sua popolazione è leggermente diminuita, arrivando a 2,78 milioni. Lazio, la regione sul Mar Tirreno Roma si trova nella regione Lazio. Questa regione centrale, che ad ovest confina con il Mar Tirreno, è la seconda regione italiana per numero di abitanti, collocandosi dietro la Lombardia.


Quanti sono i cittadini in provincia di Roma? 

Certo, al di là del Comune, nell'area metropolitana Roma vanta luoghi molto popolati nel suo circondario. I suoi 121 comuni si estendono ben oltre i confini e molti degli abitanti che popolano Roma tutta la settimana, per lavoro soprattutto, vantano pendolari che vivono però ai confini della città. 
Andiamo dunque a vedere chi non è residente, dunque ma vivono gran parte della loro vita nella Città. Inoltre dobbiamo tenere presente i turisti, o chi lavora per brevi periodi come e troupe cinematografiche o giornalisti. Pensiamo alle numerose ambasciate, alle multinazionali, alle Università,  che attirano quotidianamente decine di migliaia di  persone da ogni parte del mondo. 
Ecco perché, alla fine, è molto difficile stimare quanti hanno una reale appartenenza residenziale nella città più popolosa d'Italia. 
Ma se volete saperne di più un modo è quello di consultare Interiorissimi.it che saprà fornirvi dati sempre aggiornati. E se non trovate un dato scrivete alla redazione info@interiorissimi.it  






MaxMayer entra nelle scuole italiane con "il respiro dei colori"

Gio, 04/14/2022 - 11:34

Il Respiro dei Colori: storia di aria buona con Max



Realizzato in collaborazione con «La Fabbrica» www.lafabbrica.net, Ente formatore accreditato e riconosciuto dal Ministero dellIstruzione, il progetto di MaxMeyer ha coinvolto oltre 600 scuole primarie per educare sui temi della salute e della sostenibilità ambientale.


 Come leader del settore delle pitture per l’edilizia, MaxMeyer ha particolarmente a cuore la qualità dell’aria dei luoghi che ospitano attività umane sia di lavoro che conviviali, di studio, svago o riposo. A maggior ragione se si tratta di luoghi come la scuola e la casa, frequentati da soggetti più sensibili agli effetti nocivi degli agenti che inquinano l’aria interna: i bambini, ai quali il percorso “il Respiro dei colori” è rivolto.



Si tratta di un progetto didattico incentrato sul tema del respiro, pensato e costruito per diffondere tra i bambini e le loro famiglie il tema dell’importanza di respirare aria sana e pulita anche negli ambienti chiusi. Non tutti infatti sono a conoscenza del fenomeno dell’inquinamento dellaria negli ambienti interni: in casa, a scuola e in generale in qualunque spazio che non permetta un costante e rigenerante ricambio di corrente, l’aria è soggetta all’azione di agenti inquinanti potenzialmente dannosi per la salute. 


L’inquinamento negli ambienti chiusi può essere infatti ancora più dannoso per la salute di quello atmosferico, una minaccia tanto invisibile quanto concreta per il benessere di grandi e piccoli: la presenza in casa e a scuola di muffe, funghi, batteri e dannose particelle volatili provenienti da rivestimenti, arredamenti e vernici peggiora la qualità dell'aria e può causare irritazioni e patologie anche gravi. 


Per questo motivo il progetto educativo promosso da MaxMeyer mette a disposizione risorse da utilizzare a scuola, a casa e online per aumentare il livello di consapevolezza degli studenti e delle loro famiglie sugli effetti nocivi dell’inquinamento indoor, sulle tematiche della salute e della prevenzione e soprattutto sul ruolo centrale del respiro per il benessere. 






600 scuole e 56 mila persone coinvolte nel progetto  

“Il Respiro dei Colori” è un progetto didattico rivolto alle Scuole Primarie per l’A.S. 2021 / 2022  che coinvolge 600 scuole italiane, 2.000 insegnanti, 18.000 bambini e 36.000 familiari, per un totale di oltre 56.000 persone.

Perfettamente inserito nella cornice dell’Educazione Civica, Il respiro dei colori rientra nel quadro di un impegno più ampio di educazione alla sostenibilità e di promozione della salute a 360°, come percorso in grado di invitare alla riflessione e all’azione. 


Il progetto


“Il Respiro dei Colori – Storie di area buona con Max” è un percorso ludico-educativo ricco di contenuti che si avvale di efficaci strumenti ideati e sviluppati su misura dei giovani studenti e dei loro insegnanti: materiale didattico, laboratori, corsi online e kit per le classi.

 

I bambini potranno contare sulla guida del simpatico cagnolino Max, che li condurrà alla scoperta di un coinvolgente giornalino ricco di giochi, attività e curiosità, e che troverà la sua naturale prosecuzione in un sito web www.ilrespirodeicolorimaxmeyer.it

dove rafforzare le nozioni apprese e impararne di nuove.
E non solo! L’iniziativa prevede anche un ciclo di laboratori in modalità digitale sincrona con i quali i giovani partecipanti potranno mettersi alla prova senza mai smettere di divertirsi.


Il progetto si conclude con una sfida premiante: un concorso educativo che stimola la creatività dei bambini e mette in palio fantastici premi per le scuole.

L’obiettivo è la creazione di un racconto individuale, di gruppo o di classe, dedicato al tema del respiro e dell’inquinamento dell’aria negli ambienti interni e che abbia come protagonista il cagnolino Max, la mascotte di MaxMeyer che li ha accompagnati per tutta la durata del percorso svolto in classe. L’elaborato vincitore vedrà il proprio racconto trasformato in cartone animato.


Un bellissimo progetto che potrebbe aprire la strada ad altre analoghe iniziative legate alla consapevolezza da parte dei bambini della salute, dell’ambiente e di come prevenire rischi.





Quando la gestione logistica è "smart" scopri la logistica integrata di Bisognin

Mer, 04/13/2022 - 15:08



Nell’era dell’industria 4.0 è fondamentale per qualsiasi azienda fare un’analisi delle tempistiche aziendali. Quello che un tempo si faceva senza troppa programmazione, sforando spesso gli orari lavorativi, oggi è diventato insostenibile, data la complessità del mondo del lavoro attuale e i tempi di approvvigionamento dei materiali, sempre più dilatati.

Il modello industriale odierno offre un sistema di produzione più articolato, con il vantaggio di poter essere automatizzato, che di conseguenza comporta problematiche da affrontare in modo diverso rispetto al passato. Per fare un esempio pratico, non si può pensare di prendere un lavoro con consegna in una settimana se la materia prima per realizzarlo arriverà tra due settimane.

Come fare per risolvere i tanti nodi relativi alla logistica aziendale? Il nostro suggerimento è quello di affidarsi agli evoluti sistemi di logistica integrata che il mercato attuale offre. Oggi vi spieghiamo cosa sono e quali vantaggi possono portare in azienda, in collaborazione con Bisognin: un’azienda vicentina specializzata in automazioni industriali sin dal 1994.

Come aumentare la produttività in azienda: la logistica integrata

Bisognin, situata a Vicenza, propone soluzioni innovative per far fronte alle esigenze delle industrie nel mercato attuale. Uno dei punti di forza di questa azienda è l’approccio verso la logistica integrata. Che cos’è? La logistica è quel processo gestionale che governa il flusso dei materiali e delle informazioni dal momento dell’arrivo fino alla partenza del prodotto finito. La logistica integrata è il passo successivo, ovvero l’evoluzione della logistica nell’industria 4.0, che prevede una interconnessione totale tra tutti i reparti aziendali.

Per aiutare la vostra azienda ad ottimizzare la propria logistica interna, Bisognin parte da un attento studio della situazione attuale per poi proporvi le soluzioni migliori. L’obiettivo da raggiungere è ottenere una logistica integrata che sia in grado di orchestrare tra loro i molteplici elementi coinvolti nell’intero processo produttivo: informazioni, competenze, strumenti, prodotti, software saranno diramati dal reparto commerciale all’ufficio approvvigionamenti, fino al magazzino e ai reparti produzione e spedizione, evitando inutili tempi morti. Grazie alla logistica integrata, ciascun processo diventa inevitabilmente più efficace ed efficiente, a vantaggio della velocità nelle consegne degli ordini e minimizzando gli errori.

Qualche esempio? In pratica, Bisognin può ottimizzare i processi aziendali con applicazioni di logistica integrata per: impianti di confezionamento o imballaggio, sistemi di movimentazione e di trasporto interni ed esterni, stoccaggio a magazzino con pallettizzazione o diverse linee di assemblaggio a seconda delle vostre esigenze. È importante sapere che le soluzioni che verranno adottate per semplificare i processi di produzione aziendali non sono standard, ma sono totalmente personalizzate e perfettamente in linea con ogni richiesta dell’azienda committente. 

La logistica integrata su misura per ogni settore industriale

La peculiarità di Bisognin è quella di trovare di volta in volta soluzioni diverse a seconda delle richieste dei clienti: come ci riesce? Grazie ad uno specifico know how maturato nel tempo e ad uno staff interno altamente specializzato, comprendente professionisti nel campo della meccanica, dell’elettronica e della meccatronica. Il team di Bisognin è pronto a progettare soluzioni ad hoc che prendono in considerazione anche gli spazi di manovra e le dimensioni dei reparti, fornendo di conseguenza un’ampia gamma di servizi e prodotti adatti ad ogni esigenza. Non dimentichiamo inoltre che i sistemi di logistica integrata prevedono anche software gestionali con lettori di codici a barre: grazie ad essi è possibile, in ogni momento, individuare in modo preciso ogni pezzo e consentire al cliente di tenere sott’occhio l’avanzamento di produzione di ciascuna commessa.

Le applicazioni di logistica integrata che Bisognin può adottare per la vostra azienda potrebbero comprendere servizi di automazione industriale, installazione di linee automatiche o di quadri elettrici, costruzioni di macchine speciali o di magazzini di stoccaggio, applicazioni robotizzate, banchi di prova e collaudo e tanto altro ancora. Tutto ciò che vi serve oggi è affidarvi alla logistica integrata per entrare nel mondo dell’industria 4.0: è tempo di orientarsi verso un futuro lavorativo sempre più complesso, automatizzato ed interconnesso elevando la qualità dei processi produttivi e dei servizi offerti.

Gusto-22 - Emozione cromatica dell’anno per Cromology

Mer, 03/09/2022 - 15:38

 


Cromology, azienda leader produttrice di pitture e vernici decorative, presenta Gusto-22, la nuova Emozione Cromatica dell’Anno. Una tavolozza ispirata all'abbinamento di sei ingredienti: mela e cannella, burro e salvia, fichi e noci. Sei colori per ispirarvi all'insegna del Buon Gusto.

Suggestionare, stimolare, usare il colore come strumento sintetico per scatenare nuove emozioni. Sei colori che diventano un tramite per indagare tonalità e stimolare direttamente i nostri sensi percettivi.

Anche quest’anno Cromology ha chiesto al proprio dipartimento - il “Color Design Center”, l’istituto di Cromology Italia che, in collaborazione con architetti, interior designer, marketing specialist, artisti e docenti universitari, analizza i trend sociali e i bisogni delle persone - di individuare la Palette di colore dell’anno, anticipando le tendenze architettoniche e stilistiche.

E lo ha fatto insieme ad un artista poliedrico come Francesco Zavattari. È così che nasce l’Emozione Cromatica Gusto-22, un progetto in cui il colore rappresenta la ricerca del proprio io esprimendo uno stato d’animo che diventa centrale negli spazi abitativi che ogni persona vive e in ogni applicazione della vita quotidiana.

Dopo un periodo trascorso con molta intensità alle spalle, l'annuncio dei sei colori Cromology dell’anno è un evento super emozionante da tanti atteso che celebra il modo in cui le nostre vite sono cambiate con la pandemia e come la nostra creatività collettiva si sta espandendo a nuovi livelli. Sapori che diventano colore e viceversa in un mix sinestetico che avvolge i nostri sensi orientandoci nella scelta di abbinamenti e nuove combinazioni. E come con i sapori anche con i colori troviamo abbinamenti complementari ed equilibranti. I sapori complementari sono quelli che messi insieme si accentuano a vicenda come dolce e salato. I sapori equilibranti, invece, si oppongono per creare armonia, come il dolce e l’amaro. In definitiva, il compito dell’artista è quello di allenare il palato a riconoscere i “sapori-colori” fondamentali in ogni ingrediente, per poi avventurarsi in “degustazioni cromatiche” e catalogazioni sempre più complesse e articolate.

Perché affidare a un artista il compito di studiare l’emozione cromatica dell’anno? Lo abbiamo chiesto a Leonardo Pelagatti - Colour Consultant Cromology Italia

“Chi meglio di un artista può essere maggiore recettore delle suggestioni dei colori, in grado di suggerire e stimolare nuovi percorsi emozionali? Permettetemi di suggerire un parallelismo. In grande genio del Rinascimento Michelangelo, decorando la Cappella Sistina, ha rivoluzionato la concezione di un Dio punitore trasformandolo in un Dio che conforta e aiuta. Fino allora nessuno lo aveva espresso con così grande forza espressiva. Ci voleva un artista del suo calibro per trasmettere questa rivoluzione epocale. Noi oggi siamo in un nuovo rinascimento, in un periodo di grandi cambiamenti. Michelangelo ci ha fornito gli strumenti per cercare nuove suggestioni esprimendole con un’opera di facile interpretazione. Secondo modalità che solo un grande artista poteva trovare”

Come si è arrivati a Gusto-22

Zavattari svolge da anni una intensa e approfondita ricerca sull'uso del colore in contesti artistici e professionaliattraverso lo studio di centinaia di opere d'arte di epoche differenti, come avvenuto nel 2014 in collaborazione con musei come quello di Madrid del Prado, Reina Sofia e Thyssen-Bornemisza.

La fine del 2018 e l'inizio del 2019 sono stati fondamentali grazie al lancio di 'Luce-19', emozione cromatica dell'anno concepita in collaborazione con il Centro di Eccellenza del Colore di Cromology Italia. Una tinta che diventerà propedeutica alla creazione dell'omonima serie pittorica, esposta presso i locali della prestigiosa Fattoria La Torre di Montecarlo (Lucca). A fine 2019 viene lanciata la seconda Emozione Cromatica dell'anno in collaborazione con Cromology, 'Essenza-20', e l'artista è ancora una volta chiamato a partecipare all'importante meeting organizzato dall'azienda. All'incirca nello stesso periodo, realizza due importanti tappe del progetto fotografico 'Timeless', con il quale si prefigge di restituire al pubblico le atmosfere e la memoria di realtà museali molto particolari attraverso scatti estremamente originali: iniziata a gennaio 2018 con lo Speelklok di Utrecht, la serie prosegue infatti con l'Hospital de Bonecas di Lisbona, il Cinema Museum di Londra e la Casa del Cinema di Roma, dove è prevista una mostra personale dell'artista nel prossimo maggio.

Se Luce-19 segnò l’inizio di un percorso, Essenza-20 rappresentò la sua evoluzione, passando da un singolo tono a una tavolozza tricroma. “Essenza 20” vuole esprimere il colore con l’irrorazione di fragranze e sarà preludio per il 2021, che rappresenta una vera e propria svolta pratica e concettuale. Nel 2021 “Armonia 21” tende a sottolineare un anno delicato da vari punti di vista, così Cromology ha lavorato insieme all’artista per creare qualcosa che possa davvero aiutare e guidare le persone verso una scelta cromatica estremamente raffinata e finalizzata alla diffusione di bellezza e benessere di cui il colore è un potentissimo veicolo.

E si arriva così a Gusto-22. E come il colore è fondamentale nel nostro mondo, così l’ingrediente è una materia preziosa per poter analizzare ricette, percezioni, sapori. Il buon gusto poi permette di creare abbinamenti e di vivere esperienze di gradevolezza.

Cromology è punto di riferimento non solo per l'industria del colore, ma anche per i produttori di vernici e tinte. E anche quest’anno il Color Design Center, in collaborazione con Francesco Zavattari Artworks & Design, ha lavorato per offrire un suggerimento cromatico non rivolto esclusivamente all'ambito dell'interior design, ma a ogni applicazione della vita quotidiana. Sei colori per ispirarvi all'insegna del buon Gusto.

Cromology Italia

Cromology Italia è leader nel settore della produzione e vendita di vernici e pitture per edilizia in Italia. L’azienda si avvale di 300 collaboratori e 100 consulenti commerciali, due siti produttivi all’avanguardia di 80.000mq e un HUB logistico di 45.000mq. Grazie ad una strategia multicanale competitiva, al suo portafoglio di brand prestigiosi – MaxMeyer, Duco, Baldini Vernici, Settef, Viero, Viero Decoratives e Lo Specialista di Mistercolor – e ad una offerta completa e diversificata, Cromology Italia registra una presenza di successo in tutti i canali distributivi. Attraverso la soddisfazione e la crescita dei propri clienti, Cromology Italia consolida e sviluppa le proprie quote di mercato.

Cromology Italia, fa parte del gruppo Cromology player a livello mondiale, sviluppa un fatturato di oltre 600ml €, detiene posizioni di leadership nei maggiori mercati del Sud Europa.

Con 5 laboratori di ricerca, 9 siti produttivi, 7 principali piattaforme logistiche, più di 380 punti vendita integrati ed e-shops, oltre 8.500 partner (superstore bricolage, distributori indipendenti e digital pure players), Cromology progetta, produce e distribuisce un vasto assortimento di vernici e di pitture per applicatori professionisti e privati. Distribuisce i suoi prodotti innovativi in più di 50 paesi nel mondo, di cui 8 con una presenza diretta.

Grazie a un’esperienza cliente premium, a prodotti di qualità che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo, Cromology mira a sviluppare la propria presenza nel settore, avendo cura di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale.

Ufficio Stampa: alessandra.beneducci@cromology.it

Corso di Giornalismo dell'Architettura e dell'Interior Design con indirizzo Arredamento

Gio, 02/17/2022 - 08:16

Il Corso di Giornalismo dell'Architettura e dell'Interior Design con indirizzo Arredamento è un programma interdisciplinare che combina un rigoroso pensiero critico e narrativo con le conoscenze  di progettazione creativa legate al lavoro di ogni Architetto o Interior Designer. 

È il primo corso nato in Italia nel 2010 per volontà dell'Accademia Telematica Europea e rimane l'unico che offre opportunità come la collaborazione con una decina di testate giornalistiche di settore, la collaborazione con una radio a diffusione internazionale e la partecipazione alla vita redazione con 2 uffici stampa (idi.it e chieriweb.it).  

A CHI È RIVOLTO
Il corso di Giornalismo dell'Architettura e dell'Interior Design con indirizzo Arredamento è rivolto sia a giornalisti/pubblicisti o professionisti sia ad aspiranti tali, sia a chi si occupi di comunicazione, architettura, divulgazione, insegnamento o ad appassionati di design e arredamento, e tutti coloro che desiderino aspirare a una professione qualificante nel settore dell’architettura, del design e dell’arredamento. Possibilità di avviare una professione coem Free-lance di testate giornalistiche, lavoro dipendente presso testate giornalistiche e radiotelevisive, addetti stampa presso Enti e Pubbliche istituzioni, editoria.

Imparerete le tecniche di comunicazione e progettazione necessarie per aprire nuove vie professionali nel complesso ecosistema dei media competitivi di oggi sviluppando la capacità creativa di prosperare in qualsiasi campo che valorizza l'immaginazione, l'agilità e l'intuizione.

In un'epoca di informazioni digitali non stop e disinformazione, la storytelling basata sui fatto è più vitale per il processo democratico che mai.  Il curriculum ti offre anche la flessibilità sulle tue aree di interesse, sia dei problemi complessi della progettazione architettonica e della storia del design sia di divulgazione nell'arredo. 

Come iscritti al programma di giornalismo potrete: 

Scoprire come comunicare e raccontare le notizie su una vasta gamma di media

Ricevere informazioni dalle fonti delle notizie 

Durante il corso si ottengono inoltre le seguenti  qualifiche professionalizzanti (è compreso infatti l’accesso e l’attestato finale ai seguenti corsi applicativi): Corso di Scrittura Creativa per giornalisti – Corso di Giornalismo Digitale –  Corso professionale in Color Design per Giornalisti – e  Corso di Ufficio Stampa Tecnico Scientifico. Quest’ultimo permette di lavorare come responsabile ufficio stampa all’interno delle aziende di settore.

Ottenere  l'esposizione alle metodologie di reporting e design dei dati per creare esperienze coinvolgenti per i lettori.

Il programma di Giornalismo dell'Architettura e dell'Interior Design  è stato realizzato in consultazione con alcune delle menti più importanti nell'innovazione delle notizie e del giornalismo tradizionale. I consulenti e gli amici del programma provengono dalle testate più importanti del panorama dell'architettura e del design. Inoltre, una stretta collaborazione con due uffici stampa che lavorano a stretto contatto con aziende del settore (design, architettura e interior design) creando  opportunità per studiare progettazione interattiva, disegno editoriale, visualizzazione dei dati, fotogiornalismo, design digitale e gestione aziendale dell'informazione.

OPPORTUNITÀ E SBOCCHI DI LAVORO 

Case editrici e società dei media sono desiderose di assumere persone formate e in grado di sviluppare e progettare anche le soluzioni della comunicazione digitale in modo creativo, come richiesto dal giornalismo del 21 ° secolo. 


Potrete lavorare come liberi professionisti, Free lance, addetti stampa e alle pubbliche relazioni, addetti marketing, organizzatori di eventi, social media content, Web Content manager, redattori di contenuti, ufficio stampa web, responsabile o direttore marketing di attività rivolte al design e all’architettura di interni.

Coloro che invece già operano in uno di questi ambiti avranno l’opportunità di creare importanti sinergie e sviluppare progetti. Al termine si diventa comunicatori esperti in ufficio stampa, nelle pubbliche relazioni, come responsabili in una redazione, nella organizzazione di eventi,, nella gestione dei social media come content manager, redattori di contenuti audio- video, addetti alle pubbliche relazioni istituzionali, responsabili uffici stampa specializzati in eventi fieristici e museali, operatori di uffici marketing per la vendita di servizi e prodotti. 


 

Le migliori applicazioni per modificare foto

Sab, 02/05/2022 - 15:03

Se non sei un grafico professionista ma svolgi una attività professionale e vuoi catturare l'attenzione dei tuoi clienti devi sapere come utilizzare, modificare, migliorare le immagini nella tua comunicazione istituzionale. 

Soprattutto nell'era dei social media, quando la durata dell'attenzione si sta riducendo a soli otto secondi. Fortunatamente, le migliori app di fotoritocco possono aiutarti ad avvicinarti di un passo al successo utilizzando i filtri fotografici e ritoccando le immagini.

Gli esperti di marketing affermano che le immagini visive sono la forma di contenuto più importante per la propria attività. Puoi permetterti di non investire tempo e risorse in una app per modificare foto che potrebbe far salire alle stelle il tuo marchio visivo? Inoltre, abbiamo trovato dei veri e propri corsi di fotografia per imparare a scattare splendide foto di prodotti con il tuo telefono.

Nell'era degli smartphone, dove puoi fare tutto sul tuo cellulare, il fotoritocco è diventato un gioco da ragazzi. Non è necessario avere familiarità con Photoshop o avere un computer a portata di mano per eseguire la manipolazione delle foto ora.

Ci sono molte app di manipolazione delle foto disponibili sul Play Store. Mentre alcuni ti consentono di aggiungere filtri, altri forniscono solo funzioni di base come taglia, ritaglia, ecc. Pertanto, le persone utilizzano più app per il fotoritocco su Android.

 

Ma prima, cos'è un'app di editing di foto?

Un'app per modificare foto è un'applicazione software progettata per modificare le immagini su un dispositivo mobile. Per un'azienda, questo significa che puoi creare un'ottima strategia visiva, visualizzando i tuoi prodotti in modo professionale semplicemente utilizzando il tuo telefono cellulare.

Questo tipo di app offre un'ampia gamma di funzioni diverse dal ritaglio, al controllo della velocità dell'otturatore e all'aggiunta di filtri. Ma puoi anche trovare fantastiche app di fotoritocco che ti consentono di creare collage o creare impostazioni automatiche per varie scene. Quando cerchi di migliorare il lato visivo della tua attività, puoi fare molto con le app di fotoritocco.

Fare un po' di fotoritocco creativo come  fotor.com  può essere un ottimo modo per ottenere di più dalla tua fotografia. E non importa nemmeno se hai il telefono più recente e migliore con la migliore configurazione della fotocamera sul retro o un telefono più vecchio ed economico; l'iPhone App Store e il Google Play Store su Android sono pieni zeppi di fantastiche app di fotoritocco gratuite ea pagamento che possono dare ai tuoi scatti esistenti un aspetto completamente nuovo, il tutto comodamente dalla tua poltrona da squash preferita. 

Modificare le foto è come applicare gli ultimi ritocchi a un dipinto. Le fotografie spesso non hanno un bell'aspetto a meno che non applichi quel tocco finale. Poiché la maggior parte delle persone usa il proprio smartphone per scattare foto, abbiamo selezionato le migliori app di fotoritocco che puoi utilizzare in movimento per portare la tua fotografia al livello successivo.

Le migliori App Android e iOS per modificare foto
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Le grandi estinzioni di massa … non solo i dinosauri

Lun, 01/31/2022 - 13:32

 Fonte: elaborazione grafica di L Pugno royalties free

Quando pensiamo all’estinzione di massa ci viene in mente quella dei dinosauri, forse perché è quella di cui la narrativa e la cinematografia hanno parlato di più.

In realtà la storia del nostro pianeta ne ha vissute cinque, chiamate Big five.


Cosa si intende per estinzione di massa?

Per grande estinzione si intende un periodo di tempo geologicamente breve (qualche decina di migliaio di anni) durante il quale il tasso di estinzione delle specie di vertebrati ed invertebrati subisce una impennata rispetto alla media normale. Di solito questo avviene in seguito a eventi catastrofici.

Estinzione di massa

Percentuale specie estinte

periodo

Ordoviciano - siluriano

85%

450 mln anni fa

Fine devoniano

82%

375 mln anni fa

Triassico – giurassico

96% specie marine

50%specie terrestri

250 mln anni fa

Permiano – triassico

76%

200 mln anni fa

Cretaceo – paleocene

75%

65 mln anni fa

 

Cosa provocò le estinzioni di massa?

Le cause più probabili sono:

-         Cambiamenti climatici importanti

-         Eventi vulcanici

-         Impatto con asteroidi di grandi dimensioni

-         Comparsa di specie invasive

L’impatto con asteroidi, o gli eventi vulcanici hanno portato al sollevamento di detriti in una quantità tale da oscurare i raggi solari, portando ad un abbassamento delle temperature con conseguente scarsità di cibo e a morte per asfissia a causa dei gas liberati.

Successivamente i detriti si depositarono nuovamente, ma i gas liberati crearono l’effetto serra, che a sua volta provocò l’innalzamento delle temperature (si pensa fino a 15 gradi)

Non solo asteroidi …

Se pensiamo all’impatto degli asteroidi col nostro pianeta come agli eventi principali delle estinzioni di massa, ci sbagliamo.

Le cause più diffuse sono stati gli eventi vulcanici. Per esempio 250 mln di anni fa l’attività vulcanica nell’area della Siberia portò ad una colata vulcanica spessa 4 km  e ampia 2,5 mln di km.

I gas serra alzarono la temperatura sulla terra e nel mare, determinando un abbassamento della quantità di ossigeno presente nel mare e un innalzamento della sua temperatura, che modificò il flusso delle correnti marine.

Andando ancora più indietro nel tempo …

Arriviamo alla fine del devoniano dove l’ipotesi della causa dell’estinzione di massa non sembra essere un asteroide, o l’attività vulcanica, ma la comparsa di specie invasive.

In questa era nacquero le prime foreste e fecero la loro comparsa gli anfibi.

Infine …

450 mln di anni fa potrebbero esserci stati più eventi. Una glaciazione i cui resti sono stati ritrovati nel Sahara e che portò all’abbassamento delle temperature e dei livelli del mare. Oppure potrebbe anche esserci stata l’esplosione di una supernova con l’emissione di lampi gamma.

La terra può essere stata irradiata dai raggi gamma, che determinò un cambiamento dei gas presenti nell’atmosfera. Può essersi generata anche qui una nube, che determinò una glaciazione.

E se non fossero state solo 5…

Secondo uno studio condotto da Michael Rampino del Dipartimento di biologia della New York University, nel Guadalupiano (272-260 mln di anni fa) ci fu un’altra estinzione.

Anche in questo caso la causa fu l’eruzione del vulcano Emeishan presente in Cina, che rilasciò nell’atmosfera quantità massicce di anidride carbonica e metano, che causarono l’innalzamento delle temperature.

Si stima che la perdita di specie nel Guadalupiano in realtà fu maggiore rispetto a quella che si ebbe nel Permiano.

 L. Pugno


La mossa di Flutter: acquisire Sisal per dominare il mercato gambling in Italia

Ven, 01/21/2022 - 15:38


Negli ultimi anni Sisal si è trasformata in un’azienda “digitale e internazionale, leader nel settore del gaming”. Sono queste le parole del CEO Francesco Durante, che ha commentato con ottimismo e fiducia l’acquisizione di Flutter Entertainment da parte del Fondo CVC Capital Partners

Grazie al supporto di CVC negli ultimi cinque anni abbiamo raggiunto una posizione di leadership nel mercato del gioco online in Italia e abbiamo sviluppato la nostra strategia internazionale. Siamo felici di entrare a far parte di Flutter e siamo convinti che, grazie alla esperienza e capacità sviluppate a livello di Gruppo, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la nostra leadership”. Così analizza la situazione Francesco Durante, come parole che fanno da eco a quelle del Flutter Chief Executive, Peter Jackson, che ha sottolineato come l’acquisizione consentirà di accaparrarsi un piazzamento di prima fascia nel mercato italiano, aumentando la propria presenza sia nel segmento online che in quello terrestre. “Sono entusiasta di assistere all’integrazione di questi aspetti nel portafoglio prodotti e nelle funzionalità operative di Flutter” conclude quindi Peter Jackson. 

Ma passiamo adesso ai numeri dell’acquisizione rivelati da Gaming Insider. Sisal, operatore numero uno per quanto riguarda il gambling online italiano, è stata acquisita per oltre 1,9 miliardi di euro, vale a dire 1,62 miliardi di sterline. Un’operazione accurata e onerosa, che si inserisce nel piano di sviluppo varato da CVC Capital Partners per ottenere la leadership nei principali mercati globali. La transizione sarà portata al termine nel secondo trimestre del 2022, così da poter mettere le mani su un EBITDA di 248 milioni di euro provocati da Sisal, di cui il 58% derivante da proventi online. 

Un’acquisizione che permetterà di raggiungere risultati strategici in molte aree e assicurerà una posizione di assoluta preminenza, in particolar modo in Italia, dove l’offerta Sisal si aggiungerà un vastissimo ventaglio di opportunità già presenti in Flutter: come PokerStars ad esempio o Betfair. Un mercato, quello italiano, che è il secondo in Europa e che, solo per Sisal, vanta oltre 300 mila utenti al mese, sempre secondo le stime di Gaming Insider. In questa maniera Flutter aumenterà del 91% i propri ricavi, amplierà il bacino di utenza e si espanderà dal punto di vista geografico. 

Insomma, l’emblema dell’investimento perfetto, quello che permette di scalare la classifica degli operatori del gioco d’azzardo e che consente di unire grandi eccellenze. In questa maniera il gambling si dimostra terreno fertile per le innovazioni e lo sviluppo. E il mercato italiano è ancora calamita di fondi e investimenti da ogni parte del mondo. 

Magenta, il colore che non esiste

Mar, 01/18/2022 - 20:25

Siamo sicuri che se nomiamo il colore magenta direte che è quel colore che è un mix tra viola e rosso. È una specie di rosa-viola e assomiglia a questo:



Questo andrebbe bene, tranne che c'è un piccolo problema con l'affermazione sopra: sullo spettro della luce, i colori tra il viola e il rosso sono i seguenti: giallo, verde, blu, arancione... ecc. Invece, il magenta si manifesta stesso sulla ruota dei colori giustamente chiamata, che illustra i colori che svaniscono l'uno nell'altro. Il rosso e il viola sono le due estremità dello spettro, quindi sulla ruota dei colori si sbiadiscono naturalmente l'uno nell'altro.

Quindi, se il magenta non esiste, perché possiamo vederlo? Anche in questo caso, sullo spettro degli elementi, tutti i colori visibili (ei raggi non visibili) hanno lunghezze d'onda specifiche che li distinguono dagli altri colori sulla ruota dei colori. Il magenta, poiché non esiste nello spettro luminoso, non ne ha uno. Piuttosto, è qualcosa che il nostro cervello crea per riempire lo spazio in un modo sensato.

Di solito, quando si cerca di determinare il colore, il cervello calcola semplicemente la media dei colori per ottenere un risultato. Se mescoli la luce verde e rossa, finirai con una luce gialla perché il cervello ha calcolato la media. Quando mescoli la luce rossa e viola, il tuo cervello ne fa una media. In definitiva, questo verrebbe ragionevolmente sul verde - questa è la lunghezza d'onda media - ma poiché il tuo cervello vuole che il risultato abbia un senso logico, mescola i colori e ottieni il magenta.

Questo è il modo in cui vediamo la maggior parte dei colori: come medie di tre colori principali. Allora quali tre? A quanto pare, il cervello ha solo tre fotorecettori e, per questo motivo, i tre colori che possiamo vedere tecnicamente sono i seguenti: rosso, blu verde. 

Questo è il motivo per cui quando vedi i colori etichettati, avrai spesso un numero che assomiglia a (r, g, b) (255, 0, 255) — questo è in realtà il numero per Magenta — che definisce quali quantità di ciascuno di i colori principali entrano nella realizzazione del colore finale. Su questo spettro R, G, B, la quantità massima di qualsiasi colore è 225.

Probabilmente, il colore in realtà non esiste perché è solo un'interpretazione fatta dal nostro cervello per distinguere diverse lunghezze d'onda l'una dall'altra. Dal punto di vista dell'evoluzione, questa capacità di vedere a colori sarebbe stata più vantaggiosa rispetto a vedere in bianco e nero: frutti diversi possono essere distinti come predatori maturi e diversi meglio distinti.

È stato scoperto che anche altre specie in tutto il regno animale hanno questa capacità - e sebbene gli umani abbiano un riconoscimento dei colori abbastanza decente, animali come la Bluebottle Butterfly, che ha 15 diversi fotorecettori. Diversi animali sono in grado di vedere in modo diverso, con il calabrone che ha tre recettori, ma oltre al lato ultravioletto per aiutarli a vedere più segni sulle piante.

Detto questo, torniamo al magenta, il colore che non esiste. A quanto pare, non è l'unico. Ma ne parleremo in un ulteriore articolo. 




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