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Aggiornato: 51 min 40 sec fa

Corsi di inglese per aziende: le caratteristiche vincenti

Mer, 11/16/2022 - 19:57


Conoscere bene l’inglese è fondamentale nel mondo del lavoro odierno. Sono numerose le aziende che, lavorando in ambito internazionale, hanno la necessità di avere, nel loro team, professionisti in grado di padroneggiare al meglio la lingua. Dal momento che, non sempre, il livello di partenza di chi viene assunto in un determinato posto di lavoro è adeguato, capita spesso di informarsi in merito ai corsi di inglese per aziende. 


Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono un percorso vincente? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.


Insegnanti madrelingua

Non importa che si parli di corsi di inglese a Torino piuttosto che di percorsi proposti da scuole in altre città: per poter parlare di qualità in un percorso formativo destinato alle aziende, è necessario che gli insegnanti siano madrelingua.


In questo modo, ai discenti possono essere trasmesse delle espressioni idiomatiche che, altrimenti, finirebbero in secondo piano. Il loro ruolo è ancora più rilevante se si pensa che, nel momento in cui si parla di corsi di inglese per aziende, si apre un mondo di percorsi estremamente verticali.


Conoscenza della lingua... e non solo

Ci colleghiamo al punto precedente, dove abbiamo specificato che, nella maggior parte delle situazioni, i corsi di inglese per team aziendali sono molto settoriali, rivolti al perfezionamento della lingua applicata a una specifica disciplina, per esempio il diritto.


Alla luce di ciò, gli insegnanti non devono essere semplicemente dei bravi madrelingua, ma dei professionisti in grado di trasmettere i fondamenti dell’inglese specialistico nel settore a cui sono interessati i loro studenti.


Attenzione all’online

Oggi come oggi, il tempo per mettersi a studiare una lingua, partendo spesso da livelli non altissimi, è poco. Ciò vale soprattutto se si è molto impegnati sul lavoro. Alla luce di ciò, nel momento in cui si sceglie una scuola di inglese per un team aziendale, è bene orientarsi verso realtà che permettono di studiare anche online attraverso ausili come i video e i test di autovalutazione. Da non dimenticare è altresì la possibilità di scaricare audio da ascoltare quando si vuole.


Possibilità di accedere a lezioni one to one

Quando si parla di corsi di inglese per aziende, si inquadrano, quasi sempre, delle lezioni di gruppo. Se possibile, però, è il caso di orientarsi verso una scuola disponibile anche a offrirle one to one. Nell’ambito del team, infatti, possono esserci singole persone che hanno bisogno di un rinforzo in più su un determinato aspetto di gestione della lingua.


L’importanza del team building

Insegnare inglese a gruppi aziendali richiede abilità molto diverse rispetto a quelle che si mettono in campo nel momento in cui si ha a che fare con giovanissimi o con persone che studiano per motivi non legati alla professione. Nel caso a cui è dedicato questo articolo, il docente deve essere bravo anche a capire le dinamiche del gruppo, individuando gli elementi trascinatori e valorizzando il loro spirito di leadership anche nel contesto di apprendimento della lingua. 


Deve avere, in poche parole, anche competenze di team building e di comprensione dell’unicità delle persone che si trova davanti.


Esperienze all’estero

I viaggi studio non si fanno solo nelle estati degli anni liceali. Se ben organizzati, infatti, possono rivelarsi preziosi anche quando si ha a che fare con i corsi di inglese per aziende.


Approcci creativi all’insegnamento

Non c’è che dire: sono diverse le caratteristiche vincenti che rendono valido un corso di inglese per aziende. Oltre a quelle appena ricordate, è il caso di rammentare l’importanza degli approcci creativi all’insegnamento. Tra i più gettonati del momento, rientra senza dubbio la gamification. Introdurre nel corso aspetti legati al gioco è una strategia di comprovata efficacia anche se il target a cui ci si rivolge è formato da professionisti adulti.


Cos'è il Salame Milano? Origine, Valori Nutrizionali e Ricette

Mar, 11/15/2022 - 07:09

 Il salame Milano è un grande classico della tradizione italiana, nato ai tempi degli Sforza e dei Visconti, nel capoluogo lombardo. 





Si tratta di una salsiccia essiccata, fatta con carne magra e grasso di suino tritati molto finemente. 


L'impasto viene condito con salegrani di pepe nero schiacciati, polvere di pepe bianco e vino e racchiuso in un budello naturale.


Basta eliminare la pelle e fare delle fette molto sottili (idealmente utilizzando un'affettatrice) per apprezzarne tutto il sapore.

Salame Milano: cos'è

Il salame Milano è un tipo di salsiccia secca originaria della città dalla quale prende il nome: Milano. Il nome vuol dire al sale, in italiano arcaico. Inizialmente, era composto da pezzi di carne di maiale e sale, essiccati all'aria, in un budello.

Come conservarlo

Il salame è un alimento a rapida deperibilità una volta aperto, come tutti i salumi. Pertanto, un salame aperto può essere conservato per un massimo di 4-5 giorni in frigorifero.

Si può cucinare?

Il salame Milano può essere cotto, molto brevemente, soprattutto per guarnire pizza, pasta o un panino caldo.

Salame Milano: origini e caratteristiche

Il salame Milano nasce alla fine del XIX secolo, intorno alla seconda metà dell'800. È un giovanissimo Giuseppe Citterio a osare: apre una bottega da macellaio a Rho, nell'immediato hinterland milanese e comincia a produrre tutto l'anno un tipo di carne secca che, fino a quel momento, era stagionale. 


Non lo fa, in realtà, per i suoi clienti del quartiere, ma per gli emigranti che partono in direzione America in cerca di fortuna. 


Per quasi 80 anni e diverse successive generazioni, il salame Milano, che prende il nome dalla dicitura dei pacchi avvolti in carta da imballaggio, è oggetto di spedizione oltre oceano. 


Il consumo nazionale prende piede solo a partire dagli anni '50, dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando il boom economico consente alle famiglie italiane di permettersi qualche spesa in più. 


Il salame Milano diventa, allora, simbolo di quella rinascita e di un'euforia che gli italiani portano anche in tavola.


Ne esistono, in particolare, 4 versioni, a seconda delle dimensioni: bindone, castello, crespone e gigante.

Salame Milano: proprietà e valori nutrizionali

Il salume è costituito oggi da carne di suino essiccata, condita con sale, una miscela di spezie ed erbe aromatiche.


Nonostante contenga vitamine del gruppo B, il salame Milano, come la stragrande maggioranza dei salumi, è un prodotto salato e ricco di acidi grassi saturi.


100 gr di salame Milano sono caratterizzati da:


  • Calorie: 482 Kcal
  • Proteine: 18,1 g
  • Lipidi: 45 g
  • Carboidrati: 1,2 g

Salame Milano: come usarlo in cucina

Il salame Milano è un salume molto popolare in Italia, ma è sicuramente il re dei mercati esteri, a cominciare da quelli più vicini. 


Può essere declinato in una varietà infinita di preparazioni: si presta bene, infatti, al consumo da crudo, ma anche (e diremmo soprattutto) alle ricette cotte. Insalata e patate lo ospitano volentieri nei contorni. 


Fresco e dal gusto sottile, il salame è un ingrediente economico che può essere utilizzato per preparare piccoli piatti buoni per deliziare i commensali. 


I suoi sapori vanno a nozze con pane casereccio, mozzarella e polenta, ma legno bene anche con melone e pomodoro.

Idee per un aperitivo? Le chips di salame che stupiscono

Re degli aperitivi e dei taglieri di formaggi e salumi, il salame Milano si presta bene anche alla cottura. 


Per stupire i vostri ospiti, basta farne delle chips tagliandolo molto sottile e lasciandolo seccare in forno preriscaldato a 150° per circa 20 minuti. Una delizia per gli occhi e per il palato.

Ricette con salame Milano: Quiche di cipolle e salame

Poiché per quasi 80 anni il salame Milano è stato destinato alle spedizioni e al consumo all'estero, esistono una miriade di tradizioni della cucina internazionale che lo utilizzano e che oggi fanno parte anche del patrimonio culinario italiano. 


Questa ricetta arriva dalla Francia, dove le cipolle sono tra gli ingredienti più utilizzati in cucina. 


Si pensi che i francesi usano consumare la zuppa di cipolle al rientro dal sabato sera, esattamente come gli italiani consumato cornetti.

Ingredienti per 8 persone:

  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 340 g cipolle (6 medie)
  • 4 cucchiai di olio d'oliva
  • 20 cl di panna fresca liquida
  • 4 uova
  • 1 cucchiaino di amido di mais
  • 6 fette di salame Milano
  • sale, pepe

Procedimento

  1. Tritare finemente le cipolle. Soffriggerle in padella con olio d'oliva per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto. 
  2. In un'insalatiera, sbattere le uova come per fare una frittata, aggiungere l'amido di mais e mescolare bene. 
  3. Incorporare, quindi, la panna fresca, il salame Milano tagliato a dadini e le cipolle. Amalgamare bene il tutto, salare e pepare. 
  4. A questo punto, foderare uno stampo a cerniera con la pasta sfoglia, versare il composto di uova e infornare per 30 minuti a 180°C (finché la quiche non sarà ben dorata).
  5. Gustare anche tiepida, con una ricca insalata verde.

Ricette con salame Milano: mousse di salame e formaggio

Il salame Milano ha un gusto deciso. Per offrirlo in una formula più delicata, un formaggio fresco è l'ideale. Ecco, allora, che prende vita questo antipasto soffice e gustoso.

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 g di salame Milano
  • 200 g di formaggio fresco tipo Philadelphia
  • 1 cipolla piccola
  • 10 foglie di prezzemolo
  • 100 g di panna
  • 5 gocce di salsa Worcester
  • 5 grammi di paprika dolce in polvere
  • pepe q.b.

Procedimento:

  1. Togliere la pelle al salame Milano, unirlo a prezzemolo e cipolla nella ciotola del frullatore e avviarlo finché non sono sminuzzati finemente. 
  2. A questo punto, aggiungere il resto degli ingredienti e riavviare il frullatore, aiutandosi con la spatola, nel caso in cui il formaggio si attaccasse alle pareti del bicchiere. 
  3. Foderare uno stampo in silicone con pellicola per alimenti, versare il composto e lasciare in frigo per due ore. 
  4. Cinque minuti prima di servire, estrarre la preparazione dallo stampo e servirla con fette di pane abbrustolito.

Ricette con salame Milano: timballo di pasta al forno pugliese

La pasta al forno è un grande classico della cucina mediterranea. 


La versione pugliese è particolarmente ricca: è una ricetta povera e, allo stesso tempo, un piatto unico, che ha il sapore dei giorni di festa e che richiede una preparazione elaborata.

Ingredienti per 8 persone:

  • 750 ml di ragout
  • 500 gr di maccheroni
  • 500 gr di polpette di manzo fritte
  • 4 uova sode
  • 200 gr di salame Milano in fette
  • 2 mozzarelle
  • 200 gr di pecorino grattugiato
  • olio extravergine di oliva

Procedimento:

  1. Lessare la pasta. Scolarla e mescolarla a un po' di ragù e a una manciata di pecorino. 
  2. Versare nella teglia da forno un fondo di ragout, adagiare uno strato di pasta e poi uno strato di mozzarella, uno di uova sode tagliate a fette e uno di mozzarella a fettine. 
  3. Ricoprire con il ragout e il pecorino e ricominciare gli strati. 
  4. Finire con la pasta, ricoprire di ragout e spolverare con il pecorino. 
  5. Versare un filo di olio extravergine di oliva e infornare a 180°C fino a quando non si sarà formata la crosticina (circa 25 minuti). Servire calda.

Salame Milano: conclusioni

Come molti ingredienti della cucina povera, anche il salame Milano è diventato una prelibatezza


Tra le varietà più conosciute all'estero, resta il re delle vendite italiane e si presta meravigliosamente alle preparazioni raffinate della cucina gourmet internazionale. 


E allora perché non lasciarsi tentare?


Fonte delle informazioni: https://salumipasini.com/prodotto/salame-milano/ 

LA SVOLTA NEL MESE DI NOVEMBRE 1942: IL NUOVO LIBRO DI PETER ENGLUND

Lun, 11/14/2022 - 19:25

 "La svolta - Novembre 1942 - I giorni che cambiarono il destino del mondo" di Peter Englund, pubblicato da Marsilio Editori nella collana Specchi (ottobre 2022) non è un libro, ma è composto da tanti libri, non è una sola storia, ma è la somma di tante storie. Tante voci hanno lasciato una testimonianza scritta relativa al 1942, che ha consentito all'autore di effettuare una ricostruzione storica

Quindi è una storia a molte voci, che fluisce come se fosse un ottimo romanzo, e consente al lettore di seguire da vicino gli avvenimenti del mese di novembre di 80 anni fa, attraverso l'intimità di diverse persone. Si tratta di uomini e donne che hanno partecipato solo indirettamente alla guerra, e di altri che l'hanno combattuta con paura o spavalderia, con coraggio e superstizione, e si sono poi resi conto che i generali e i comandanti muovevano i pezzi sulla scacchiera, e loro erano solo pedine sacrificabili. E poi le sconfitte vengono insabbiate e le vittorie esaltate, gli errori imbarazzanti vengono opportunamente coperti e una certa narrazione propagandistica viene realizzata da giornalisti non-reporter, ma pagati per scrivere che la guerra è necessaria e che va tutto molto bene.

Non mancano le testimonianze sullo sterminio degli ebrei. Viene raccontata l'organizzazione necessaria per uccidere migliaia di persone in una sola giornata di lavoro, dalle camere a gas al recupero dei denti d'oro, fino alla fossa comune. 

In questo libro non troverete la storia che a scuola vi ha spesso annoiato, ma bensì le testimonianze delle persone (di qualunque livello, genere ed estrazione sociale) che raccontano in modo diretto ciò che è successo e che hanno vissuto in un periodo di un solo mese, ma si trattò di un mese cruciale per il destino dell'umanità. 

Prendiamo, ad esempio, Ursula von Kardorff, giornalista 31enne a Berlino. E' integrata, ma non si identifica completamente con lo Stato nazista. Per lei gli anni Trenta sono fatti di "viaggi e divertimenti, corteggiamenti e feste, balli, bei vestiti e gite in barca a vela sul lago Wannsee". Una domenica sera di novembre, invece di seguire alla radio il discorso di Adolf Hitler a Monaco, si sintonizza sulle frequenze della BBC e "viene a sapere dell'invasione americana del Nordafrica francese". Le sue certezze e quelle dei suoi fratelli sulla vittoria nazista si sgretolano, e lei comincia a chiedersi se per caso la guerra sia giunta ad un punto di svolta. Pensa anche a cosa significherebbe, di fatto, passare dall'altra parte, diventando magari una prigioniera di guerra. Ma per ora è solo un'indizio, è qualcosa che segnala la sua presenza da molto lontano. 

Notevolissimo (e tutt'altro che facile) è il lavoro che Peter Englund ha svolto per unire in un'unica trama i fili narrativi di tutte le testimonianze, i diari e i ricordi. E vi garantisco che, una volta iniziato il libro vorrete sapere cosa succede a ciascun protagonista. Quando giungerete al periodo "16-22 novembre 1942" premerete ulteriormente l'acceleratore sulla lettura, appena avrete letto che: "Possiamo chiamarlo il punto di svolta". 

La svolta - Novembre 1942 - I giorni che cambiarono il destino del mondo

di Peter Englund

pubblicato da Marsilio Editori nel mese di ottobre 2022 nella collana "Specchi"

Walter Caputo

N.B.: la foto dell'articolo è stata scattata da Walter Caputo

Le ricerche più frequenti delle donne su internet

Lun, 11/14/2022 - 07:36


La tecnologia, oggi, ha raggiunto picchi di diffusione particolarmente profondi. Il pubblico di massa, del resto, fa un utilizzo della rete, potremmo dire, spasmodico. È per questa ragione che i dati relativi al traffico sulle varie piattaforme e le parole chiave di ricerca maggiormente inserite all’interno dei browser da parte degli utenti sono, ormai, appannaggio comune. Basti pensare che, attualmente, sia molto facile imbattersi nei risultati degli studi di settore effettuati da enti e aziende, al fine di comprendere l’andamento delle ricerche di un determinato target, allo scopo di analizzarne le preferenze e modellare i contenuti pubblicitari da diffondere sul web in funzione di questi ultimi. 

Ormai, appare chiaro che i risultati di ricerca in questione non siano più soltanto di appannaggio delle realtà lavorative e delle cosiddette agenzie di web marketing, ma anche dei comuni utenti, che le visionano in maniera periodica, allo scopo di placare la loro curiosità riguardante le key più cercate da campioni determinati. Le indagini di mercato, quindi, vengono adoperate come spunti di conversazione e, quasi, matrice di gossip, oltre ad innescare processi di creazione di nuove pratiche di navigazione creativa, soprattutto quando si muovono i primi passi sul web. 

Se non hanno sorpreso le ricerche più comuni effettuate dagli uomini, non può essere da meno il fatto che gli utenti di sesso femminile presentano sostanziali differenze relative alle loro preferenze e attitudini sul web. Nelle prossime righe, andremo a snocciolare i segreti delle ricerche più comuni delle donne su internet, scoprendone i trend più profondi

Piattaforme social 


È abbastanza chiaro che, questo, sia tra i pochi punti in comune nelle ricerche di uomini e donne. Ciò nonostante, anche per quanto riguarda la voce “social network”, gli utenti di sesso femminile sembrano avere idee e preferenze ben diverse. Innanzitutto, Facebook resta al primo posto nelle classifiche di ricerca degli uomini, superando e di molto la stragrande maggioranza delle parole chiave più inflazionate. Per le donne, invece, la scelta di punta risulta essere la proposta di Instagram, piattaforma dinamica, che offre la fruizione di contenuti in proporzioni molto più ampie e variegate.

Non solo, nelle principali ricerche sul web effettuate dalle donne, infatti, spiccano tipologie differenti di social network e, nella fattispecie, le piattaforme di dating online, utili sia per lo svago occasionale che per tentare di costruire progressivamente qualcosa coi propri interlocutori. In effetti, al giorno d’oggi è molto comune trovare annunci caricati da una donna cerca uomo Napoli, Milano, Bari e via discorrendo, segnando quanto predisposte le donne siano nei confronti del prendere l’iniziativa nella ricerca di un potenziale partner. 


Grandi marchi, l’aspetto aziendale della navigazione femminile 


Anche sul web, le donne non intendono rinunciare allo shopping, molto più degli uomini a dire il vero. Le key più diffuse nell’internet rosa, infatti, riguardano e-commerce e marchi famosi, oltre a piattaforme più di nicchia, siti promozionali di negozi con sedi fisiche ecc. Il genere femminile in rete predilige i brand dedicati al benessere, alla cura della persona e del guardaroba. Le percentuali di navigazione più elevate, del resto, si riscontrano proprio in questi reami, alimentando il trend in crescita negli ultimi anni degli acquisti online. 


L’attitudine delle donne in rete 


Quando le donne navigano sul web, tendono ad interagire molto coi marchi. Esse recensiscono i prodotti dopo averli acquistati e ne favoriscono la diffusione mostrandoli sui social. In questo modo, instaurano un rapporto coi vari brand, anche interagendo con esso, iscrivendosi alle loro newsletter e fidelizzandosi allo scopo di ricevere sconti o notizie sulle offerte. Insomma, l’ottica generale con cui le donne percepiscono la rete è molto interattiva

Natale tra tradizione e innovazione: i panettoni più particolari

Dom, 11/06/2022 - 06:00



Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, cominciano ad avvicendarsi anche le specialità tipiche da mettere in tavola durante le cene e i pranzi tradizionali che contraddistinguono le celebrazioni invernali per eccellenza. Tra queste, non possono assolutamente mancare i panettoni. Con un mondo che avanza in ogni settore, quello enogastronomico compreso, non potevano mancare delle innovazioni nel segno del gusto e del prodotto dolciario tipico milanese. Con l’avvento dei panettoni artigianali rivisitati, quindi, moltissime realtà esperte di settore e non solo hanno proposto le loro versioni dell’amatissimo dolce morbido natalizio. 

Il grande lievitato fa impazzire grandi e piccini. Il panettone, del resto, è un dolce simbolico della tradizione natalizia. Moltissimi maestri dell’alta pasticceria, però, hanno iniziato, qualche anno fa, a proporlo in versioni diverse, disponibili anche al di fuori della stagione natalizia. Col suo gusto caratteristico, il panettone è una vera eccellenza italiana, sia nella versione classica che in quelle più stravaganti proposte dai massimi esponenti della pasticceria nostrana e dalle grandi aziende in cerca di spunti creativi interessanti per idee regalo assolutamente uniche. 

Anno dopo anno, le collezioni degli artisti si ampliano, con interpretazioni sempre più fantasiose e particolari del tipico panettone milanese. In un regalo così intramontabile, quindi, oggi, è possibile trovare un modo innovativo per svoltare con le solite idee regalo. Nelle prossime righe andremo a scoprire un po’ dei panettoni più originali e gustosi disponibili sul mercato. 


Panettone di Sal De Riso 


Tra i panettoni da non perdere assolutamente, una menzione speciale va al maestro Salvatore De Riso che, nel suo laboratorio in Costa D’Amalfi, ha dato vita ad uno dei migliori panettoni sul mercato. Insignito di numerosi premi, Sal De Riso propone diverse tipologie di panettoni. Il più inflazionato, quello tradizionale, rimane un must, ma ciò che ha stupito maggiormente la pletora di consumatori è stato il panettone I Tre Cioccolati Gianduia, con crema al gianduia, gocce di cioccolato bianco fondente e al latte ed il Cioccoloso con albicocca e vaniglia e composto da un soffice impasto al cioccolato fondente. La pasticceria del maestro De Riso offre 16 versioni differenti di panettoni


Fiasconaro per un panettone esclusivo 


La celebre azienda di famiglia ha prodotto, in collaborazione con l’iconica casa di moda Dolce & Gabbana una collezione di panettoni artigianali confezionati dall’aspetto particolarmente ricercato. Regalarli significa offrire una nuova esperienza di gusto, incentrata sul design e sulla piacevolezza estetica di elevata caratura. Questi dolci non sono semplici da reperire, ma per fortuna è possibile acquistare panettoni d&g online scegliendo tra i packaging più belli con cui si può confezionare un grande lievitato dal gusto eccezionale come l’apprezzatissimo panettone Fiasconaro. 


La proposta di Paolo Sacchetti

 

Il maestro Paolo Sacchetti di Prato presenta un panettone dal gusto gentile e delicato. Oltre alla versione tradizionale, infatti, la Pasticceria del Sacchetti propone il Giulebbe, un panettone che omaggia il territorio toscano con prodotti tipici come fichi secchi di Carmignano, pinoli e noci ed il panettone al cioccolato, con cubetti di gianduia nell’impasto. 


Il panettone di Vincenzo Santoro 


Dalla pasticceria Martesana di Milano, Vincenzo Santoro propone un panettone frutto di una lunga storia tradizionale. Al di là del panettone classico, Santoro propone la versione strudel con mela e cannella e il Panetun de l’Enzo con confettura di albicocca e cioccolato fondente. Troviamo, inoltre, il panettone gianduia con nocciole del Piemonte IGP, tonde gentili, mandarino candito e burro noisette, con un leggero retroaroma di cioccolato. Si tratta, insomma, di un prodotto dal gusto particolarmente ricco e anche dall’aspetto eclettico, impreziosito dalle nocciole piemontesi poste sulla superfice come gemme splendenti di puro gusto. Un dolce innovativo, rispettoso della tradizione. 

Come funziona l'aspirapolvere

Sab, 11/05/2022 - 20:45


L'aspirapolvere è uno di quegli elettrodomestici che bisogna necessariamente tenere in casa. Grazie a questo apparecchio potrai infatti dedicarti alle pulizie domestiche ottenendo buoni risultati in tempi brevissimi e, soprattutto, stancandoti poco e niente. Ecco allora cosa dovresti sapere sul conto dell'aspirapolvere.

Breve storia dell'aspirapolvere

Nel lontano 1860 Mr. Daniel Hess consegnò alla storia il primo prototipo di aspirapolvere. La sua creatura somigliava però ad una sorta di battitappeto "geneticamente modificato". Al posto delle setole della scopa era stata installata infatti una rudimentale spazzola rotante e, collegato a tutto l'ambaradan, c'era invece un mantice capace di produrre un getto d'aria. Insomma: come vedi l'idea c'è, l'aspirapolvere ancora no.

Giunti nel 1869,  l'ingegnere Ives Mc Gaffrey diede alla luce la WhirlWind, una macchina capace di risucchiare polvere e sporco dai tappeti grazie all'ausilio di una pompetta manuale. Beh, l'apparecchio sicuramente aveva una sua utilità, ma era davvero molto ingombrante. Fu allora la volta di John Thurman che nel 1899 portò alla ribalta un dispositivo motorizzato utile ad effettuare le pulizie domestiche, ma poco gradito ai consumatori.

Nel 1901 allora Hubert Cecil Booth diede vita ad una scopa munita di spazzole rotanti ed animata da una pompetta meccanica. Stavolta ci siamo quasi: il dispositivo ricordava vagamente un aspirapolvere odierno, ma era parecchio rumoroso e poteva essere utilizzato soltanto se a manovrarlo ci fossero state almeno due persone.

Vuoi sapere come andò a finire? Laddove illustri scienziati, ingegneri e menti illuminate fallirono miseramente arrivò il genio di un umile portinaio, tale Mr. James Murray Spangler che riuscì finalmente a mettere insieme un aspirapolvere elettrico portatile assemblando il motore di un vecchio ventilatore, una federa del cuscino, un manico di scopa ed una spazzola rotante.

Quanti tipi di aspirapolvere esistono?

Io proverò sempre tanta gratitudine nei confronti di Mr. Spangler, ma la sua invenzione è ormai superata. Oggigiorno però, grazie anche al suo contributo, l'aspirapolvere è diventata quella meraviglia tecnologica che tutti conosciamo. Ecco allora le varianti attualmente disponibili sul mercato:

  • aspirapolvere a traino: è munita di ruote, ma è ingombrante e poco maneggevole

  • scopa elettrica: scopa con filo o wireless che permette un'igienizzazione profonda dei pavimenti

  • aspirapolvere a vapore: sfruttando la sola forza del vapore elimina polvere, acari, agenti patogeni e sporco in generale

  • robot automatico: questo gingillo fa tutto da sé, ma a volte non riesce a pulire sotto i mobili bassi

  • bidone: comprando un bidone potrai aspirare qualsiasi tipo di sporco e di liquido da ogni ambiente indoor ed outdoor. Comodo, no?

  • battitappeto: apparecchio utile soltanto per moquette e tappeti

  • aspirapolvere ciclonico: apparecchio privo di sacchetto che aspira la polvere scindendola dall'aria

  • aspirapolvere centralizzato: impianto installabile da un professionista ed utile ad eliminare la polvere coi suoi acari, gli allergeni e gli agenti inquinanti volatili

Aspirapolvere: il suo principio di funzionamento

Detto in soldoni: il motore dell'aspirapolvere viene attivato da una ventola. Quest'ultima si muove molto velocemente e, roteando, crea un risucchio utile ad aspirare lo sporco. Polvere e detriti vanno quindi a finire in sacchetti o serbatoi.

Il nuovo che avanza: come funziona un robot aspirapolvere?

Il robot aspirapolvere funziona praticamente alla stessa maniera di un aspirapolvere tradizionale. Rispetto a quest'ultimo però ha la necessità di mappare gli ambienti. Il congegno inoltre può essere programmato per attivarsi spontaneamente. L'apparecchio si avvale di due spazzole: una centrale molto grande pensata per interfacciarsi col tubo aspiratore e l'altra capace di convogliare la polvere in direzione della spazzola centrale.

E l'aspirapolvere ciclonico?

In questo caso niente sacchetto. A fare il lavoro sporco, è proprio il caso di dirlo, sarà la forza centrifuga che separerà polvere ed aria smistandole rispettivamente nel serbatoio e nell'ambiente esterno. Un dispositivo monociclonico è efficace al 75%, un multiciclonico raggiunge invece la vetta del 95%.


The Line, la città sostenibile

Sab, 11/05/2022 - 16:49

Una città lineare lunga 170 Km alle porte del Mar Rosso



A circa 40 km da Sharm El Sheikh, famosissima località turistica egiziana, dovrebbe nascere NEOM, un progetto dai costi altissimi dell'Arabia Saudita.

All’interno del progetto è prevista la costruzione di "The Line", una sorta di città lineare formata da quartieri larghi non più di 200 metri (per favorire la vicinanza con i servizi essenziali) racchiusi tra due pareti esterne a specchio alte addirittura 500 metri e lunghe 170 km che corrono dal Mar Rosso attraverso il deserto dell'Arabia Saudita.


Una città sostenibile


Il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman, che è anche ministro della Difesa e figlio del re Salman, ha annunciato l'intenzione di costruire questa nuova città futuristica per 9 milioni di persone. La città sarà costruita nella regione nord-occidentale dell'Arabia Saudita e si chiamerà The Line, anche se inizialmente il progetto prevedeva il nome Neom (nome che resta comunque del progetto).

The Line è una città futuristica ideata dallo stesso principe, il quale vuole creare una città alimentata da energia rinnovabile a zero emissioni per ridurre l'uso di combustibili fossili e combattere il cambiamento climatico.

La nuova città futuristica sulla costa del Mar Rosso sarà ad impatto zero anche perché tutti i trasporti e l'energia saranno basati su fonti rinnovabili, non ci saranno strade e quindi zero automobili. Infatti la città sarà lunga 170 chilometri e larga appena 200 metri, quindi per spostarsi sarà sufficiente una rotaia ad alta velocità che collega una estremità all’altra in soli 20 minuti

Il progetto è stato annunciato dal principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, nel marzo 2018 e The Line dovrebbe essere completata entro il 2025 (circolano già in rete alcune foto di inizio lavori).

Il progetto ha molti obiettivi ambiziosi. Mira a diventare un hub per il commercio e gli investimenti, un centro globale per la vita e l'energia sostenibili, nonché una potenza economica che produce posti di lavoro a tutti i livelli di istruzione. L'obiettivo è creare qualcosa che assomigli ad una città del futuro iper tecnologica e attiva 24 ore su 24, affiancando piazze e spazi verdi ed edifici high-tech.

Questo progetto sembra che potrebbe avere alcuni importanti vantaggi per l'Arabia Saudita in termini di riduzione delle emissioni di CO2, produzione di energia rinnovabile e creazione di posti di lavoro.

Il costo per costruire questa immensa “cattedrale nel deserto”? La stima inziale parlava di 500 bilioni di dollari, ma si è già arrivati al trilione di dollari.


The line: fonti energetiche e sostenibilità


Le intenzioni del Principe bin Salman sono quelle di trasformare l’obsoleto concetto di città tradizionale in quello di città del futuro, che significa soprattutto sostenibilità, senza sacrificare le risorse del pianeta in nome dello sviluppo. Neom significa appunto “nuovo futuro”, e l’idea di base è quella di staccarsi dalla dipendenza dell’economia Saudita dal petrolio.

L’arabia Saudita è il secondo produttore al mondo di petrolio, e circa la metà del Pil arriva proprio da questo mercato, ma mentre in tutto il mondo si mettono in atto azioni volte alla transizione energetica, la domanda di oro nero prima o poi dovrà fare i conti con una nuova realtà, per cui anche per l’Arabia è arrivato il momento di pensare ad una diversificazione dell’economia.

Teoricamente, Neom dovrebbe divenire una sorta di hub di energia rinnovabile, con progetti di produzione energetica da fonti come il solare, l’energia eolica - anche il micro eolico che bene si integra nel contesto urbano - e anche da idrogeno verde, con l’idea di sviluppare entro il 2025 il più grande impianto al mondo, con un investimento di 5 miliardi di dollari.

The Line è al momento il primo grande progetto di costruzione del programma Vision2030 e si stima che contribuirà con circa 48 miliardi di dollari al PIL nazionale entro il 2030 ,creando anche 380.000 nuovi posti di lavoro


Leciti dubbi


Il progetto, molto ambizioso, deve  affrontare parecchie difficoltà legate soprattutto all’ambiente, perché se è vero che l’idea è lodevole, il realtà è una mega costruzione che va comunque ad aggredire un territorio naturale complesso e con molte biodiversità.

Ad esempio un muro a specchio alto 500 metri andrà sicuramente ad interferire con il flusso migratorio di milioni di uccelli, poi c’è la questione delle acque sotterranee ma anche della fauna.

Poi, problema non indifferente e che ha già sollevato proteste, è la questione del popolo della tribù Howeitat, che si trova nel bel mezzo della “linea” di lavoro, ed il paese Arabo è già stato più volte accusato di violazione dei diritti umani,

Insomma, The Line è sicuramente un progetto futuristico, dalle mire quasi utopistiche, con problemi enormi da risolvere ma che se riuscirà potrebbe veramente creare un precedente per la costruzione di nuove città a misura d’uomo, sostenibili e pianificate per vivere senza sprechi.

I migliori metodi per cercare di risparmiare

Gio, 10/20/2022 - 07:55

 




Il costo della vita può essere molto elevato, indipendentemente dal luogo in cui si vive, specialmente in questi ultimi tempi, in cui tutte le materie prime hanno subito un forte aumento. Fortunatamente, esistono alcuni modi semplici per risparmiare denaro, che non richiedono obbligatoriamente un esagerato ridimensionamento del proprio stile di vita.

Nonostante questo, se si vuole cambiare e dare un nuovo inizio alle proprie finanze, può essere difficile fare il primo passo: all'inizio può sembrare un compito scoraggiante, ma una volta che ci si abitua, diventa sempre più facile. La riduzione delle spese è un principio finanziario essenziale: sostenere il flusso di cassa mensile è tanto importante quanto tenere traccia delle proprie abitudini di spesa, per evitare di affogare nei debiti o di rimanere bloccati in un ciclo di acquisti continui di cui non si ha bisogno.

Tutti dovrebbero avere un piano per rimanere finanziariamente stabili, che dovrebbe basarsi su alcune semplici regole, come la ricerca del servizio necessario che richiede un dispendio minore di denaro. Può capitare, per esempio, di avere alcuni problemi con la serratura di casa: in questo caso, non bisogna rivolgersi al primo tecnico specializzato che capita sotto tiro, ma effettuare una ricerca che porti a trovare un fabbro Milano economico. Grazie a suggerimenti come questo e ad altri che elencheremo nel paragrafo successivo, risparmiare non sarà mai stato così semplice!

Esempi pratici per cercare di risparmiare

Innanzitutto, è importante essere consapevoli delle proprie spese: questo significa sapere dove vanno a finire i propri soldi; in secondo luogo, è necessario decidere quali sono le cose di cui si può fare a meno e ridurre, di conseguenza, i must; in terzo luogo, qualora ci fosse, bisogna cercare di ripagare il proprio debito il più velocemente possibile; in ultimo, ma non per importanza, non bisogna aver paura di chiedere un aumento o di cambiare lavoro se si pensa che le proprie condizioni non siano favorevoli.

Ora vediamo insieme, nel dettaglio, la spiegazione più approfondita di tutti questi fattori.

  • Bisogna sapere e decidere dove vanno a finire i propri soldi: questo significa che bisogna tenere traccia delle entrate e delle uscite, in modo da poter determinare quali sono le priorità. È importante essere consapevoli di ciò che si spende, in modo da poter identificare le aree in cui si può risparmiare denaro.
  • Ridurre i must: ci sono alcune cose di cui non si può proprio fare a meno, ma ce ne sono molte altre che, invece, possono essere tagliate via da bilancio. Ad esempio, si potrebbero preparare e consumare più pasti in casa invece di andare al ristorante.
  • Ripagare il proprio debito, qualora ci fosse, il più velocemente possibile: questo è utile a risparmiare denaro sugli interessi da pagare.
  • Non bisogna avere paura di chiedere un aumento o, se necessario, di cambiare lavoro: spesso, la paura ci impedisce di fare quello che è necessario per risparmiare denaro. Se lo stipendio attuale non rende felici e non è in grado di coprire tutte le spese, bisognerà parlarne con il capo e chiedere un aumento; se, invece, non si è soddisfatti del proprio lavoro, bisognerà cercare un altro impiego.
  • Bisogna, poi rimanere positivi ed essere sempre grati: cercare di risparmiare denaro e cercare di far fruttare il proprio denaro non è sempre facile, ma se si pensa a quello che si vuole davvero nella vita, allora tutto questo diventa molto più semplice.

Conclusione

In conclusione di questo articolo, speriamo che questi suggerimenti possano essere utili a qualcuno per risparmiare qualche soldo: ognuno di noi ha la possibilità di cambiare la propria situazione finanziaria, è sufficiente avere un po' di forza di volontà e la forza di seguire i propri obiettivi.

PICNIC SUL CIGLIO DELLA STRADA

Mer, 10/19/2022 - 14:41

 Avete mai letto un romanzo "strano", difficilmente inquadrabile? Se rispondete di no, significa che non avete ancora letto: "Picnic sul ciglio della strada" di Arkadij e Boris Strugatskij, tradotto in versione integrale da Paolo Nori e Diletta Bacci e pubblicato quest'anno da Marcos y Marcos.

A tratti il ritmo della scrittura è avvincente e persino scoppiettante (se non addirittura in stile flusso di coscienza), in certe pagine invece si soffre di troppe descrizioni, senza che succeda effettivamente qualcosa. Ci sono due aspetti della storia narrata che ricordano un po' la fantascienza di Bulgakov: da una parte certi (o persino molti) personaggi sono tratteggiati in modo pressoché caricaturale, e dall'altra sono presenti i media che male interpretano (o esagerano) i fatti, i quali poi devono essere ridotti, circoscritti e precisati dagli scienziati. 

Non è un romanzo adatto a coloro che leggono storie molto strutturate, in quanto capita spesso - durante la lettura - di non avere idea di come possa procedere la narrazione. Ciò lascia un po' disorientati. Tuttavia, al principio, è presente un'intervista che consente al lettore di capire prima, alcune cose che forse dopo non capirà, per lo meno immediatamente.  

Già all'inizio del romanzo si subodora la burocrazia opprimente (io penso alla letteratura russa dell'800), con affermazioni del tipo: "è arrivato del materiale su di te" e naturalmente il destinatario non può discutere quel materiale. 

Protagonista "geografica" del romanzo è la "Zona", luogo in cui sono successe cose piuttosto straordinarie e quasi inspiegabili. Chi si avventura nella Zona deve avere mille occhi e altrettante orecchie per evitare le trappole numerose ed estremamente insidiose. Tra le sostanze più pericolose troviamo la "gelatina di strega": è capace di ridurti le gambe a qualcosa di simile a due elastici flaccidi. Tra gli oggetti più anomali troviamo un anello di metallo che ruota intorno al dito senza fermarsi mai. Curiosamente, al fine di sondare l'ambiente della Zona, si tirano i dadi, e ciò fa pensare ad una metafora probabilistica. D'altronde, la probabilità di tornare vivi e sani dalla Zona è talmente bassa da essere trascurabile ("nella Zona fai cento volte la stessa strada e ti va bene, e la centounesima volta crepi"). A meno che si sia uno "Stalker", ovvero un soggetto che ha un tale coraggio ed una tale esperienza da varcare il confine della Zona. 

Se dunque volete leggere le avventure di uno Stalker, ecco i riferimenti: 

Picnic sul ciglio della strada

Arkadij e Boris Strugatskij

Marcos y Marcos, 2022

Walter Caputo


Rapporti con le donne: ecco quanto pesa la pornografia

Mar, 10/18/2022 - 07:37


Una recentissima ricerca scientifica piuttosto recente ha messo in evidenza in che modo la pornografia possa condizionare gli uomini nel rapporto con il gentil sesso. L’età in cui i maschi vengono alla scoperta, o in ogni caso sono esposti, della pornografia, può senz’altro incidere notevolmente sull’ambito della sessualità, ma può persino condizionare il modo in cui rapportarsi con l’altro sesso.


Cosa ha scoperto un team di psicologi del Nebraska


Negli Usa, in modo particolare da dei ricercatori che lavorano presso l’Università del Nebraska, infatti, è stata portata a termine una ricerca piuttosto indicativa su questo argomento. In sostanza, si è intuito come l’età in cui i maschi vengono esposti per la prima volta al mondo della pornografia può andare a condizionare in maniera importante i rapporti con il sesso femminile.

Secondo quanto evidenziato dai risultati che sono stati raggiunti da tale studio, svelati tra l’altro proprio durante il mese di agosto di quest’anno durante il meeting annuale dell’American Psychological Association in quel di Washington, l’influsso della pornografia è un aspetto da tenere in forte considerazione.


La svolta della pornografia con la diffusione online


Non c’è dubbio che il mondo di internet abbia decisamente sparigliato le carte da questo punto di vista. Infatti, sul web c’è una facilità ad accedere ai contenuti pornografici davvero estrema. Di conseguenza, si possono raggiungere dei contenuti sessualmente espliciti e legati a famose pornostar con pochissimi click. Ed è un comportamento particolarmente diffuso soprattutto tra i maschi più giovani.

Una ricerca che risale al 2008 ha svelato come l’87% dei giovani adulti è solito guardare dei contenuti pornografici. Circa la metà di tale campione ha ammesso, tra le altre cose, di farne un uso almeno settimanale. Lo studio portato a termine dal team di ricercatori dell’Università del Nebraska riguarda un campione di 330 maschi di età che va da 17 fino a 54 anni. Tra le varie domande a cui si sono sottoposti c’è anche quella che riguarda il primo contatto con l’universo dei video pornografici.


I risultati dello studio


Ebbene, si è capito come il primo contatto con dei contenuti pornografici avveniva già tra i 5 e i 26 anni, ma gran parte dei partecipanti all’indagine ha sottolineato l’età di 13 anni. La prima volta, invece, con questo tipo di erotismo, è avvenuta, secondo il 43% del campione, in modo del tutto accidentale, mentre nel 33% dei casi si è trattato di una ricerca intenzionale e, invece, nel 17% dei casi si è stato costretti in qualche modo.

Intrecciando e incrociando i dati che sono stati raccolti, i ricercatori hanno compreso una serie di effetti del tutto inaspettati in riferimento all’esposizione precoce al mondo della pornografia. In poche parole, hanno individuato una relazione diretta tra l’età in cui ci si avvicina per la prima volta a questo mondo e lo sviluppo di comportamenti maschilisti, nello specifico due atteggiamenti ben precisi, ovvero il desiderio di controllo rispetto alle donne e la tendenza alla promiscuità sessuale. Ebbene, il team ha scoperto come scendendo progressivamente con l’età di prima esposizione a dei contenuti pornografici, ecco che si alza invece la probabilità di sviluppare una vera e propria sensazione di dominio nei confronti delle donne.

Nel caso in cui, invece, la prima esposizione o quantomeno il primo contatto il mondo della pornografia avvenga a un’età un po’ più avanzata, allora ci sono maggiori probabilità che sia prevalente la necessità di portare avanti una tendenza alla promiscuità sessuale, ovvero quello che in gergo viene chiamato playboy lifestyle. Insomma, una distinzione che si è rivelata decisamente lineare e netta, molto di più di quanto in realtà si attendeva il team di ricercatori.

Scegliere la montatura dei propri occhiali da vista o degli occhiali da sole non è facile

Mer, 10/05/2022 - 07:53



Prima di acquistare i nostri occhiali da vista dobbiamo tener conto del nostro stile di vita.

Ad esempio è differente se passiamo la giornata davanti ad un computer o guidiamo un camion.

Per questo il negozio di Ottica a cui vi rivolgete chiede il maggior numero di informazioni sulla nostra vita.


La prima cosa da capire è la forma del nostro viso: ognuno di noi ha delle caratteristiche che ci rende differenti e la forma potrebbe cambiare con l'età.

Attenzione alla forma del naso (evitiamo che scivolino), delle sopracciglia (la montatura non deve "tagliarle"), gli zigomi (gli occhiali non devono toccarli).


Adesso che conosci il tuo viso, ecco alcuni suggerimenti.

  • Viso tondo: occhiali rettangolari ti daranno una forma più lunga e asciutta.
  • Viso quadrato: occhiali tondi o ovali donano armonia al viso.
  • Viso ovale: tutte le montature vanno bene!
  • Viso a diamante: per le donne suggeriamo montature cat-eye, per gli uomini montature a goccia.
  • Viso a cuore: occhiali tondi, rettangolari e cat eye
  • Viso triangolare: occhiali con montatura cat eye o rettangolari.


Attenzione poi alla larghezza degli occhiali che dovrebbero essere larghi quanto il viso, con le dovute eccezioni: ad esempio con le lenti tonde la montatura dovrebbe essere un pò più piccola.

Stabilita la montatura dei tuoi occhiali da vista, dobbiamo trovare le lenti più adatte ai tuoi occhi. Le principali tipologie di lenti sono:


Lenti progressive

Permettendo di vedere in modo nitido sia da lontano che da vicino. Ideali per soggetti presbiti che non vogliono cambiare occhiali per la miopia, per la lettura, ecc


Lenti fotocromatiche

Lenti che si scuriscono a contatto con luce solare, adatte a chi entra ed esce spesso dai locali chiusi e non vuole cambiare i propri occhiali con occhiali da sole ..


Lenti polarizzate

Lenti dotate di piccoli cristalli che fanno da filtro ai raggi del sole in situazioni di riverbero, come ad esempio sulla neve. 


Lenti bifocali

Lenti dotate di “due fuochi”, per vedere sia da lontano che da vicino.


Lenti anti-graffi

Molto utili per coloro che utilizzano gli occhiali tutti i giorni con il rischio di rovinarli.


Lenti anti-luce blu

Per schermi digitali come pc, smartphone o tablet: con anti-luce blu respingono gli impulsi luminosi e rilassando la vista.

Orgasmo femminile: come funziona, cosa sapere e le differenze con quello maschile

Mer, 10/05/2022 - 02:03

 




C’è davvero molto da chiarire al riguardo, in modo da sviluppare la giusta consapevolezza per potersi rapportare con la propria sessualità e con la conoscenza fisica del partner. Stiamo parlando dell’orgasmo che, materialmente, non è altro che il culmine del piacere psicofisico suscitato da un rapporto sessuale o dall’autoerotismo. L’orgasmo scaturisce dalla stimolazione dei genitali ed è, per entrambi i sessi, la riposta finale del ciclo di responso sessuale. Trattasi, insomma, del termine pratico dei movimenti, degli sfregamenti e delle frizioni che caratterizzano il coito. 

L’orgasmo si caratterizza per dinamiche differenti in uomini e donne. Ciò nonostante, esistono alcuni punti in comune, tre per l’esattezza, che avvengono in maniera consecutiva, innescando una vera e propria reazione a catena. Per raggiungere l’orgasmo, infatti, si deve arrivare, prima, alla situazione di eccitamento, ossia alla sensazione di piacere interno e di calore che dal basso ventre crea stimoli fisici e psicologici. Prima ancora di questa fase, comunque, occorre citare quella del desiderio e, successivamente, della risposta sessuale cognitiva. 

Il tutto culmina, poi, nell’amplesso stesso. Durante l’atto sessuale il piacere provocato dalla stimolazione fisica genera una fase orgasmica preliminare. Il sesso, poi, culmina con l’orgasmo. Da una fase di contrazione genitale si arriva, poi, al rilassamento. La tensione sessuale, qui, cala e i muscoli smettono di sentire scosse provocate dal piacere. Ovviamente, in mancanza della possibilità di compiere il coito, sia l’uomo che la donna si rivalgono all’autoerotismo, avvalendosi molto spesso di materiale porno italiano e non solo. Scopriamo, ora tutti i dettagli sul complesso orgasmo femminile.  

Le differenze tra orgasmo maschile e femminile


Si diversificano per gli organi genitali coinvolti, per il tipo di stimolazione e anche la ricezione del piacere; di conseguenza, anche l’orgasmo è provocato e avviene in modo diverso nell’uomo e nella donna. Nel primo caso, si tratta di un processo meno “impegnativo” dal punto di vista tecnico. L’orgasmo maschile è lampante e istantaneo, oscillando nel sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Il raggiungimento del piacere sessuale maschile si lega ad un ciclo basilare in cui le informazioni sensoriali immagazzinate dal pene vengono, poi, interpretate dal sistema nervoso fino all’eiaculazione

Per quanto riguarda l’orgasmo femminile, invece, esso si rivela più complesso di così. Le ricerche sostengono che l’orgasmo nella donna può essere provocato in maniera anatomica, ossia grazie alla posizione sessuale che stimola il clitoride maggiormente. Sembrerebbe che, nella posizione in cui il clitoride tocca maggiormente le pareti sessuali, l’orgasmo sia più semplice da raggiungere. 

Analizzando la componente erotica dell’eccitamento, però, abbiamo modo di comprendere che, applicativamente, il piacere femminile si muova per canali più ampi rispetto a quello maschile. Essi si diramano come terminazioni sensoriali dal basso ventre, attorno all’ano e nella coscia alta. Lo sfregamento delle grandi labbra, poi, provoca scariche di piacere sessuale, così come il movimento del pene nelle pareti vaginali. Si evince, insomma, che l’orgasmo femminile coinvolga più apparati. 


Diverse tipologie di orgasmo femminile: ecco cosa sapere


Come detto, l’orgasmo femminile si manifesta in modi diversi. L’eiaculazione maschile, a differenza del piacere della donna, si concentra solo sul pene e sul glande e, inoltre, ha una durata maggiore. Le tipologie di orgasmo femminile differiscono in funzione dell’area di stimolazione. Abbiamo quello clitorideo, più immediato, che può essere raggiunto tramite lo sfregamento manuale o orale del clitoride


C’è, poi, il punto G, ossia la stimolazione del punto interno alla vagina dove poggiano il clitoride e i nervi ad esso connessi. La stimolazione, in questo caso, ha luogo a circa 2 centimetri interni alla vagina. Ci sono, inoltre, gli orgasmi multipli, raggiungibili in una situazione di eccitazione continua e infine, il raggiungimento dell’orgasmo attraverso più stimolazioni in contemporanea

Orgasmo femminile: come funziona, cosa sapere e le differenze con quello maschile

Mer, 10/05/2022 - 01:00

 




C’è davvero molto da chiarire al riguardo, in modo da sviluppare la giusta consapevolezza per potersi rapportare con la propria sessualità e con la conoscenza fisica del partner. Stiamo parlando dell’orgasmo che, materialmente, non è altro che il culmine del piacere psicofisico suscitato da un rapporto sessuale o dall’autoerotismo. L’orgasmo scaturisce dalla stimolazione dei genitali ed è, per entrambi i sessi, la riposta finale del ciclo di responso sessuale. Trattasi, insomma, del termine pratico dei movimenti, degli sfregamenti e delle frizioni che caratterizzano il coito. 

L’orgasmo si caratterizza per dinamiche differenti in uomini e donne. Ciò nonostante, esistono alcuni punti in comune, tre per l’esattezza, che avvengono in maniera consecutiva, innescando una vera e propria reazione a catena. Per raggiungere l’orgasmo, infatti, si deve arrivare, prima, alla situazione di eccitamento, ossia alla sensazione di piacere interno e di calore che dal basso ventre crea stimoli fisici e psicologici. Prima ancora di questa fase, comunque, occorre citare quella del desiderio e, successivamente, della risposta sessuale cognitiva. 

Il tutto culmina, poi, nell’amplesso stesso. Durante l’atto sessuale il piacere provocato dalla stimolazione fisica genera una fase orgasmica preliminare. Il sesso, poi, culmina con l’orgasmo. Da una fase di contrazione genitale si arriva, poi, al rilassamento. La tensione sessuale, qui, cala e i muscoli smettono di sentire scosse provocate dal piacere. Ovviamente, in mancanza della possibilità di compiere il coito, sia l’uomo che la donna si rivalgono all’autoerotismo, avvalendosi molto spesso di materiale porno italiano e non solo. Scopriamo, ora tutti i dettagli sul complesso orgasmo femminile.  

Le differenze tra orgasmo maschile e femminile 


Si diversificano per gli organi genitali coinvolti, per il tipo di stimolazione e anche la ricezione del piacere; di conseguenza, anche l’orgasmo è provocato e avviene in modo diverso nell’uomo e nella donna. Nel primo caso, si tratta di un processo meno “impegnativo” dal punto di vista tecnico. L’orgasmo maschile è lampante e istantaneo, oscillando nel sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Il raggiungimento del piacere sessuale maschile si lega ad un ciclo basilare in cui le informazioni sensoriali immagazzinate dal pene vengono, poi, interpretate dal sistema nervoso fino all’eiaculazione

Per quanto riguarda l’orgasmo femminile, invece, esso si rivela più complesso di così. Le ricerche sostengono che l’orgasmo nella donna può essere provocato in maniera anatomica, ossia grazie alla posizione sessuale che stimola il clitoride maggiormente. Sembrerebbe che, nella posizione in cui il clitoride tocca maggiormente le pareti sessuali, l’orgasmo sia più semplice da raggiungere. 

Analizzando la componente erotica dell’eccitamento, però, abbiamo modo di comprendere che, applicativamente, il piacere femminile si muova per canali più ampi rispetto a quello maschile. Essi si diramano come terminazioni sensoriali dal basso ventre, attorno all’ano e nella coscia alta. Lo sfregamento delle grandi labbra, poi, provoca scariche di piacere sessuale, così come il movimento del pene nelle pareti vaginali. Si evince, insomma, che l’orgasmo femminile coinvolga più apparati. 


Diverse tipologie di orgasmo femminile: ecco cosa sapere 


Come detto, l’orgasmo femminile si manifesta in modi diversi. L’eiaculazione maschile, a differenza del piacere della donna, si concentra solo sul pene e sul glande e, inoltre, ha una durata maggiore. Le tipologie di orgasmo femminile differiscono in funzione dell’area di stimolazione. Abbiamo quello clitorideo, più immediato, che può essere raggiunto tramite lo sfregamento manuale o orale del clitoride


C’è, poi, il punto G, ossia la stimolazione del punto interno alla vagina dove poggiano il clitoride e i nervi ad esso connessi. La stimolazione, in questo caso, ha luogo a circa 2 centimetri interni alla vagina. Ci sono, inoltre, gli orgasmi multipli, raggiungibili in una situazione di eccitazione continua e infine, il raggiungimento dell’orgasmo attraverso più stimolazioni in contemporanea

Intrattenimento: tra realtà aumentata e metaverso il futuro passa per il web 3.0

Mer, 09/28/2022 - 16:31

 


Dall'invenzione della stampa alla cinematografia, fino alla diffusione globale di Internet, l'industria dell'intrattenimento si è adattata per offrire agli utenti un'esperienza in linea con le possibilità tecnologiche del tempo e dell'epoca. L'intrattenimento attraverso e all'interno del Metaverso è destinato a essere la prossima fase (in realtà è già un fenomeno molto più diffuso di quanto si pensi), con l'enorme potenziale di poter generare esperienze finora inimmaginabili a beneficio dell'intero ecosistema digitale.


È già possibile condurre una vita parallela all'interno del Metaverso, lavorare e acquistare prodotti e servizi; ma in tutto il mondo stiamo già assistendo a diversi casi in cui il Metaverso viene sfruttato dal settore dell'intrattenimento. Tra le altre cose, i concerti, gli eventi di lancio di prodotti di ogni tipo, lo streaming di contenuti ecc... sono solo alcune delle aree chiave in cui l'industria del tempo libero sta sfruttando questa nuova dimensione digitale e con il tempo si prevede che il settore porterà alla ribalta tanti altri casi d'uso.


Dai videogiochi al cinema, dalla moda ai parchi a tema, è la realtà virtuale il cuore di quelle che possono essere definite le esperienze di intrattenimento nel Metaverso e le interfacce VR sono ogni giorno più diffuse e alla portata di tutte le tasche. Lo sviluppo tecnologico porterà come sempre alla diffusione di questa nuova maniera di vivere la realtà, avvicinando un numero sempre più grande di persone, fino ad essere integrata perfettamente nella vita di tutti i giorni.


La realtà aumentata: la fantascienza nel quotidiano

Anche la realtà aumentata è una tecnologia attraverso la quale si stanno sviluppando nuove forme di intrattenimento; combina oggetti virtuali con il mondo reale, offrendo un'interazione tra queste due dimensioni che fino a poco tempo fa era rappresentata solo nei film di fantascienza.


Negli ultimi anni, il rapido sviluppo degli smartphone ha fornito un ambiente adatto alla tecnologia AR, dato che questi apparecchi possono servire da supporto agli occhiali che vengono utilizzati per analizzare l'ambiente che ci circonda e integrarlo con la rete.


Per quanto riguarda il settore dell'intrattenimento, un gioco di realtà aumentata spesso sovrappone un ambiente creato digitalmente all'ambiente reale dell'utente. Il gioco stesso può essere semplice come una partita di dama virtuale giocata su un tavolo o più complesso e richiedere spostamenti fisici per erre portato a termine. In ogni caso si tratta anche qui di un'esperienza immersiva che ha le carte in regola per entrare abitualmente nelle nostre esistenze.


Un classico dell'intrattenimento online: i casino

Milioni di utenti ogni giorno sfidano la fortuna sui tavoli virtuali di questi siti che propongono giochi tradizionali e ben conosciuti. Esistono tantissimi casino online, ma c'è il rischio di imbattersi in siti pericolosi o creati appositamente per hackerare i profili dei giocatori, con conseguenze anche molto pesanti. Per questo è raccomandabile giocare solo ed esclusivamente su siti di casino online certificati come quelli che vengono recensiti da piattaforme come Time2Play.


Anche il mondo dei casino online si è trovato a fare i conti con le nuove tecnologie e sono sempre più numerosi i portali che integrano sale da gioco nella realtà virtuale o aumentata. Anche nel Metaverso è possibile giocare a poker o ad altri giochi, vivendo un'esperienza immersiva e divertente. Del resto i casino online sono sempre stati degli apripista per ciò che riguarda l'intrattenimento digitale ed è quindi del tutto normale che il settore si adegui rapidamente alle ultime tecnologie disponibili, offrendo continuamente nuove forme di vivere l'esperienza del gioco online. E se le premesse sono queste, il fenomeno sicuramente sarà destinato a far registrare numeri da capogiro in futuro

App di editing video: le migliori soluzioni per registrazioni perfette

Lun, 09/26/2022 - 12:18
Sempre più persone si divertono a registrare video da pubblicare sui social o semplicemente da riguardare in famiglia e con gli amici: scene divertenti o emozionanti, momenti di festa e ricordi di viaggio, qualunque sia il contenuto oggi le app vengono incontro ai non professionisti fornendo soluzioni facili da utilizzare ma molto efficaci. Ecco qualche proposta.


 




Editare video da smartphone e tablet

Se fino a qualche anno fa per poter editare video e foto erano necessari software piuttosto complessi da utilizzare solo su PC, con l'evoluzione delle tecnologie mobili si sono diffuse applicazioni estremamente pratiche che, in pochi passaggi, permettono di ottenere risultati davvero soddisfacenti. Il motivo è da ricercare anche nel successo delle piattaforme di intrattenimento e dei social, che hanno reso protagonisti gli utenti spingendoli a condividere contenuti originali per differenziarsi e guadagnare follower.

I social network rappresentano l'emblema di questa trasformazione, ma non meno significativi sono i risultati di altri settori, come quello del gaming, dove al semplice gioco praticato su piattaforme come quelle recensite su https://www.vegasslotsonline.com/it/ si sono aggiunti spazi virtuali in cui ci si scambiano suggerimenti e si mostrano tutorial accurati sull'uso dei vari passatempi. Proprio in tema di casinò, per esempio, tanti appassionati che si dilettano nelle sale gioco digitali sfruttando i loro ricchi cataloghi e le soluzioni sempre più coinvolgenti e immersive, non disdegnano di registrarsi e mettere in mostra le proprie abilità al tavolo da blackjack o alla roulette, sfruttando poi video accuratamente editati per creare spiegazioni dettagliate e insegnare agli utenti meno esperti tecniche e strategie di gioco.

Come vediamo, dunque, i motivi per realizzare video avvincenti possono essere davvero numerosi ma per essere efficaci occorre avere gli strumenti di editing giusti.


VivaVideo


VivaVideo, disponibile su https://play.google.com/store/apps/details?id=com.quvideo.xiaoying&hl=it&gl=US, è una delle applicazioni più famose per ciò che riguarda il video editing, perché riesce a combinare un ampio ventaglio di opzioni con un'interfaccia piuttosto intuitiva e dunque accessibile a tutti. VivaVideo permette di creare slideshow fotografiche, semplicemente selezionando le foto dal dispositivo, o di editare in maniera più completa registrazioni video, per esempio aggiungendo una colonna sonora, tagliando e incollando frame o modificando luminosità, colore e altri parametri.

Senza dubbio, la fama di VivaVideo è giustificata dalla sua efficacia: un prodotto di qualità che oggi soddisfa le esigenze anche di influencer, aziende e persone che lo utilizzano per lavoro.

InShot


Simile a VivaVideo è InShot, che risulta essere tra le più utilizzate da chi carica video sui social network. InShot garantisce un'ampia varietà di opzioni, che spaziano dai classici strumenti di taglio e montaggio agli effetti grafici, senza dimenticare la pratica funzione di aggiunta e sincronizzazione di voci registrate, molto apprezzata quando si realizzano video in cui occorre spiegare ciò che le immagini stanno mostrando.

Con InShot è molto facile produrre video di buona fattura, con un piglio semi-professionale, che possono essere poi condivisi sui vari canali senza particolari difficoltà.

CapCut

Completamente gratuita ma ricchissima di funzioni è CapCut, l'app per smartphone e tablet che semplifica i processi di editing senza rinunciare a tutte le opzioni sfruttate in ambito professionale. Combinando semplicità d'uso e soluzioni avanzate, CapCut consente, tra le varie cose, di tagliare parti di una registrazione e dividere file video di grandi dimensioni, ma anche di ruotare, specchiare, cambiare velocità e aggiungere una base audio, tutto in funzione dell'obiettivo finale del video.

Imperdibile è poi la funzione "green screen", ossia la tecnica descritta su https://www.themotionart.com/blog/learning/come-usare-il-green-screen e utilizzata anche in ambito cinematografico e televisivo che permette di sostituire lo sfondo di una registrazione creando delle sovrapposizioni. Grazie a questa opzione è molto più semplice dare vita a video originali e divertenti, in cui collocare i protagonisti all'interno di un'ambientazione differente da quella reale, oppure ad approfondimenti esplicativi di particolare efficacia.

Quik

Per chiudere, non si può non citare l'app di editing sviluppata da GoPro, ossia Quik, progettata per venire incontro ai bisogni di chi utilizza le famose fotocamerine indossabili ma utile anche in altri contesti.

Con Quik è molto facile combinare immagini, video e musica, ma anche effettuare modifiche di vario genere, per risultati sempre soddisfacenti.

 

Festival della scienza e dell’innovazione

Lun, 09/26/2022 - 07:59

Quali sono e dove si terranno i festival della scienza e innovazione in Italia dedicati alla divulgazione scientifica e tecnologica in questo ultimo autunno – inverno 2022? Abbiamo raccolto in un elenco i festival che siamo riusciti ad individuare.  Nell’elenco presentato e aggiornato inseriamo anche alcuni festival che sono legati all’innovazione e che presentano approfondimenti di riflessione sulle specifiche tecnologie. 




TRIESTE NEXT FEST 22 – 24 settembre 2022

Trieste è la Città della Scienza: 2 università, 1 parco scientifico e tecnologico, più di 30 istituti di ricerca, un’altissima percentuale di ricercatori (oltre 35 ogni 1.000 occupati contro una media europea di poco meno di 6). Trieste Next è un “osservatorio” dove trovano visibilità ricerca applicata e nuove tecnologie, un ”laboratorio” di idee concrete e soluzioni pratiche per accrescere il benessere delle comunità e la competitività delle aziende. Sin dal 2012, Trieste Next è una “vetrina dell’innovazione” e della ricerca applicata dove i ricercatori e gli imprenditori presentano le proprie esperienze e raccontano come, grazie al trasferimento tecnologico della ricerca più avanzata, possano nascere nuove soluzioni. La undicesima edizione del Festival della Ricerca Scientifica si svolge  a Trieste da giovedì 22 a sabato 24 settembre 2022 e si intitolerà “I CONFINI DELLA SCIENZA. Innovazione e ricerca: limiti etici e nuove frontiere“.  

L’edizione 2022 del Festival è promossa da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste e ItalyPost, ed è curata da Goodnet Territori in Rete.

Sito web: www.triestenext.it


SETTIMANA DELLA SCIENZA DI FRASCATI SCIENZA – 24 settembre – 1 ottobre 2022

Dal 24 settembre, inizia ufficialmente la Settimana della Scienza targata Frascati Scienza, che culminerà con la Notte Europea dei Ricercatori 2022 LEAF.
Fino al 1° ottobre, numerosissimi eventi, conferenze spettacolo, quiz, laboratori, visite nei centri di ricerca, in tante città d’Italia appartenenti al progetto LEAF.
Aprono la settimana RomaNemiPotenza e Sestu.

BERGAMO SCIENZA – dal 29 settembre al 16 ottobre 2022

BergamoScienza è il primo festival di divulgazione scientifica nato in Italia, taglia il traguardo della ventesima edizione. Dal 29 settembre al 16 ottobre si rinnova l’appuntamento annuale con la città e il suo pubblico, che tornerà a incontrarsi in presenza nello spazio allestito in Piazzale degli Alpini. L’Associazione BergamoScienza, organizzatrice del festival, festeggerà il traguardo del ventennale con un’edizione speciale del festival, come sempre completamente gratuita, con un ricco programma di conferenze, dibattiti, spettacoli, laboratori e tour virtuali che coinvolgeranno appassionati di scienza e curiosi, adulti e bambini. Le prenotazioni alle conferenze e ai laboratori apriranno sabato 24 settembre. La XX edizione di BergamoScienza, dopo l’esperienza completamente digitale del 2020 e quella ibrida del 2021, lancia insieme alla città un segnale di ripresa: si riparte, insieme e dal vivo, con rinnovato entusiasmo e la stessa passione che negli anni, ogni autunno, hanno trasformato Bergamo nel palcoscenico della scienza accessibile a tutti.

Sito web:  www.bergamoscienza.it

FOOD & SCIENCE FESTIVAL – 30 settembre – 2 ottobre 2022 

Il Food&Science Festival è un evento unico di divulgazione scientifica di rilievo nazionale e internazionale che affronta e approfondisce in maniera creativa e accessibile le tematiche legate alla scienza della produzione e del consumo del cibo.

Sito Web: www.foodsciencefestival.it

FESTIVAL DEL METAVERSO – 1 ottobre – 31 ottobre 2022

Il Festival del Metaverso è l’evento ANGI legato al ruolo dei giovani, dell’economia digitale e dei social network, che vuole coinvolgere le grandi del mondo bigtech, startup e giovani opinion leader in una giornata in cui illustrare i nuovi trend sul mondo della comunicazione digitale.

Sito web: https://giovani2030.it/evento/festival-del-metaverso/

FESTIVAL DELLA SCIENZA E DELL’INNOVAZIONE GALILEO FEST di Padova – 14 – 16 ottobre 2022 

Galileo Festival è promosso da Comune di Padova e ItalyPost, con la direzione scientifica di Giovanni Caprara, saggista ed editorialista scientifico Corriere della Sera, ed è curato da Goodnet Territori in Rete. La decima edizione del Festival della Scienza e dell’Innovazione si svolgerà a Padova da venerdì 14 a domenica 16 ottobre 2022. tra i relatori anche il fisico, premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi 

Sito web: www.galileofestival.it

FESTIVAL DELLA SCIENZA DI GENOVA – 20 ottobre – 1 novembre 2022

Tecnologia e innovazione, un ciclo di incontri inserito nelle serie del festival, tratta di scenari di scambi culturali, interazioni fra accademia e industria, imprenditoria e amministrazioni, promozione dello sviluppo della cultura.   Si parte il 3 novembre alle 10.00 con un convegno organizzato dalle quattro società genovesi del Gruppo Finmeccanica dal titolo Inventare tecnologia nella grande azienda, un convegno nel quale presentano alcuni esempi del loro modo di inventare tecnologia. Si prosegue con l’incontro con Giovanni Gambardella che illustrerà il Progetto Mediterraneo che si inserisce in un ampio sistema di alta formazione rivolto all’innovazione e alla internazionalizzazione delle imprese, e coinvolge importanti partner tra enti, amministrazioni, università e aziende. Infine un incontro a Ingegneria dal titolo Da Ingegneria alla Silicon Valley che racconta storie di giovani italiani che approdano alla Silicon Valley, grazie a SVIEC, fondanto da un avvocato di Palo Alto con genitori italiani, Jeff Capaccio, un council fra manager e imprenditori di successo che dà i natali al Silicon Valley Study Tour.

Sito web:  www.festivalscienza.it

FESTIVAL DELLA SCIENZA DI CAGLIARI – 10 – 13 novembre 2022 

Quest’anno il FestivalScienza ha compiuto 14 anni.  Conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori, spettacoli, animazioni e letture.   Anche quest’anno il Festival sarà itinerante Dopo Cagliari si sposterà in altre quattro sedi in giro per la Sardegna. Così in tanti potranno avventurarsi nel “fantastico” mondo della Scienza.

Sito web:  www.festivalscienzacagliari.it


Tutto ciò che c’è da sapere sui gazebi promozionali

Ven, 09/23/2022 - 09:09


Contribuiscono ad impreziosire gli spazi esterni, sia domestici che dei propri esercizi commerciali. I gazebi sono complementi d’arredo utili per offrire relax a sé stessi e in compagnia, oltre a garantire ai propri clienti uno spazio fresco e confortevole in cui ripararsi dal sole nei mesi più caldi. Sì, perché, da diversi anni, i gazebi sono diventati appannaggio anche degli esercizi commerciali che ne adottano di varie tipologie per soddisfare le esigenze dei clienti

Non a caso, bar, negozi e anche semplici stand, utilizzano gazebi molto semplici da installare e che, molto spesso, si rivelano utili anche ai fini promozionali. Alcuni di questi, infatti, presentano una stampa con il logo dell’azienda o il nome dell’attività, venendo avvistati anche in lontananza. Insomma, il gazebo è un elemento molto importante per l’arredo degli spazi esterni di uno stabile, a prescindere dalla natura di quest’ultimo. 

Installarne uno significa investire sul proprio benessere e su quello dei propri clienti. Al di là dei costi d’acquisto, però, occorre tener conto di vari parametri che vanno dal materiale del complemento alla posizione e ai permessi richiesti per il montaggio. In questa guida andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere per installare un gazebo

Perché acquistare un gazebo promozionale? 


Le motivazioni che spingono le persone verso l’acquisto di un gazebo promozionale sono molteplici e, mentre alcune combaciano con le ragioni d’acquisto dei privati cittadini, altre si rifanno all’aspetto prettamente promozionale del complemento d’arredo. Innanzitutto, i gazebi promozionali sono particolarmente facili da montare. Inoltre, si tratta, spesso, di elementi d’arredo compatti e facili da trasportare.

Se non dovesse bastare, questa tipologia di gazebo offre, come già accennato in precedenza, una superficie molto ampia per fare pubblicità al proprio esercizio commerciale o brand. Ovviamente, quando se ne acquista uno occorre rivolgersi a realtà esperte di settore come Schirmmacher, al fine di installare un prodotto di qualità che offra una protezione adeguata non soltanto dal caldo, ma anche dalle intemperie e dal vento nei mesi freddi

Cosa considerare prima di acquistare un gazebo 

Una delle primissime cose da tenere in considerazione quando si acquista un gazebo è la sua dimensione. Se la sua altezza, infatti, è regolabile facilmente con un pulsante, la lunghezza e la larghezza richiedono un’attenzione maggiore, per non rischiare di acquistarne uno troppo grande o troppo piccolo rispetto alle aspettative. Ovviamente, più grandi sono, più i gazebi saranno pesanti. In linea generale, comunque, si può pensare che i gazebi più piccoli si prestino a piccole campagne marketing, mentre i più grandi si rivelano la scelta migliore per l’esterno di un’attività o per ospitare gli spettatori di un festival o un evento all’aperto. 

Nel caso dei gazebi promozionali, comunque, essi possono essere uniti per mezzo di appositi raccordi. Altro aspetto fondamentale per la scelta di un gazebo, la forma. Essi possono, infatti, essere quadrati o rettangolari, circolari (ideali per una scelta più originale) e a stella, decisamente fuori dal comune. A seconda delle esigenze, poi, si dovranno tenere in considerazione le feature che garantiscono stabilità all’intera installazione. 

Stiamo parlando del numero di lati dei montanti, ossia dei profili del telaio. Più grande sarà il gazebo e più verrà utilizzato, maggiori dovranno essere. Altro elemento di stabilità importante è, ovviamente, il tipo di materiale. Il telaio dei gazebi promozionali è, solitamente, in acciaio o alluminio. Infine, tra le varie opportunità di personalizzazione, va segnalata la possibilità di aggiungere pareti laterali e, ovviamente, la scelta estetica di colori, loghi e tipologie di decorazioni da mostrare sui teli. Segnaliamo, poi, l’esistenza di gazebi meno convenzionali, come quelli gonfiabili, utili per esposizioni temporanee. 

Allergie: presentazione del libro "Butta via i fazzoletti":

Mer, 09/14/2022 - 12:44

  L’autrice Sabrina De Federicis,  country manager dell’azienda farmaceutica HAL ALLERGY, sarà intervistata dal giornalista scientifico Claudio Pasqua, e presenterà il libro “Butta via i fazzoletti” edito da Libri D’Impresa, un libro in grado di strappare una risata e di aiutare il popolo degli allergici. 

.Forse non lo sai, ma nella maggior parte dei casi le allergie possono essere curate. Scopri come curare le cause della tua allergia senza limitarti ad addormentarne soltanto i sintomi e butta via i fazzoletti!
  • MOLTE DELLE TUE GIORNATE INIZIANO CON UNA RAFFICA DI STARNUTI E TOSSE CANINA?
  • NON ESCI MAI SENZA UN ANTISTAMINICO IN BORSA?
  • L’IDEA DI UNA ROMANTICA GITA AGLI CHAMPS ELISÉE IN FIORE TI FA INORRIDIRE?

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Le allergie: molti ne parlano, pochi le curano. Con questo libro, in modo chiaro e leggero, l’autrice vuole tendere la mano a tutti gli allergici per restituire loro il piacere semplice di vivere bene.

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“Questo libro porta – e mai termine fu più consono – una ventata di respironuovo a tutti quelli che soffrono di questa patologia, e lo fa in modo diretto,semplice e divertente. I casi riportati in chiave ironica e leggera sono alquanto significativi ed emblematici del fatto che oggi è possibile vivere buttandovia i fazzoletti»
(Dott. Paolo Ciani, Consigliere Regionale Lazio, Presidente Commissione speciale emergenza COVID-19)

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“La terapia desensibilizzante è l’esempio più importante della medicinadi precisione: una terapia personalizzata preparata in base alle esigenzee alle specificità di ogni singolo paziente”
(Dott. Andrea Di Rienzo Businco, specialista in Allergologia e Immunologia Clinica)

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Gli allergici sono un popolo silenzioso (tranne quando starnutiscono a raffica) nel panorama delle patologie socialmente più note, anche se i sintomi di cui soffrono possono diventare un grande ostacolo al diritto di avere una buona qualità della vita.
Un allergico sta sempre “sul chi vive”, con la paura di essere colto da un attacco improvviso di prurito, rinite o asma nelle più disparate situazioni.

Un allergico non può godere in tutta tranquillità di una festa in campagna, di un pomeriggio passato a rovistare tra vecchi cimeli polverosi tra i banchi di un mercatino dell’antiquariato o, ancora, non può sperimentare la gioia della compagnia di un “pelosetto” domestico.

Almeno questo è ciò di cui ormai si è convinto dopo anni di momenti importanti rovinati da quel primo starnuto premonitore, Quello che non sa (e non per colpa sua) è che nella maggior parte dei casi le allergie si possono curare in modo definitivo, alla radice.

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Sabrina De Federicis

“Anni fa anch’io, come tanti genitori prima e dopo di me – spiega l’autrice – ho brancolato nel buio cercando su internet, come Diogene con la lanterna, una cura miracolosa per l’allergia che impediva al mio bambino di avere una vita normale. Sembrava, infatti, non esserci una soluzione efficace. Oggi, con questo libro, ho deciso di dare ampia visibilità alla patologia allergica, al suo decorso e alla sua soluzione. Un libro che ho fortemente voluto mantenere semplice, chiaro e leggero, dedicato a chiunque sia stanco di vivere sempre con i fazzoletti in mano e antistaminici in borsa e stia cercando una soluzione definitiva alla sua allergia”.

“Un libro semplice, diretto, chiaro e con una vena comedy che rende piacevole imparare e scoprire tutto quello che a me per prima ha cambiato la vita. In meglio, ovviamente” aggiunge. “Un viaggio nel mondo delle allergie alla scoperta di una terapia personalizzata e creata per ogni singolo paziente che risponde alla domanda cui tutti gli allergici chiedevano una risposta: sì le allergie si possono curare in maniera definitiva”.

Il volume nella sua fase di lancio promozionale con la possibilità di download gratuito, è entrato nella top 100 dei best seller su Amazon, nella categoria salute e benessere. Questo il sito di riferimento.

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Sabrina de Federicis vive e lavora a Roma come country manager dell’azienda farmaceutica Hal Allergy. Pur lavorando nel farmaceutico, coltiva da sempre anche altri interessi. È counselor relazionale a indirizzo media comunicativo ed è aureata in materie scientifiche con specializzazione in paleontologia umana. Divulgatrice scientifica, la De Federicis è anche esperta nella creazione di relazioni efficaci, nello sviluppo della brand identity, nella pianificazione del business, nello sviluppo di soluzioni creative. Questo è il suo libro d’esordio.

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Presentazione del libro “Butta via i fazzoletti”
Autrice: Sabrina De Federicis
Moderatore: Claudio Pasqua
Mercoledì 14/09/2022
ore 18:00
Circolo dei lettori – via Bogino 9 – Torino

Qui per la Prenotazione dei posti a sedere – ingresso libero

IL LIBRO È SCARICABILE GRATUITAMENTE AL SEGUENTE LINK

buttaviaifazzoletti.it

 

Unamsi: salute e informazione scientifica qualificata siano al centro del dibattitto elettorale

Lun, 09/12/2022 - 23:23



L’Unione nazionale medico scientifica d’informazione fa appello a tutti i partiti affinché si mantenga la centralità della salute nei programmi elettorali e invoca un impegno trasversale a favore dell’informazione etica e basata sulle evidenze.
La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova i sistemi sanitari e quello italiano non è rimasto certamente immune, imponendo di rivisitare le logiche tradizionali dell’ospedalizzazione e della cura.Superato il periodo emergenziale, ci troviamo in una campagna elettorale dove, salvo enunciazioni di principio nei programmi scritti dei partiti, di fatto il dibattito generale ruota su altri temi.
Carenza di personale e di risorse, ricerca sottofinanziata, malattie croniche che assorbono una quota importante dei costi e dei volumi di attività del servizio sanitario nazionale. Queste alcune delle emergenze, cui si aggiunge il drammatico spaccato delle malattie psichiche e le condizioni di disagio mentale. Situazioni di fragilità e disabilità legate, peraltro, da un lato all’invecchiamento della popolazione e, dall’altro, al calo demografico della natalità. Per non parlare delle ricadute sul sistema del caro energia. Temi che, però, appaiono marginali nella dialettica politica in corso.
“Sul punto, sottolineiamo una volta di più il valore di una corretta e qualificata informazione, fondata su credibilità ed evidenza scientifica, in grado di valorizzare anche le professionalità giornalistiche specializzate in quest’ambito: un aspetto che può costituire un valido supporto contro il dilagare di fake news e facilitare, da parte dei cittadini, l’adozione di corretti stili di vita a tutela della propria salute”, sottolinea Nicola Miglino, presidente Unamsi (Unione nazionale medico scientifica d’informazione), l’associazione che raccoglie giornalisti specializzati su temi di salute e sanità. L’informazione medico scientifica qualificata è necessaria insieme, però, all’impegno di tutti i candidati per un obiettivo comune: rendere effettivamente realizzato il diritto alla salute costituzionalmente previsto.

Gli italiani e il web: i 5 settori più consultati

Ven, 09/09/2022 - 18:08




Un fattore, più di altri, ha letteralmente modificato la quotidianità degli italiani negli ultimi quattro lustri: il web. L’avvento di Internet, infatti, ha rappresentato una sorta di rivoluzione silente, cresciuta esponenzialmente col passare del tempo. Ed oggi, ad oltre vent’anni dalla diffusione della grande rete telematica su vasta scala, fare a meno del web è diventato praticamente impossibile. 


Ma cosa trascorrono il tempo gli italiani sul web? Cosa fanno quando accedono alla grande rete telematica mediante uno smartphone o un tablet, piuttosto che il vecchio e caro pc? Nel prosieguo dell’articolo vedremo quali sono i cinque settori maggiormente consultati quando accedono al World Wide Web, alla ricerca di informazione, divertimento, cultura e anche un po’ di sana evasione. 


INFORMAZIONE

Chi ha qualche capello bianco in più, ricorderà l’attesa spasmodica delle ore 20. Fino a qualche decennio fa, quell’ora era quella indicata per ascoltare il telegiornale ed essere informati su quanto accadeva nel mondo e nella nostra splendida Penisola. Ed i dati d’ascolto dei telegiornali, perlomeno sino alla metà degli anni ‘90, erano in assoluto i più alti, a testimonianza di come gli italiani avessero “fame” di notizie. 


Non desta alcun stupore, quindi, che i siti d’informazione delle principali testate giornalistiche nazionali ed internazionali siano quelle maggiormente consultate dai nostri concittadini, Una leadership, oltretutto, cresciuta nel periodo dei lockdown causati dalla pandemia, dove la necessità di reperire informazioni era diventata una necessità urgente e stringente per ogni singolo italiano. 


SPORT 

“L’Italia è una repubblica basata sul pallone”. Una frase che ognuno di noi, perlomeno una volta nella vita, avrà udito e ricalca il grande amore che i cittadini del Belpaese, in particolare gli uomini, nutrono verso il mondo del calcio, un’autentica passione che si tramanda di generazione in generazione nonostante i recenti fallimenti della nostra nazionale di calcio, che non si è qualificata per le ultime due fasi finali dei Mondiali. 


L’egemonia del calcio in ambito sportivo, volente o nolente, è fuori discussione. Gli italiani, tuttavia, amano anche altri sport, soprattutto se i nostri atleti o rappresentative tricolori colgono risultati rilevanti. La ricerca di contenuti legati al mondo dello sport, quindi, è un esercizio quotidiano per milioni di italiani, che sfruttano il web anche per la visione di eventi sportivi live


EROS 

All’estero, come ben sanno i nostri connazionali che vivono al di là delle Alpi, gli italiani sono famosi per la loro passionalità, un tratto comune a molti popoli latini. Un dato, a tal proposito, è abbastanza esaustivo del rapporto viscerale col sesso, non di rado accompognato dal desiderio di voler vivere nuove esperienze, vivere sensazioni ormai sopite: il 65% degli italiani dichiara di aver tradito il partner perlomeno una volta negli ultimi ventiquattro mesi. 


Questo forte desiderio, talvolta dovuto alla ricerca di un po’ di evasione, è ben testimoniato dalle costanti ricerche che gli italiani effettuano: cercare un'accompagnatrice italiana a Torino e nelle altre grandi città italiane è diventata un'attività parecchio frequente per gli italiani sul web, volano ideale per appagare i propri desideri più intimi


MUSICA 

Un fattore che scandisce la vita di ciascuno di noi, in particolar modo in età giovanile, è certamente la musica. Molti dei nostri ricordi più vivi, anche a distanza di decenni, vengono legati ad una canzone, ad una fase particolare della nostra esistenza. I contenuti musicali sono tra i più ricercati sul web dagli italiani, popolo famoso per il “bel canto” in tutto il mondo. 


Grazie al web, oltretutto, la possibilità di poter ascoltare stili musicali totalmente differenti tra loro è estremamente ampia, dando modo anche agli appassionati dei generi di nicchia di poter creare apposite "community" dove dar spago alla propria passione


VIDEOGAMES

Dagli anni ‘80 in avanti, un vasto numero di italiani trascorre parte del proprio tempo libero con i videogames, precedentemente disponibili solo nelle sale giochi dislocate lungo lo Stivale. Il web, grazie alla possibilità di poter giocare, e - perché no - competere, con altri appassionati di tutto il mondo, dando vita a sfide appassionati e vibranti, talvolta incollati allo schermo per un numero infinito di ore 



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