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Aggiornato: 2 ore 14 min fa

L’ESCLUSIVA COLLANA “MAGNUM PHOTOS, LA STORIA, LE IMMAGINI” ARRIVA IN EDICOLA!

Lun, 02/19/2018 - 14:38

Dal 24 FEBBRAIO Hachette Fascicoli lancia la collana di libri “Magnum – la storia – le immagini” disponibile in edicola e sul sito  collezionemagnum.it 


Hachette in collaborazione con Magnum Photos presenta l'opera definitiva dedicata ai settant'anni dell'agenzia fotografica più famosa al mondo. Una prestigiosa collana di monografie celebrative di grande formato che raccoglie il meglio della produzione dei fotografi tra i più importanti di sempre. Volumi pregiati da collezione, dedicati ai protagonisti di Magnum e alle loro più celebri fotografie. 96 pagine riccamente illustrate e stampate su carta di grande qualità per ottenere la migliore riproduzione a colori e in bianco e nero e apprezzare i dettagli di ogni singolo scatto.


ROBERT CAPA, STEVE McCURRY, DAVID SEYMOUR, FERDINANDO SCIANNA e molti altri, sono i fotografi che, a partire dal 1947, hanno aderito alla celebre agenzia fotografica Magnum Photos e hanno saputo affermare da subito la propria indipendenza. Un gruppo di “grandi fotografi con piccole macchine” che ha inventato un modo rivoluzionario di illustrare notizie creando nuove immagini e nuove rappresentazioni del nostro mondo: dai reportage di guerra alle trasformazioni sociali del nostro tempo alla scoperta di luoghi e culture lontani.



GLI SCATTI ICONICI DEI FOTOGRAFI MAGNUM IN UNA COLLEZIONE DI STRAORDINARI VOLUMI DI GRANDE FORMATO
Una prestigiosa collana di monografie celebrative di grande formato che raccoglie il meglio della produzione dei fotografi tra i più importanti di sempre. Volumi pregiati da collezione, dedicati ai protagonisti di Magnum e alle loro più celebri fotografie. 96 pagine riccamente illustrate e stampate su carta di grande qualità per ottenere la migliore riproduzione a colori e in bianco e nero e apprezzare i dettagli di ogni singolo scatto.
LA BIOGRAFIA DELL’AUTORE, LA GENESI DEI SUOI CAPOLAVORI
La visione, lo stile, il contesto storico e culturale rappresentati attraverso gli scatti più celebri e diffusi del fotografo cui il volume è dedicato. Splendide riproduzioni a colori o in bianco e nero di eccellente qualità, corredate da testi che ne raccontano la genesi e il successo mondiale. E in più, saggi critici, interviste e testi dell’autore che ne definiscono il ruolo all’interno di Magnum Photos e nella storia della fotografia.

Hachette Fascicoli S.r.l. Hachette Fascicoli è la filiale italiana di Hachette Livre specializzata nella pubblicazione di opere collezionabili per il canale edicola e abbonamento con un fatturato nel 2015 di oltre 32 milioni di euro. Dal 1999 Hachette ha pubblicato in Italia oltre 200 opere collezionabili nei diversi segmenti di mercato: collezionismo, modellismo, collane di libri, hobby femminili, collane di DVD. 

ANTARTIDE: CAMBIO DI STAGIONE CON OLTE 50 PROGETTI SCIENTIFICI CONCLUSI

Lun, 02/19/2018 - 13:25
Il PNRA-Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, attuato da ENEA per gli aspetti logistici e dal CNR per il coordinamento scientifico, chiude la 33a spedizione estiva e apre la 14a campagna invernale. L’ultimo contingente ha lasciato la base italiana Mario Zucchelli a Baia Terra Nova, mentre nella stazione italo-francese di Concordia 13 invernanti rimarranno in completo isolamento nei prossimi otto mesi per condurre studi di glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, astrofisica, astronomia, geofisica e biomedicina.

©Foto di Paul Nicklen National Geographic with support PNRA


Con più di 50 progetti scientifici portati a termine si conclude la 33a Campagna estiva del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR), attuata dall’ENEA per gli aspetti logistici e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico, che ha visto la partecipazione di 210 tra ricercatori e tecnici provenienti da istituzioni di ricerca di tutta Italia. Dopo un rinvio a causa del maltempo, gli ultimi 12 partecipanti alla missione, hanno lasciato la base italiana Mario Zucchelli nella Baia Terra Nova, che per questa stagione chiude i battenti.
“Pessime condizioni meteo ci hanno visto costretti a ritardare di qualche giorno la preventivata chiusura della base. In particolare forti raffiche di vento impedivano il decollo dei velivoli verso la base antartica permanente statunitense McMurdo, da dove il nostro viaggio è proseguito per la Nuova Zelanda prima di fare rientro in Italia”, sottolinea il capo spedizione Alberto della Rovere dell’ENEA.
©PNRA - Osservatorio Meteo Climatologico Antartico

Con la chiusura “stagionale” della base italiana non si concludono però le attività di ricerca scientifica del nostro paese in Antartide, che proseguono infatti presso la stazione italo-francese di Concordia (Dome C), la base di ricerca permanente situata nel plateau antartico a 3.300 m di altitudine dove ha preso il via la 14a Campagna invernale.
“Per i prossimi otto mesi 13 invernanti (in gergo tecnico winterover), sei italiani e un francese in forza al PNRA, cinque francesi dell’IPEV (Istituto polare francese Paul Emile Victor) e un medico austriaco dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), rimarranno in completo isolamento per mantenere attive le attrezzature sperimentali e condurre studi di glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, astrofisica, astronomia, geofisica e biomedicina”, spiega Fabio Trincardi, direttore del Dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (DTA-CNR).
La Campagna estiva è iniziata lo scorso ottobre coinvolgendo diversi team di studio che, sfidando difficili condizioni ambientali e avvalendosi della collaborazione delle Forze Armate, hanno lavorato per la realizzazione di oltre50 progetti di ricerca su ecosistemi e clima. I dati raccolti in Antartide saranno elaborati nei prossimi mesi presso i laboratori italiani che hanno preso parte ai progetti.

Ufficio Stampa ENEA

IL MAIS OGM NON FA MALE ALLA SALUTE? ATTENZIONE, NON È PROPRIO COSÌ...

Ven, 02/16/2018 - 14:48



Su vari media e testate scientifiche nazionali è stata lanciata una notizia che riporta i risultati di ricercatori italiani della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa sul mais Ogm. Secondo le notizie di stampa la ricerca direbbe che questo tipo di mais non sarebbe dannoso alla salute.
Non è proprio così, come ci segnala Ignazio Lippolis, direttore di «Villaggio Globale». La testata di ecologia oggi ha infatti pubblicato un articolo che definisce il lancio giornalistico come "superficiale" e dovuto ad una lettura poco approfondita.
In realtà - ci comunica Villaggio Globale -  lo studio non parla assolutamente di effetti sulla salute del mais Ogm (non è stata presa in considerazione nemmeno una ricerca sulla salute umana) ma raccoglie 21 anni di dati su decomposizione, biomassa, lignina, impatto sui parassiti e parametri biochimici.

L'unica speculazione riguardante la salute umana è tossicologica, ma semplicemente riporta di un minor rischio di micotossine. Non c'è alcun dato su mutazioni genetiche, cancro, ecc. degli ultimi 21 anni semplicemente perché studi così lunghi sulla salute umana non sono mai stati effettuati.
Roberto Cazzolla Gatti, Ph.D., Biologo ambientale ed evolutivo, Professore associato di Ecologia e Biodiversità presso il Dipartimento di Biologia della Tomsk State University (Russia), ci precisa: «L'articolo, come scrivono gli stessi autori, è una "meta-analisi della letteratura scientifica (dal 1996 al 2016) sulla resa [del mais Ogm e non] che estende l’analisi a nuovi parametri come la qualità [nel senso di contenuto in micotossine] della coltura, gli organismi non target a livello di famiglia [tassonomica] (NTOs), gli organismi target (TOs) e la decomposizione della biomassa nel suolo". In pratica, è stata realizzata una revisione di studi condotti nell’ultimo ventennio su parametri che, però, non riguardavano, né direttamente né indirettamente, la salute umana e che è stata diffusa dalla stampa con il messaggio “gli Ogm non fanno male alla salute”».«L'unica speculazione – continua Roberto Cazzolla Gatti - riguardante la salute umana è di carattere tossicologico, ma semplicemente riporta, in una breve riga delle conclusioni, che la minor presenza di micotossine rilevata nel mais Ogm rappresenterebbe un minor rischio per la salute. Questo, però, non ci dice nulla sul pericolo di sviluppare patologie quali tumori, mutazioni genetiche, malattie cardiovascolari o neurodegenerative, ecc.».

MISURATA LA GRAVITÀ TERRESTRE CON OROLOGIO OTTICO TRASPORTABILE: È LA PRIMA VOLTA

Ven, 02/16/2018 - 07:06
È la prima volta che uno strumento così complesso come un orologio ottico, finora confinato nei maggiori istituti di ricerca, esce da un laboratorio per effettuare misure sul campo. 
Lo hanno reso possibile i ricercatori del PTB, sviluppando un orologio a reticolo ottico, funzionante con atomi di stronzio, completamente trasportabile. 


L’esperimento, condotto da un team internazionale, coordinato dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), apre la strada a una misura di riferimento per la superficie terrestre.
Il comunicato stampa completo sulla testata scientifica Gravità-Zero.it

CONFERENZA-SPETTACOLO DI BRIAN COX A TORINO

Gio, 02/15/2018 - 13:28
Ieri sera si è tenuto a Torino un evento unico in Italia: la conferenza del Prof. Brian Cox sulla cosmologia. Definita dalla stampa come conferenza-spettacolo, è sicuramente qualcosa di molto diverso rispetto a ciò cui siamo abituati. L'articolo originale è stato pubblicato sulla testata Gravita-Zero.it 
Nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, Brian Cox ha illustrato la storia del cosmo, tenendo sempre presente la nostra presenza sul pianeta Terra. 
Per quanto possa essere diffusa la vita nell’universo, secondo il professor Cox, supportato anche dalle evidenze fossili, la vita complessa come la nostra è sicuramente meno diffusa.

La vita sul nostro pianeta è nata circa 3,8 miliardi di anni fa, ma i primi organismi complessi sono nati solamente 600 milioni di anni fa.

Questo dato aiuta a comprendere come la vita complessa sia potenzialmente rara nella nostra galassia e nell’universo, e quanto quindi sia importante mantenere il nostro pianeta in condizioni tali da ospitare la vita.
Brian Cox nell'aula magna Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino
Per comprendere la storia dell’universo è fondamentale anche comprendere la teoria della relatività di Einstein, che ci aiuta a comprendere diversi aspetti della nostra presenza nel cosmo, a partire dal fatto che non percepiamo il movimento del nostro pianeta nello spazio. Per avere la percezione del movimento del nostro pianeta è necessario uscire dal pianeta stesso, o osservare il movimento di altri corpi celesti rispetto alla Terra.

Il primo risultato è che assunti come il Tempo Assoluto e lo Spazio Assoluto, alla base delle teorie di Isaac Netwon, vengono demoliti dal concetto che tutto è relativo rispetto all’osservatore, e sostituiti dal noto concetto di spazio-tempo. Tutto ciò aiuta anche a comprendere come si sia formato l’universo, confermando la teoria del Big Bang e dell’espansione rapidissima, nota come Inflazione.

Leggi anche: BREVE STORIA DELL'UNIVERSO
Il recente caso  di una teoria cosmologica non standard
di Massimo Auci


Come è possibile spiegare concetti apparentemente complessi come questi in modo semplice? Le conferenze di Brian Cox aiutano a comprendere questi concetti in modo semplice, grazie alla sua abilità come divulgatore e a un tipo di conferenza ancora poco diffuso in Italia, specialmente in ambito scientifico, con immagini di forte impatto visivoin cui il testo è praticamente assente.

Brian Cox nell'aula magna Aula Magna
della Cavallerizza Reale a TorinoAnche le formule matematiche sono pressoché assenti, e quelle presenti vengono spiegate in modo da farne comprendere l’importanza anche a chi è totalmente digiuno di matematica. Per far comprendere la struttura dell’universo, è indubbiamente più efficace una serie di immagini ottenute dai telescopi spaziali, piuttosto che una serie di equazioni matematiche, per quanto importanti. La base del successo delle conferenze di Brian Cox è questa: spiegare concetti, anche complessi, in modo che persone totalmente profane possano comprenderli, parlando non in modo tecnico, ma con un linguaggio che tutti possono comprendere, e con un supporto di forte impatto visivo.
Uno dei problemi della divulgazione scientifica, specialmente in Italia, è legato proprio alle modalità della comunicazione stessa. Il grande successo di divulgatori come Piero Angela è dato proprio dal fatto che sono stati in grado di spiegare in modo semplice concetti estremamente complessi, e il successo quasi quarantennale di Quark (e trasmissioni derivate, come Superquark) lo dimostra.
Brian Cox però è differente dai divulgatori italiani, per un piccolo, enorme dettaglio. Cox è fisico delle particelle, collabora all’esperimento ATLAS al CERN, insegna all'Università di Manchester ed è membro della Royal Society, la più antica associazione accademica per la promozione dell’eccellenza scientifica.
I più famosi divulgatori scientifici italiani sono giornalisti per così dire “prestati” alla scienza. È tempo di ripensare la divulgazione scientifica, portando coloro che vivono la scienza nei laboratori a parlare al grande pubblico con modalità che il pubblico può comprendere e apprezzare, abbandonando i tecnicismi e la complessità dei concetti in favore di una maggiore semplicità, per favorire anche la lotta alla disinformazione scientifica sempre più imperante.
Alberto Treleani 

A TORINO LA SETTIMANA DI "ROSA DIGITALE" PRESENTA "IL VIAGGIO DELL'EROINA"

Gio, 02/15/2018 - 10:17
La settimana del Rosadigitale è una manifestazione per le pari opportunità di genere nel campo del digitale nell'ambito della tecnologia e dell'informatica.  Una comunità di donne, uomini e ragazze che si impegna nell'abbattere la disuguaglianza di genere.




Il modello culturale non facilita l’accesso delle donne a settori professionali ritenuti appannaggio degli uomini. La società , uomini e donne incluse, ha tuttora aspettative stereotipate rispetto ai ruoli di genere.
In una cultura fortemente orientata dal modello di successo maschile, la donna aspira agli stessi risultati e per raggiungerli intraprende un percorso maschile: “Il Viaggio dell’Eroe”, che prima o poi presenta però il conto alla donna in termini emotivi. Perché le donne scelgono il Viaggio dell’Eroe? Con quali esiti? E’ possibile perseguire un modello femminile ed integrarlo in settori ad oggi di appannaggio principalmente maschile? Riflettiamo sulle distorsioni di base e progettiamo un’integrazione che produca un plusvalore nel mondo del lavoro.
CONFERENZA PUBBLICA 

Lunedì 5 marzo 2018, alle ore 17-19, si svolgerà l'incontro "Il Viaggio dell’Eroina" nella Sala Engage dei Rinascimenti Sociali, in Via Maria Vittoria 38, Torino.
RELATORI: Monica Cerutti - Assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Viola Nicolucci - psicologa e psicoterapeuta, Giulia Cernicchiaro - Data Scientist, Claudio Pasqua -  giornalista e imprenditore.
L'incontro vuole approfondire temi legati alla programmazione, web marketing, robotica, elettronica, graphic e web design, giornalismo online e tanti altri temi purché siano connessi con la tecnologia come fattore di unione di donne, bambine, uomini e bambini in una battaglia volta all’annientamento del divario di genere, come ricorda il motto di Rosadigitale: “The conquest is information“, ovvero “La conquista è informazione”.
L’insegnamento dei linguaggi di programmazione, le storie di grandi informatiche, l’utilizzo di mezzi informatici e software per fine lavorativo, culturale, artistico e comunicativo contribuiranno all’abbattimento della disuguaglianza di genere.
Partner dell'evento:  Quotidiano Piemontese  e Piemonte Digitale.

L'evento si svolge in occasione della Settimana del Rosa Digitale 2018 prevista dal 2 al 12 Marzo 2018

In tutta Italia e all’estero, dal 2 al 12 Marzo 2018, si svolgerà la terza edizione de La settimana del Rosadigitale, in occasione della giornata internazionale della donna. Organizzata da Rosadigitale, movimento nazionale per le pari opportunità in ambito tecnologico, è una manifestazione nata come viaggio iniziatico verso l'uguaglianza di genere nel campo della tecnologia e dell’informatica.



ROSA DIGITALE 

Rosadigitale (www.rosadigitale.it)  è un movimento nazionale di pari opportunità nell’ambito della tecnologia e dell’informatica.
In tutta Italia, Europa e all’estero, attraverso eventi pratici e divulgativi, chiamati “petali” e dedicati a tutti, Rosadigitale, si occupa di formare, preparare e addentrare giovani e meno giovani in tutto ciò che concerne il digitale.
Il movimento svolge eventi di base rivolti a chiunque voglia avvicinarsi al campo tecnologico e giornate più specifiche e dettagliate per chi possiede già delle conoscenze su argomenti quali: la programmazione, web marketing, robotica, elettronica, graphic e web design, giornalismo online, digital painting, fotografia digitale e tanti altri temi purché siano connessi con la tecnologia.
L’informazione unirà donne, bambine, uomini e bambini in una battaglia volta all’annientamento del divario di genere, come ricorda il motto di Rosadigitale: “The conquest is information“, ovvero “La conquista è informazione”.
L’insegnamento dei linguaggi di programmazione, le storie di grandi informatiche, l’utilizzo di mezzi informatici e software per fine lavorativo, culturale, artistico e comunicativo contribuiranno all’abbattimento della disuguaglianza di genere.

TORNANO LE "ARANCE ROSSE PER LA RICERCA"

Gio, 02/15/2018 - 06:47
Da giovedì 15 febbraio per tutto il fine settimana e fino a esaurimento scorte, numerose insegne della Grande Distribuzione e della Distribuzione Organizzata sostengono l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro promuovendo la nuova edizione dell’iniziativa ‘Arance rosse per la Ricerca’.
Bennet, le insegne del Gruppo Selex e del Gruppo VéGé , e poi Carrefour, CRAI e Consorzio Coralis che aderiscono in collaborazione con FDAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani), uniscono le forze e fanno squadra con i 5.000 ricercatori AIRC. In oltre 2.400 punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale, sarà infatti possibile acquistare una o più reticelle di arance rosse italiane. Le insegne partecipanti alla campagna garantiranno ad AIRC una donazione di 50 centesimi per ogni confezione venduta.

“Siamo molto felici di avere ancora una volta al nostro fianco le insegne della Grande Distribuzione e della Distribuzione Organizzata per questa edizione delle ‘Arance rosse per la Ricerca’, dopo gli ottimi risultati dello scorso anno, con oltre 230 mila reticelle distribuite in tutta Italia - ha dichiarato Niccolò Contucci, Direttore Generale AIRC – Voglio quindi ringraziare le insegne aderenti perché ci permettono di essere presenti in modo ancora più capillare su tutto il territorio con un prodotto buono e sano come le arance rosse italiane che consentirà a tantissime persone di fare un pieno di vitamine e di rinnovare il sostegno al lavoro dei nostri ricercatori per rendere il cancro sempre più curabile”.
Le arance rosse italiane sono diventate il simbolo della sana alimentazione e della prevenzione del cancro proprio grazie ad AIRC che, dal 1990, le ha scelte come protagoniste della campagna ‘Le Arance della Salute’ per le loro straordinarie proprietà. Le arance rosse contengono infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Questa campagna contribuisce a diffondere presso un pubblico sempre più ampio i progressi della ricerca, in particolare in tema di prevenzione. I ricercatori confermano infatti che la battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti per la diagnosi e la cura, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei corretti stili di vita. Il cibo che consumiamo può diventare un alleato per la prevenzione, se insieme eliminiamo altri fattori di rischio come il fumo e la sedentarietà. Oggi sappiamo anche che un tumore ogni tre potrebbe essere curato per tempo se tutti aderissimo ai protocolli di screening e di diagnosi precoce. Ma c’è di più: un tumore su tre potrebbe non svilupparsi per nulla se tutti seguissimo stili di vita salutari. 
AIRC: Dal 1965 con coraggio, contro il cancro
Da oltre cinquant’anni l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro sostiene progetti scientifici innovativi grazie a una raccolta fondi trasparente e costante, diffonde l’informazione scientifica, promuove la cultura della prevenzione nelle case, nelle piazze e nelle scuole. Oggi conta su 4 milioni e mezzo di sostenitori, 20mila volontari e 17 comitati regionali che garantiscono a circa 5.000 ricercatori - 63% donne e 54% ‘under 40’ - le risorse necessarie per portare nel più breve tempo possibile i risultati dal laboratorio al paziente. Dalla fondazione a oggi AIRC ha distribuito oltre 1 miliardo e trecento milioni di euro per il finanziamento della ricerca oncologica (dati attualizzati e aggiornati al 1 gennaio 2018). Informazioni e approfondimenti su airc.it

Link: www.airc.it/aiutare-la-ricerca/eventi/in-corso/arance-rosse-per-la-ricerca/ 

MUSEO EGIZIO: SPECIALE COPPIA A SAN VALENTINO

Mer, 02/14/2018 - 17:47
Iniziativa per raccontare le unioni nell'antico Egitto

Folla in coda oggi, per l'apertura prolungata straordinario, per il giorno di lunedì, al Museo Egizio di Torino. Una lunga fila si è formata all'ingresso, ci sono molti ragazzi a casa da scuola per il ponte di Carnevale.
Non pochi, tra i visitatori in attesa, commentano la polemica sulla promozione per i visitatori in lingua araba che è diventato anche motivo di scontro politico in campagna elettorale. Mercoledì iniziativa per San Valentino: il museo ha organizzato 'Il mio cuore segue il tuo cuore', una visita guidata alla scoperta della parte più intima ed emozionante della civiltà egizia".

Vedi anche l'offerta del Museo per gli innamorati 
Prendendo spunto da un verso di una lirica d'amore composta in Egitto 3.000 anni fa, ai visitatori sarà raccontata la vita di coppia all'epoca degli antichi egizi. Attraverso i reperti della collezione museale, gli ospiti dell'Egizio "potranno conoscere e comprendere - spiegano gli organizzatori - il senso profondo delle unioni del popolo egizio, raccontato dalle storie delle più famose coppie umane e divine".
Fonte: ANSA

Sull'argomento abbiamo pubblicato: 
MELONI ATTACCA IL DIRETTORE DEL MUSEO EGIZIO. MA LUI RISPONDE "IL MUSEO È DELLA CITTÀ. VOI INVECE CI USATE PER FINI POLITICI"

DI COSA SI OCCUPA L'ASSOCIAZIONE B2FH, CON SEDE ALL'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO (INAF)?

AL MUSEO EGIZIO FORTUNATO CHI PARLA ARABO

إنها لحظة اكتشاف عجائب المتحف المصري: من اليوم يدخل شخصين بتذكرة واحدة فقط ذات تعريفة كاملة.

CAPOVOLGIAMO LA SCUOLA: LE CINQUE LEVE FLIPNET PER UN NUOVO SISTEMA EDUCATIVO

Mer, 02/14/2018 - 17:17
Fra spiegazioni, interrogazioni e compiti in classe il tempo fugge, gli studenti chiedono continuamente di rispiegare e non resta spazio per fare altro. Questa è la situazione che si trova di fronte un docente italiano e questa è la situazione in cui vivono ogni giorno i nostri ragazzi.
Maurizio Maglioni, autore di La classe capovolta, propone una nuova soluzione: capovolgiamo la scuola!
“Quando abbiamo cominciato l’avventura della «classe capovolta» ci siamo subito resi conto che l’innovazione che stavamo portando nelle scuole non era solo un nuovo strumento di lavoro: era una grande idea che cambiava tutto, una vera rivoluzione! Ei risultati sui nostri allievi non tardarono ad arrivare: in termini di entusiasmo, di qualità degli apprendimenti e di percentuale di promossi a giugno. Per capovolgere non basta una spinta emotiva, servono punti di appoggio. Il fulcro dove poggiamo le nostre leve si chiama «classe capovolta». In assenza di essa, non sapremmo dove trovare il tempo per usare i nostri strumenti didattici.” [Maurizio Maglioni]
Il metodo della classe capovolta propone di preparare a casa gli alunni, prima di affrontare ogni argomento, con video e letture che l’insegnante rende disponibili sul proprio sito. In classe il docente non fa lezioni frontali ma tuttalpiù chiarisce qualche dubbio a singoli alunni mentre il resto della classe è impegnata, dall’inizio alla fine dell’ora, in attività scritto-orali-pratiche.
In questo nuovo volume Maurizio Maglioni racconta a che punto è arrivato il movimento dei "docenti capovolti" e con quali leve stanno cercando di capovolgere la scuola, enfatizzando ciò che manca di più oggi: l’apprendimento cooperativo e autentico, l’autovalutazione, il digitale, la comunicazione empatica, la natura.
Partendo dal fulcro delle video lezioni da guardare a casa, Maglioni spiega e illustra le caratteristiche delle cinque leve - Learning by doing, Autovalutazione, Educare senza muri, Comunicazione empatica, Formazione dei docenti - che rendono l’apprendimento significativo e duraturo.
Maurizio Maglioni è professore di chimica nelle scuole superiori di Roma e autore di romanzi e saggi, tra cui "La classe capovolta", scritto insieme a Fabio Biscaro e pubblicato nel 2014 dalle Edizioni Erickson. Presidente dell’associazione Flipnet per la promozione della didattica capovolta.

LA MOSTRA DI ZHANG HONGMEI A TORINO

Mer, 02/14/2018 - 16:23
Urban Colors and Xi'an Warriors - 16 Febbraio-30 Marzo 2018


Venerdì 16 febbraio alle ore 17.30 nel cortile del Rettorato dell'Università di Torino (Via G. Verdi 8), verrà inaugurata la grande installazione dell'artista cinese Zhang Hongmei “Urban Colors and Xi'an Warriors” .

L'installazione curata e organizzata dal prof. Vincenzo Sanfo della “Shandong University” di Jinan, già curatore della Biennale di Pechino, e dalla prof.ssa Stefania Stafutti dell'Istituto Confucio di Torino, in collaborazione con l'Università di Torino, Shandong Provincial Department of Culture, Diffusione Italia International Group e Shandong Zaimei Cultural, si avvale del patrocinio della Città di Torino.
Il progetto, realizzato da Zhang Hongmei per l'Università di Torino, è una riflessione sul tema del colore nella vita urbana e di come il colore, possa cambiare la percezione degli spazi e dei luoghi. In questo specifico caso, l'intervento e su una architettura severa, storicamente connotata da aspetti architettonici di grande fascino. 
L'intervento di Zhang Hongmei, si prefigge quindi, pur rispettando gli aspetti architettonici preesistenti di dare una nuova lettura a questo luogo con l'inserimento di elementi, colorati, desunti dalla tradizione cinese.
La commistione, tra il gusto decorativo, della tradizione architettonica cinese, si inserisce così, nella cornice di un luogo, dalla grande tradizione sabauda, restituendo un senso di pacata riflessione, su come l'inserimento del colore, possa cambiare la percezione del luogo.
Le colonne del maestoso cortile, rivestite da Zhang Hongmei di colorate tarsie, in stoffa, rendono ancora più suggestivo, un luogo, già splendidamente connotato, ed evidenziando in maniera straordinaria la splendida prospettiva del colonnato. 
Prospettiva, che serve da corona, per l’installazione degli Xi'an Warriors, dedicata alle teste dei Guerrieri di Xi'an, realizzate in bronzo, da Zhang Hongmei, dai calchi originali dei guerrieri di terracotta che poi rivestiti di stoffe colorate, tendenti ad imitare i colori originali che, dopo gli scavi, e al contatto dell'aria, tendono a sparire. 
Zhang Hongmei, con il suo intervento, riporta così alla luce frammenti di questi colori, mediante l'uso dei tessuti colorati, creando così un effetto di grande fascino e suggestione, che ha già stupefatto e entusiasmato, migliaia di spettatori in tutto il mondo e che approda per la prima volta a Torino.
Sarà possibile visitare l'opera allestita nel cortile del Rettorato (Via Verdi, 8 / Via Po, 17) fino al 30 marzo 2018, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00.

LAUREA HONORIS CAUSA AL PREMIO NOBEL JOHN MICHAEL KOSTERLITZ

Mer, 02/14/2018 - 13:46
Venerdì 16 febbraio, alle ore 9.00, nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via G. Verdi 9 - Torino), il Rettore dell’Università di Torino, prof. Gianmaria Ajani, conferirà la Laurea honoris causa in “Fisica” a Prof. John Michael Kosterlitz, ‘per aver portato contributi di eccezionale importanza alla Fisica Teorica, in particolare scoprendo la transizione di fase topologica, nota oggi come transizione di Kosterlitz-Thouless, ottenendo, per questi lavori, il Premio Nobel per la Fisica nel 2016 assieme a David Thouless e Duncan Haldane.’

Ne parla oggi la nostra rivista PORTALE UNIVERSITARIO che spiega anche che John Michael Kosterlitz ha studiato al Politecnico di Torino ed è stato tra i più forti arrampicatori degli anni Settanta.

Leggete anche "Come vincere il Nobel dopo aver conquistato le vette del Piemonte"
Programma:
  • Saluto del Rettore, Gianmaria Ajani
  • Saluto del Direttore del Dipartimento di Fisica, Silvano Massaglia
  • Presentazione di Michele Caselle
  • Laudatio di Fernando Gliozzi
  • Lectio Magistralis di John Michael Kosterlitz “A Random Walk via Torino to a Nobel Prize”
John Michael Kosterlitz, nato in Scozia nel 1942, dal 1982 professore di fisica alla Brown University di Providence (USA), ha un forte legame con Torino, dove nel 1969/'70 spese la sua prima borsa post-dottorato, concessagli dalla Royal Society. Nell'anno trascorso presso l'allora Istituto di Fisica Teorica della nostra Università collaborò con il locale gruppo di ricerca, portando notevoli contributi alla fase embrionale della Teoria delle Corde, pubblicati in alcuni articoli con l'affiliazione "Istituto di Fisica - Università di Torino".
È inoltre da ricordare che Kosterlitz portò contributi assai rilevanti anche alla tecnica alpinistica, tanto che da molti anni a Ceresole Reale si può ammirare su un masso una targa a lui intitolata."

STRUMENTI TECNOLOGICI LASER PER LA DIAGNOSTICA DI PATOLOGIE OCULARI

Mar, 02/13/2018 - 16:17
I disturbi e le patologie oculari possono colpire chiunque dai bambini agli adolescenti, dagli uomini maturi ai grandi anziani, per questo è importante prevenire rivolgendosi ai migliori centri oculisti che fanno ricorso dei migliori strumenti tecnologici laser per la diagnostica malattie dell’occhio. 

Quali sono le patologie oculari più diffuse nei Paesi occidentali? A chi rivolgersi per diagnosticare le malattie dell’occhio? E, soprattutto, quali sono gli strumenti tecnologici laser utilizzati per la diagnosi delle patologie dell’occhio? Si tratta di tanti validi quesiti che ogni giorno i pazienti si pongono con maggiore frequenza, per questo è importante dedicare un articolo ad hoc.
Patologie oculari: quali sono le più diffuseGrazie a quanto ci hanno riferito gli esperti di Visionfuture.it, nella maggior parte delle casistiche le patologie oculari vengono classificate con criterio topografico, cioè riferendosi alle diverse zone anatomiche che compongono l’occhio (cornea, retina, apparato lacrimale, etc.) o suddivise in base al criterio eziologico (alterazioni congenite ed acquisite). Dato che si dice che “gli occhi siano lo specchio dell'anima e rivelatori del proprio stato di salute”, sottoporsi ad una visita diagnostica aiuta il paziente a prevenire piuttosto che curare.Per questo a scopi di prevenzione è sempre consigliato sottoporsi ad una visita oftalmologica specialistica volta a sondare lo stato di salute dell’occhio e a prevenire la comparsa di patologie oculari che provocano disturbi o difetti della vista. Il Glaucoma ed il Trattamento al LaserIl Glaucoma è tra le patologie oculari che colpisce il nervo ottico ed è cagionato da un continuo incremento della pressione intraoculare che si traduce in un’alterazione della vista.Nelle prime fasi il glaucoma può essere asintomatico e manifestarsi solo quando si è instaurato un danno grave del campo visivo.I maggiori fattori di rischio sono ascrivibili al fattore età over 50 anni, precedenti casi familiari, traumi oculari, miopia, uso prolungato di cortisone ed ipertensione arteriosa.Si tratta di una patologia oculare importante che può essere curata e diagnosticata ad hoc con una terapia adeguata e monitoraggi da espletarsi presso un centro oculistico ben attrezzato e dotato della migliore strumentazione diagnostica all’avanguardia.Nel caso in cui la terapia medica non sia più sufficiente, si ricorre al trattamento Laser: si tratta di un intervento che dura alcuni minuti ed è totalmente indolore. L’occhio non viene bendato ed è possibile riprendere subito le normali attività.Una visita oculistica ed esami diagnostici accurati sono raccomandati per la diagnosi precoce del glaucoma al fine ultimo di prevenire la diminuzione della vista e la cecità.Malattia degenerativa della cornea-cheratocono: Terapia CXLIl cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria che colpisce la porzione centrale della cornea che si assottiglia progressivamente.Tra i fattori di rischio il fattore genetico ha probabilmente un suo peso maggiore, solitamente colpisce entrambi gli occhi e provoca disturbi visivi progressivi come l’aumento della miopia e dell’astigmatismo e provoca la comparsa di edema e cicatrici corneali. Tale patologia oculare influenza la capacità di eseguire compiti semplici e quotidiani; per diagnosticare il cheratocono è fondamentale effettuare una visita oculistica mediante l’utilizzo di topografi corneali a scansione, che forniscono informazioni sullo spessore corneale. Le migliori cliniche oculistiche ricorrono alla terapia parachirurgica del Cross linking corneale per arrestare l’evoluzione del cheratocono: si tratta di una metodica che tende ad incrementare la resistenza del tessuto corneale, deve essere eseguito in condizioni controllate di sterilità, in anestesia locale e dura circa 60 minuti. Laserterapia retinica​La retina può essere colpita da diversi tipi di patologie degenerative quali la sclerosi vascolare, il diabete e l’ipertensione arteriosa che hanno ripercussioni gravi sulla vista.La Retinografia digitale consente l’acquisizione ad alta definizione di immagini digitali del fondo oculare utili ai fini della prevenzione delle patologie retiniche dato che la tempestività è un fattore importante per intervenire, risolvere o limitare i gravi danni che le patologie oculari possono procurare all’apparato visivo.La Laserterapia retinica consente di “bruciare” zone della retina affetta da patologie: il fascio luminoso ha un’azione termica che sfrutta il fenomeno della c.d. “fotocoagulazione”. Si tratta di un trattamento eseguito con anestesia locale durante il quale il paziente può sentire un lieve dolore. Diagnostica patologie oculari: altri strumenti tecnologiciPer diagnosticare e prevenire le patologie oculari è buon consiglio rivolgersi ad un centro oculistico dotato delle migliori strumentazioni tecnologiche innovative ed all’avanguardia tra cui: autorefrattometria oculare, biometria oculare, campimetria, cheratometria, conta delle cellule endoteliali, elettro-oculogramma, elettro-retinogramma, pachimetria corneale, pupillometria dinamica, tonometria ad applanazione, topografia corneale. 
Affidati ai migliori esperti del settore, prenota la tua visita oculistica a scopo diagnostico e di prevenzione. 

UNIBO RICERCA. ANTI-DOPING: L’ALMA MATER AL LAVORO PER CONTROLLI SICURI E AFFIDABILI

Mar, 02/13/2018 - 15:34
Non più campioni in provetta, ma un nuovo protocollo basato sul dried microsampling: il progetto, finanziato dalla World Anti-Doping Agency, sarà realizzato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie.


Un comunicato dell'ufficio stampa dell'Università di Bologna ci informa che i  Controlli anti-doping saranno più veloci, sicuri e affidabili. È l’obiettivo del progetto di ricerca che la World Anti-Doping Agency ha affidato al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna. A realizzarlo sarà il gruppo di ricerca del Pharmaco-Toxicological Analysis Laboratory (PTA Lab), guidato dalla ricercatrice Unibo Laura Mercolini.Nata su impulso del Comitato Olimpico Internazionale, la World Anti-Doping Agency (WADA) si occupa di coordinare le attività di contrasto al doping nello sport e di tutela della salute degli atleti a livello mondiale. Un impegno per il quale è fondamentale avere a disposizione tecniche e strategie di indagine sempre più accurate, in grado di restituire risultati solidi e attendibili. A prova di analisi e controanalisi.
“Le tecniche utilizzate attualmente – spiega Laura Mercolini – possono presentare alcune problematiche legate a campionamento, trasporto e conservazione dei campioni biologici”. Oggi infatti, per realizzare i controlli, i campioni di urina da analizzare devono essere raccolti, trasportati in specifici laboratori accreditati dalla WADA, lavorati e conservati: una procedura che può richiedere diversi giorni e può essere a rischio di contaminazioni, alterazioni e degradazione.
Il gruppo di ricerca del PTA Lab Unibo è da tempo al lavoro per mettere a punto nuove tecniche di campionamento in grado di superare queste criticità. “Con il nostro progetto – dice ancora Laura Mercolini – vogliamo mettere a punto strategie di microcampionamento di fluidi biologici in forma essiccata, da abbinare a nuovi metodi analitici strumentali”. L’approccio è quello del dried microsampling: non più campioni in provetta, ma microvolumi essiccati che possono essere facilmente ottenuti e trasferiti su diversi supporti, ad esempio card, tip o addirittura su piccoli chip (lab-on-a-chip).Una soluzione che, oltre a preziosi vantaggi logistici (campioni sensibilmente ridotti di volume e che possono essere trasportati e conservati a temperatura ambiente), permetterebbe anche di allungare il periodo entro cui è possibile rilevare l’uso di sostanze proibite. “Il dried microsampling – conferma infatti Michele Protti, assegnista di ricerca del PTA Lab e co-applicant del progetto – permette la stabilizzazione delle sostanze dopanti e dei loro derivati metabolici, ampliando così anche la finestra temporale per la loro rivelazione”.Per arrivare a stabilire nuovi protocolli anti-doping altamente affidabili, i ricercatori dell’Alma Mater realizzeranno quindi simulazioni di analisi mediante microcampionamento da applicare a diversi scenari, dall'attività sportiva quotidiana degli atleti professionisti o amatori fino a contesti complessi e altamente agonistici come quelli delle competizioni internazionali.

Quello vinto dal team di Laura Mercolini presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie è il primo progetto di ricerca Unibo finanziato dalla World Anti-Doping Agency. Una sfida attorno alla quale sta già nascendo un ricco network di partner: ad accompagnare i ricercatori del Pharmaco-Toxicological Analysis Laboratory ci saranno infatti anche il docente Unibo di Chimica Farmaceutica Roberto Mandrioli, il ricercatore della Delft University of Technology Paolo Sberna, oltre a partner provenienti dall'industria e dalle forze dell'ordine.

DI COSA SI OCCUPA L'ASSOCIAZIONE B2FH, CON SEDE ALL'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO?

Mar, 02/13/2018 - 14:45
Il logo dell'associazioneCurioso post apparso ieri, il 12 febbraio 2018, sulla pagina Facebook dell'associazione B2FH, che dichiara di aiutare i giovani ricercatori e ha sede presso l'Osservatorio Astronomico di Torino (Pino Torinese).

Aggiornamento: Il post è scomparso poco dopo la pubblicazione del nostro articolo ma siamo riusciti a farne lo screenshot che vedete in basso.
Sicuramente dovranno spiegare ai lettori il perché di questo post fuori programma e "per nulla" scientifico. Tutto nasce durante un attacco del partito di destra Fratelli d'Italia che si è recato al Museo Egizio per protestare dietro a una campagna di sconti per l'ingresso al Museo. Siamo in periodo di elezioni e dovete capire che tutto si fa per racimolare qualche voto in più...
Ma una associazione scientifica per giunta con sede all'Osservatorio Astronomico di Torino (che oltretutto è sotto la guida dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dunque un ente pubblico - cosa c'entra con lo scontro politico di questi giorni? E soprattutto perché attacca così duramente un direttore voluto da una Fondazione cui fanno capo Regione e Comune? Una associazione che utilizza un indirizzo presso un luogo di ricerca scientifica statale - una struttura di ricerca dell' Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) -  ovvero soldi pubblici utilizzati per fare propaganda politica? 
Ognuno può avere le proprie idee, per carità... ma quando una associazione che si professa di ricerca scientifica occupa un suolo pubblico per fare propaganda, forse qualcosa la dovrebbe spiegare al contribuente che paga le tasse. 
Se qualcuno vorrà risponderci pubblicheremo con piacere la risposta su questa pagina chiamandoci al 329 4592139 oppure scrivendoci a redazione@gravita-zero.org 






AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12:00
ABBIAMO INVIATO LA SEGUENTE EMAIL PER RICHIESTA DI SPIEGAZIONI E SIAMO IN ATTESA DI UNA RISPOSTA 
Alla Attenzione del Direttore del MUSEO EGIZIO DI TORINO,  DOTT. CHRISTIAN GRECO 

e p.c. DIRETTORE OSSERVATORIO DI PINO TORINESE DOTT. ALESSANDRO CAPETTI DIRETTORE INAF DR  GAETANO TELESIO SINDACA DI TORINO DOTT.SSA CHIARA APPENDINOPRESIDENTE DELLA REGIONE DOTT. SERGIO CHIAMPARINO  
[...]

Volevamo porre alla vostra attenzione questo messaggio apparso ieri presso la pagina di una associazione di astrofisica che occupa suolo statale presso l'osservatorio di Pino Torinese.
Troviamo imbarazzante e non corretto che un ente statale dia spazio a ricercatori pagati dallo stato (INAF) con soldi pubblici e che usano suolo pubblico per una associazione che usa la sua influenza per un attacco diretto al Direttore del Museo Egizio.   
Abbiamo sintetizzato il tutto su un nostro blog scientifico http://www.gravita-zero.org/2010/06/di-cosa-si-occupa-lassociazione-b2fh.html
[...]


IL CONVEGNO DELL'ORDINE DEI BIOLOGI CHE FA INFURIARE 28 DIRETTORI DI DIPARTIMENTO UNIVERSITARI

Mar, 02/13/2018 - 12:34
Pubblichiamo una lettera aperta di un gruppo di direttori di dipartimento di area biologica delle Università italiane in merito al Convegno organizzato per il prossimo 2 marzo dall’Ordine dei Biologi sul tema "Le nuove frontiere della biologia" inviato in redazione dall'Ufficio Stampa dell'Università Statale di Milano che contesta pericolose posizioni contro i vaccini.

Qui il programma contestatoMilano, 13 febbraio 2018

Negli ultimi giorni molti esponenti della comunità scientifica italiana sentono di dover levare pubblicamente le proprie voci di dissenso a quanto sta accadendo.

Per il cinquantenario della fondazione, l'Ordine dei Biologi ha infatti organizzato per il 2 marzo un Convegno Internazionale sul tema "Le nuove frontiere della biologia":

Sebbene il titolo del convegno non richiami espressamente il tema dei vaccini, il programma prevede relatori le cui pericolose posizioni contro i vaccini non solo non hanno trovato conferma ma sono addirittura state apertamente confutate dalla comunità scientifica. Tra questi, Luc Montagnier che, dopo aver meritato il Premio Nobel per la scoperta del virus dell'HIV, sostiene oggi la correlazione tra vaccini e sviluppo dell'autismo, sconfessata ripetutamente dalla comunità scientifica.

Il fatto è estremamente grave perché l'evento rischia di trasmettere come "nuove frontiere della biologia" idee e teorie prive di alcuna credibilità e solidità scientifica, avvalorando così indirettamente messaggi distorti e pseudoscientifici.

È grave altresì che questo avvenga in un contesto ufficiale (le celebrazioni del 50° dell'Ordine dei Biologi). 
L'Ordine dei Biologi, istituito con la Legge 396/67, è infatti responsabile della tutela del titolo professionale attraverso la vigilanza della buona condotta scientifica e professionale dei propri membri, nel rispetto delle regole condivise dalla comunità scientifica.
È grave infine anche perché attraversiamo un momento di intenso dibattito politico, di forte attenzione e sensibilità dell'opinione pubblica verso tematiche medicalmente e socialmente molto rilevanti, circa le quali l’ordine dei biologi ha il dovere di vigilare affinché non si alimenti confusione o false interpretazioni.
Alle voci di dissenso che finora si sono levate, il Presidente dell'Ordine, Sen. Vincenzo D'Anna, ha invocato la libertà di confronto (http://www.onb.it/2018/02/09/lettera-aperta-del-presidente-ai-biologi-italiani/ e http://www.onb.it/2018/02/10/risposta-del-presidente-danna-alla-lettera-del-professor-lanfranchi-direttore-del-dipartimento-di-biologia-delluniversita-di-padova/) e lamentato un clima da Inquisizione.
Noi siamo a chiedere con forza che il convegno celebrativo si tenga, ma solo dopo un'attenta revisione dell'attuale programma, che escluda opinioni e teorie che non hanno alcun supporto scientifico. Con l'obiettivo di presentare i reali temi delle "Nuove frontiere della biologia", attraverso le più autorevoli e accreditate personalità scientifiche.
Sarà il miglior contributo che l'Ordine potrà dare alla celebrazione del suo cinquantenario.
L'appello potrà essere sottoscritto sulla piattaforma Change.org:APPELLO ALL'ORDINE DEI BIOLOGI PER LA TUTELA DELLA CORRETTA INFORMAZIONE SCIENTIFICA 

Firmato da:

· Prof Lucia Colombo, direttore del Dipartimento di Bioscienze Università degli Studi di Milano
· Prof Gerolamo Lanfranchi, direttore del Dipartimento di Biologia Università degli Studi di Padova
· Prof Mauro Mariotti, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita Università di Genova
· Prof Maria Maddalena Altamura, Direttore del Dipartimento di Biologia Ambientale, Università La Sapienza 
· Prof Paola Dominici, direttore del Dipartimento di Biotecnologie Università degli Studi di Verona
· Prof Alessandra Albertini, Direttore del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia
· Prof Pier Luigi Fiori, direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, Università di Sassari
· Prof Leonardo Marchese, Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, Università degli Studi del Piemonte Orientale
· Prof Giorgio Prantera Direttore del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche, Università della Tuscia
· Prof Stefano Biagioni, Direttore del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin", Università La Sapienza"
· Prof Luca Sebastiani, Direttore dell’ Istituto Scienze della Vita, Scuola Superiore Sant’ Anna, Pisa
· Prof Antonella Canini, Direttore del Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
· Prof Alessandro Gargini, Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università di Bologna
· Prof Roberto Barbato Coordinatore didattico del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, Università del Piemonte Orientale
· Prof Mirko Baruscotti Coordinatore didattico del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, Università degli studi di Milano
· Prof Daniela Quaglino, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Modena e Reggio Emilia
· Prof Giovanni Musci Direttore del Dipartimento di Bioscienze e Territorio, Università del Molise
· Prof Luigi De Bellis, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Università del Salento
· Prof Francesco Tarantelli, Direttore del Dipartimento, Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia.
· Prof Cosima Tatiana Baldari, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Siena
· Prof Paolo Corradini, Direttore del dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell'Università Statale di Milano.
· Prof Anna Maria Fadda, Direttore Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente; Università di Cagliari
· Prof Maria Grazia Cifone, Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e Ambientali, Università dell’Aquila
· Prof Orazio Cantoni, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomolecolari, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
· Prof David Caramelli, Direttore del Dipartimento del Dipartimento di Biologia, Università di Firenze
· Prof. Roberto Gambari, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Università di Ferrara
Prof Anna Arnoldi, Direttore del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche , Università degli tudi di Milano 
· Prof Giuseppe Zanotti, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi di Padova

VACCINIAMO I RAGAZZI CONTRO L'EPIDEMIA DI BUFALE SUI VACCINI

Mar, 02/13/2018 - 08:17
Giornata nazionale UniVax.



La confusione sui vaccini alimentata dalle molte bufale che circolano in Rete è pericolosa perché può portare a comportamenti dannosi per la salute. Come proteggersi da questo rischio? La Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA) ha pensato a una sorta di “vaccinazione” contro l’epidemia di fake news sui vaccini. Il farmaco da somministrare in questo caso è una discussione libera ma scientificamente informata sull’argomento.

È nato così il progetto UniVax Day: una giornata - che si svolgerà nelle principali Università italiane fra il 15 e il 16 Febbraio - dedicata ai ragazzi degli ultimi due anni delle scuole superiori per affrontare il tema sulla base delle evidenze scientifiche di cui disponiamo oggi.
Gli esperti (immunologi, infettivologi, igienisti, microbiologi) incontrano i ragazzi per parlare di come funzionano i vaccini, quali vantaggi danno e quali rischi comportano, del perché vanno somministrati e a chi, ma anche per ascoltare i dubbi degli studenti e rispondere alle loro domande. “UniVax Day - dice Angela Santoni, presidente della SIICA - avrà una cadenza annuale e si svolgerà in contemporanea e con un programma analogo in vari Atenei italiani. Lo scopo è rendere i giovani più consapevoli dell’efficacia e dei rischi delle vaccinazioni, riportando il tema all’interno di un discorso scientifico ed evitando che diventi un problema ideologico o politico”.
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno grazie ai vaccini si prevengono da 2 a 3 milioni di morti nel mondo. “Il vaccino – prosegue Santoni – non è un farmaco come gli altri perché non protegge solo la persona che lo assume, ma, impedendo la circolazione dell’agente infettivo, protegge anche tutti gli altri, comprese le persone più fragili come i bambini che hanno un sistema immunitario compromesso”. Tuttavia, quando le persone smettono di vaccinarsi, malattie infettive che oggi nei Paesi come il nostro sono diventate rare - come la difterite, il morbillo, la parotite, la poliomielite - possono tornare facilmente ad essere una minaccia. La copertura vaccinale in Italia per alcune malattie infettive è ancora al di sotto della soglia considerata dall’OMS indispensabile per la protezione della popolazione.
L’UniVax Day 2018 si svolgerà il 16 Febbraio all’Università Sapienza di Roma e alle Università di Genova, Brescia, Torino, Verona, Udine, Firenze, Catanzaro, Palermo. Il 15 Febbraio all’Università di Messina, il 21 all’Università di Ancona. A Milano due appuntamenti: il 21 all’Humanitas University e il 23 all’Università degli Studi. Si prevede che parteciperanno circa 5.000 studenti.
Programma dettagliato all’indirizzo: http://www.siica.org/siica/node/189

AL MUSEO EGIZIO FORTUNATO CHI PARLA ARABO

Lun, 02/12/2018 - 19:41
Continua anche durante il 2018 la campagna di promozione “Fortunato chi parla arabo” dedicata ai Nuovi Italiani del Museo Egizio di Torino.

Dal 6 dicembre 2017 al 31 marzo 2018 i cittadini di lingua araba potranno entrare in 2 al costo di un biglietto intero. Per usufruire della promozione è necessario esibire il documento di identità in biglietteria.
Per i visitatori sono disponibili testi di sala, videoguide e un percorso per famiglie “Family Tour” fruibile con l’audioguida, in lingua araba.
NEW!
Tutti i sabati, dal 13 gennaio al 31 marzo 2018 alle ore 15:00, visite guidate in lingua araba gratuite, a cura delle donne che hanno partecipato a “Il mio Museo Egizio”, progetto di mediazione culturale promosso da MIC, Mondi in Città con l’obiettivo di raccontare le collezioni museali attraverso le voci femminili della comunità nordafricana.Disponibilità fino ad esaurimento posti (n° max 25 persone) /Partenza di fronte al desk dei group tour.Non è necessario prenotarsi.Date: 13/01, 20/01, 27/01, 3/02, 10/02, 17/02, 24/02, 03/03, 10/03, 17/03, 24/03, 31/03
Per le informazioni sulla promozione (in lingua araba) clicca qui

L'ASSOCIAZIONE B2FH FA PROPAGANDA POLITICA?

Lun, 02/12/2018 - 12:21
Il logo dell'associazioneCurioso post apparso il 12 febbraio 2018, sulla pagina Facebook dell'associazione B2FH, che dichiara di aiutare i giovani ricercatori e ha sede presso l'Osservatorio Astronomico di Torino (Pino Torinese).

Aggiornamento: Il post è scomparso poco dopo la pubblicazione del nostro articolo ma siamo riusciti a farne lo screenshot che vedete in basso.
Sicuramente dovranno spiegare ai lettori il perché di questo post fuori programma e "per nulla" scientifico. Tutto nasce durante un attacco del partito di destra Fratelli d'Italia che si è recato al Museo Egizio per protestare dietro a una campagna di sconti per l'ingresso al Museo. Siamo in periodo di elezioni e dovete capire che tutto si fa per racimolare qualche voto in più...


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COMPETENZE 4.0 E NUOVE PROFESSIONI DIGITALI A TECHNOLOGY HUB

Lun, 02/12/2018 - 08:24
In mostra a Technology Hub , dal 17 al 19 maggio 2018 a Milano, i principali trend tecnologici per i professionisti di oggi e di domani. Dai Social Media Marketing Days, all’ Area Dimostrativa Tecnologia Istruzione e Lavoro con i progetti degli studenti delle Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni. Su Zoo3D, la rivista su industria e impresa 4.0, tutte le anticipazioni e gli aggiornamenti sull'argomento.





Occupazione digitale in crescita anche in Italia. Secondo il Report Confcooperative-Censis “4.0 la scelta di chi già lavora nel futuro”, negli ultimi 5 anni gli occupati sono aumentati del 52% nel segmento più qualificato dell' Ict, mentre le richieste di nuove professionalità sono cresciute del 30% ogni anno. Più specifica la fotografia scattata da Hunters Group, società mondiale di recruiting, con la previsione degli sbocchi occupazionali per il 2018: E-mail Marketing Manager, Sales Lead Generation, Chief Digital Officer, Cyber Security Manager, Data Protection Officer. Le figure professionali più richieste sono super specializzate, parlano in linguaggio cloud e operano su tecnologie digitali.

Ma come si sta muovendo la formazione nella quarta rivoluzione industriale? Quali sono i canali in grado di fornire le competenze che le aziende oggi richiedono? Technology Hub - L’evento professionale delle tecnologie innovative promosso da Senaf (Milano, MiCo – fieramilanocity, 17/19 maggio 2018 ), oltre a fornire una panoramica su tutti i principali comparti dell’innovazione attraverso aree dimostrative, iniziative speciali, workshop e convegni, darà alle aziende la possibilità di mostrare come l’innovazione possa essere un antidoto efficace contro la disoccupazione. Le case history in mostra, infatti, serviranno a spiegare il binomio tecnologia-ambito di lavoro, indicando lo stato dell’arte ed i trend emergenti delle competenze tecnico scientifiche necessarie per le nuove professioni. Nello specifico, l’ AREA DIMOSTRATIVA TECNOLOGIA ISTRUZIONE E LAVORO, a cura dell’ Istituto Tecnico Tecnologico “E. Breda” presso i Salesiani di Sesto San Giovanni, evidenzierà come l’utilizzo delle tecnologie digitali rappresenti un asset strategico e un aspetto fondamentale per preparare i giovani al mondo del lavoro.
Gli studenti dell’Istituto “E. Breda”, una realtà di rilievo per il bacino di utenza nord Milano che nel 2017 vanta ben il 70% di studenti occupati subito dopo il conseguimento del diploma (fonte Eduscopio), daranno prova dei risultati e del potenziale delle skill raggiungibili durante il percorso formativo, presentando una serie di progetti legati al mondo dell’elettronica-informatica, dell’automazione-robotica e della modellazione-stampa 3D, nella formula del laboratorio condiviso. I giovani, a dimostrazione di come un importante contributo innovativo per le imprese possa giungere dalle idee degli studenti delle scuole superiori che conoscono e utilizzano le nuove tecnologie, proporranno tra le numerose sperimentazioni, un cubo a led con giochi di luce realizzato con arduino, la prototipazione 3D con un software di modellazione solida (solidworks), la stampa 3D di un piccolo braccio robotizzato, il progetto di una mano robot movimentata mediante un guanto e la comunicazione senza fili, fino alla preparazione di un esempio di quadro elettrico, che possa mostrare come utilizzare i concetti di IoT applicati alla raccolta dati e alla gestione di un impianto.
“E’ indispensabile tenere in considerazione l’impatto sociale delle nuove tecnologie digitali. La scuola oggi deve essere in grado di supportare il mondo aziendale e di fornire agli studenti che si affacciano al mercato del lavoro la preparazione che le imprese si aspettano e che sempre più richiedono – commenta il Prof. Ferdinando Gaviraghi, Coordinatore Responsabile Attività Laboratoriali del settore Elettrico & Automazione, dell’Istituto Tecnico Tecnologico “E. Breda” Salesiani di Sesto San Giovanni – In che modo? Competenza, condivisione e team working sono gli elementi chiave alla base del nostro metodo di apprendimento, che quest’anno ci vede compiere il traguardo importante dei 70 anni di presenza dei Salesiani a Sesto San Giovanni. La nostra esperienza dimostra che una formazione tecnica scolastica aumenta nei giovani le opportunità di proseguire con coerenza il proprio percorso di studio o lavoro: la maggior parte, infatti, dopo il diploma riesce ad avere sbocchi in realtà lavorative o di studio in linea con quanto già appreso grazie alle competenze acquisite. Un passo dunque più vicino al mondo del lavoro e alla possibilità di trovare presto un'occupazione.”
Le esigenze di formazione non sono però solo per i giovani che saranno i professionisti di domani, ma anche per chi ha la necessità di aggiornarsi sulle ultime tecnologie e sulle competenze strategiche in termini di business. E’ in questo contesto che a Technology Hub s’inserisce la sesta edizione del Social Media Marketing Digital Communication Days Italia – #SMMdayIT –, evento punto di riferimento B2B sui temi del social media marketing e della digital communication, che durante le tre giornate in fiera organizzerà oltre 30 interventi verticali su temi-chiave del social e del digital, per spiegare tecniche, condividere progetti, esperienze, competenze e cultura sui Social Media e sul Digital nel mondo Business in Italia.
All’interno dell’area espositiva della fiera, ci sarà anche uno spazio dedicato alle nuove soluzioni da utilizzare per migliorare le strategie social e web delle aziende: dal monitoring all’ADV e alla Lead Generation, passando per le tecniche SEO e e-commerce, fino ai tool più indicati e ad un’overview sulle nuove figure professionali che stanno spopolando in quest’ambito.

I numeri di Technology Hub 2017

7.353 visitatori, 147 espositori, 500 prodotti innovativi, 18 iniziative speciali, 112 workshop e convegni, 280 ore di formazione. 8 settori dedicati all’innovazione: dalla stampa 3D all’additive manufacturing, passando per la realtà aumentata e virtuale, l’elettronica e l’internet delle cose, i materiali innovativi, i droni, la robotica collaborativa e di servizio, l’app economy e il social media marketing. Molteplici gli ambiti di applicazione esplorati: tecnologie industriali; medicale; dentale; edilizia e architettura; arredo e design; arte e beni culturali; gioiello e bijoux; moda e calzatura; retail; didattica.

DEADLY 60 DAL 5 MARZO SU POP

Dom, 02/11/2018 - 14:09
Canale 45 del DTT e Tivùsat






Dal 5 marzo arriva su POP, il canale kids di Sony Pictures Television Networks, Deadly 60, il divertente factual sugli animali più temibili e pericolosi della terra. 
Il famoso naturalista e scrittore Steve Backshall condurrà i ragazzi in un avventuroso viaggio attraverso i continenti, alla scoperta delle creature più letali al mondo, infatti la missione di Steve è proprio quella di andare alla ricerca di tutti quegli animali che le altre persone passano la vita ad evitare.
Nella lista di Steve ci sono specie all’apparenza innocue come l’ippopotamo e la seppia, ma che in realtà possono rivelarsi killer spietati e molto efficaci, animali dalle dimensioni microscopiche ma perfettamente in grado di contrastare predatori ben più temibili, e, ancora, i tanto maestosi quanto spaventosi squali bianchi e i letali alligatori. 
La serie, prodotta da BBC Worldwide Ltd, è destinata ad affascinare i ragazzi, consentendo loro di conoscere da vicino alcune delle meraviglie della natura. 
In questa prima stagione che andrà in onda su POP, disponibile al canale 45 del Digitale Terrestre e di Tivùsat, Steve ci porterà il venerdì ed il sabato alle 20.45 alla ricerca dei 60 animali più letali della terra, in un viaggio attraverso la battaglia per la sopravvivenza dove la taglia non è l’elemento decisivo.

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